venerdì, Marzo 29 2024

Il Juniperus, nome con cui è meno noto il ginepro, fa parte della famiglia delle Cupressaceae ed è molto apprezzato per le sue proprietà curative e per le qualità ornamentali del legno. Il nome Juniperus è un termine celtico che nella nostra lingua si traduce con acre.

Si presenta come un arbusto sempreverde, di altezza variabile fra il metro e i dieci metri, con foglie aghiformi, rami robusti, fiori piccoli gialli radunati in grappolo e bacche di colore blu-viola ricoperte da una pellicola opaca (pruina) che si raccolgono in autunno mentre la fioritura avviene fra aprile e maggio. Le bacche, i rami ed i germogli vengono utilizzati per estrarne gli oli essenziali.

Il ginepro è al centro di molti miti e credenze, una leggenda narra che diede riparo alla Sacra Famiglia in fuga nel deserto, mentre secondo una credenza popolare aveva il potere di tenere lontani gli spiriti maligni, le fatture e le streghe.

Per quanto riguarda l’uso del legno lo troviamo in forma ornamentale o in cucina da usare per esempio come utensile per dare un aroma gradevole ai cibi. Mentre in oriente alcune tipologie di ginepro si prestavano bene per farne dei bonsai.

Ginepro: proprietà, benefici e valori nutrizionali

A scoprire le proprietà curative del ginepro fu l’abate tedesco Sebastian Kneipp (nel XIX secolo) che consigliava di effettuare dei suffumigi con i fumenti del ginepro, per la sua proprietà antisettica in realtà già nota in diversi tempi per greci e romani lo bruciavano per il medesimo scopo e anche durante la peste era consuetudine spargerne i vapori per non diffondere la malattia.

Vediamo quali sono le proprietà del ginepro:

  • stomachino, facilita la digestione (ragion per cui se ne ricavano dei liquori) e contrasta l’inappetenza;
  • antisettico, ottimale per le flogosi delle urinarie e respiratorie;
  • antireumatico e analgesico, esistono pomate ed unguenti specifiche per i massaggi;
  • rilassa i muscoli e previene i crampi;
  • sedativo della tosse ed espettorante;
  • contrasta la ritenzione idrica poiché è diuretico;
  • aiuta a contrastare i valori alti della glicemia;
  • aiuta a contrastare l’acne;
  • tonifica la pelle;
  • abbassa la pressione sanguigna;
  • regolarizza il ciclo mestruale;
  • contrasta la formazione dei calcoli.

Composizione chimica ed ai valori nutrizionali del ginepro:

  • Olio essenziale i cui componenti principali sono pinene, sabinene, canfene, limonene, candinene, mircene, terpinene-4-olo;
  • Tannini;
  • Diterpeni;
  • Proantocianidine;
  • Antociani;
  • Catechine;
  • Flavonoidi;
  • Diterpeni;
  • Resine;
  • Monosaccaridi;
  • Pectine;
  • Inosite;
  • Gineprina;
  • Acetato di potassio e calcio.

Ginepro: uso e controindicazioni

Una annotazione importante: il Juniperus sabina non è commestibile in quanto velenoso.

Per trattamenti interni è solitamente consigliata la tintura, chiedete consiglio al medico e all’erborista in merito a dosaggio ed assunzione, tenendo conto che alti dosaggi o un uso scorretto comportano effetti collaterali dovuti alla tossicità del ginepro.

In alternativa potete preparare un infuso.

Ricetta dell’infuso di bacche di ginepro

Occorrente:

  • 15 g di bacche di ginepro,
  • acqua.

Triturate o pestate le bacche e versatele nell’acqua che avrete già fatto bollire e lasciate macerare 15 minuti. Filtrare e bere contro la tosse, per espettorare e contro le flogosi urinarie o contro la ritenzione idrica e i calcoli. Si rivela anche molto utile come tonico da utilizzare durante la pulizia del viso.

Ricetta del macerato di ginepro

Occorrente:

  • 10 g di bacche di ginepro,
  • 1 litro di vino bianco,
  • poca scorza di limone.

Pestare le bacche e metterle a macerare insieme al vino e alla buccia di arancio, per 15 giorni. Bere un bicchierino dopo i pasti, aiuta a digerire e previene i bruciori di stomaco. Furono gli Olandesi, nel XVII secolo, dalla distillazione delle sue bacche ad inventare il Gin.

Ricetta dell’oleolito di ginepro

Occorrente:

  • 100 g di bacche di ginepro,
  • 1 litro di olio di riso o di girasole.

Raccogliere le bacche e porle in una teglia al sole. Quando risultano appiccicose, porle in un mortaio e pestarle per bene. Metterle in un vasetto di vetro e riempire di olio. Lasciare al buio per 30 giorni. Quindi filtrare e imbottigliare in una bottiglia scura. Si può usare per massaggi contro dolori articolari e contratture, da aggiungere alle maschere antiacne e da massaggiare nei punti critici afflitti dalla cellulite o sulle punture degli insetti per alleviare il prurito.

Da questa ricetta si può preparare un unguento semplicemente aggiungendo un burro vegetale, poca cera d’api e qualche goccia di oleolito ed il gioco è fatto.

L’olio essenziale di ginepro viene invece adoperato per le sue proprietà antireumatiche e per lenire il dolore di crampi e contratture nonché per rilassare la muscolatura.

In cucina il ginepro si posa bene con la carne, potete fare una salsa con le bacche, erbe aromatiche o spezie e del buon vino rosso, ma sono anche ottime per la marinatura della carne.

C’è poi chi prepara una sorta di confettura da accompagnare alla carne: basta far bollire le bacche schiacciarle e aggiungere zucchero pari a tre volte il peso della polpa, rimestare per bene e far freddare.

Passiamo alle controindicazioni.

Evitate di usare i rimedi naturali a base di ginepro per lunghi periodi. Bisogna prestare particolare attenzione all’olio essenziale di ginepro, non si usa puro e per non pù di sei settimane, si è sempre a rischio intossicazione. Un sovradosaggio può comportare: diuresi, ematuria, convulsioni, tachicardia, ipertensione o dolore alla zona renale.

L’uso del ginepro è sconsigliato a chi soffre di insufficienza renale. In alcuni soggetti sensibili può scatenare nausea, cefalea e reazioni allergiche.

Non usare in gravidanza perché stimolerebbe le contrazioni uterine nè durante l’allattamento. Non somministrare ai bambini.

Non assumere rimedi naturali a base di ginepro in concomitanza a farmaci per il diabete e diuretici.

In linea di massima non utilizzare rimedi naturali al ginepro senza la supervisione del medico e dell’erborista.

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4 comments

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