giovedì, Giugno 12 2025

La menopausa viene definitiva tardiva quando si presenta dopo i 53 anni di età, le cause possono essere legate a un fattore genetico che predispone l’organismo a esaurire molto dopo la produzione ormonale delle ovaie.

Questa condizione riguarda soprattutto le donne in sovrappeso o chi ha ciclo abbondante e doloroso, accompagnato da sintomi premestruali importanti o cefalea.

Come sappiamo, la menopausa è quel periodo fisiologico in cui la donna perde la funzione follicolare ovarica, e il ciclo scompare. Chi va in menopausa tardiva soffre spesso di sintomi come vampate di calore, secchezza vaginale, condizioni mediche come l’osteoporosi.

Ovviamente, stiamo parlando di una condizione che non riguarda tutte le donne ma, alla soglia dei 50 anni, è importante fare una visita ginecologica per fare il punto della situazione.

Cause della menopausa tardiva

Le cause della menopausa tardiva sono tutt’ora poco chiare, ma ci sono dei fattori rischio che sembrano aumentare la possibilità che questa condizione si presenti dopo i cinquant’anni, in particolare, l’obesità, perché il tessuto adiposo può incidere sui livelli ormonali, ritardando la comparsa della menopausa.

Un’altra causa è da ricercare nell’ipertrigliceridemia, ovvero la presenza di alti livelli di trigliceridi nel sangue, che è in grado di incidere sul metabolismo e sugli equilibri ormonali. Altri fattori di rischio sono l’ipertensione e l’elevata pressione sanguina.

Quali sono i sintomi della menopausa tardiva?

I sintomi più comuni della menopausa tardiva sono:

  • Disturbi del sonno: difficoltà ad addormentarsi o a mantenere un buon sonno, spesso collegati a vampate notturne e squilibri del ritmo circadiano.
  • Aumento di peso: si fa più fatica a dimagrire perché i cambiamenti ormonali favoriscono l’accumulo di grasso, soprattutto sull’addome.
  • Vampate di calore: con sudorazione e arrossamento, che si presentano di giorno come di notte.
  • Ritenzione idrica: gonfiore a mani, piedi e gambe per accumulo di liquidi.
  • Calo della libido e secchezza vaginale: minore desiderio sessuale e disagio nei rapporti a causa della mancanza di estrogeni.
  • Osteoporosi: perdita di densità ossea e maggiore rischio di fratture.
  • Umore instabile: nervosismo, ansia, tristezza e, in alcuni casi, depressione.
  • “Brain fog”: problemi di concentrazione, difficoltà di memoria e mancanza di lucidità.
  • Dolori articolari e muscolari: rigidità e dolori ovunque, a volte già al risveglio.
  • Cambiamenti del derma e dei capelli: pelle più secca, sottile e sensibili, mentre i capelli appaiono fragili e meno folti.

Quali sono i rischi di andare tardi in menopausa?

Il prolungato funzionamento delle ovaie si accompagna ad un più lungo periodo di esposizione agli estrogeni, che da un lato proteggono la salute del cuore e delle ossa, ma dall’altro possono concorrere a determinare lo sviluppo di alcuni tumori.

In particolare, si moltiplica il rischio di carcinoma della mammella e del cancro dell’endometrio, favorito dalla stimolazione prolungato degli estrogeni.

In aggiunta, ci sono alcune evidenze scientifiche che evidenziano, in caso di menopausa tardiva, un leggero incremento del rischio di trombosi o altre patologie vascolari, che varia da donna a donna.

Per questo è importante che le donne che vanno tardivamente incontro alla menopausa siano sottoposte con regolarità ai controlli ginecologici, alla mammografia e agli altri esami di prevenzione, per consentire l’individuazione tempestiva di eventuali problematiche e mantenere una buona salute generale.

Pertanto, suggeriamo di effettuare i controlli ginecologici annuali e prestare molta attenzione alla prevenzione, adottando sane e semplici abitudini quotidiane e i suggerimenti forniti dal medico specialista.

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