lunedì, Novembre 24 2025

L’aumento dell’aspettativa di vita e il cambiamento del profilo demografico rendono oggi la terza età una fase complessa e meritevole di particolare attenzione sanitaria e sociale. Gli anziani non necessitano soltanto di cure mediche mirate alla gestione delle malattie croniche, ma anche di interventi preventivi, stimolazione cognitiva e una relazione di cura basata sull’ascolto.

Come è cambiata la terza età

La terza età è una fase eterogenea in cui molte persone conservano attività e indipendenza. L’obiettivo non è soltanto curare bensì accompagnare la persona anziana in un percorso in cui autonomia, funzionalità e partecipazione sociale vengano preservate il più a lungo possibile. La geriatria moderna si fonda su un approccio multidimensionale che integra valutazioni fisiche, cognitive, psicologiche e sociali.

La presenza di malattie croniche quali diabete, ipertensione, insufficienza cardiaca o patologie degenerative è più frequente con l’avanzare dell’età, eppure tali condizioni possono essere controllate e monitorate con un adeguato supporto medico. In quest’ottica risultano essenziali servizi specializzati capaci di elaborare piani personalizzati e continui nel tempo, per esempio attraverso il servizio di geriatria del Poliambulatorio San Martino, sito a Piove di Sacco nella provincia di Padova, che rappresenta un esempio di integrazione tra competenze specialistiche e presa in carico del paziente fragile.

Il cambiamento della terza età è evidente anche nella sfera sociale, gli anziani di oggi sono più informati, più attivi, hanno esigenze diverse e aspettative più alte in termini di autonomia e dignità. La sfida della sanità moderna è rispondere a tali aspettative con strumenti diagnostici efficaci, percorsi riabilitativi avanzati e supporti che tengano conto della complessità della persona.

Quali sono le visite di routine per gli anziani

Effettuare dei controlli medici periodici consente di individuare precocemente malattie silenti, monitorare patologie già diagnosticate e ridurre significativamente le complicanze. Gli specialisti raccomandano una pianificazione personalizzata basata sulle specifiche condizioni cliniche del paziente, adottando una modalità di controllo programmato e costante nel tempo.

Valutazione medica geriatrica globale

Questa valutazione rappresenta il fulcro della medicina geriatrica poiché prende in considerazione la capacità della persona di svolgere le attività quotidiane, la presenza di disturbi cognitivi, lo stato psicologico, la nutrizione, la funzionalità motoria e il supporto familiare.

Esami ematochimici e monitoraggio dei parametri metabolici

Attraverso un controllo periodico di glicemia, colesterolo, funzionalità renale ed epatica, assetto vitaminico ed emocromo è possibile intervenire in tempi rapidi su eventuali squilibri metabolici o condizioni croniche, tra cui anemia o diabete.

Controlli cardiologici

L’apparato cardiovascolare è tra i più esposti all’invecchiamento, per questo motivo si suggerisce di attuare una serie di controlli, tra cui visite cardiologiche, elettrocardiogramma ed esami strumentali. Queste possono identificare aritmie, insufficienza cardiaca o patologie ischemiche, condizioni che negli anziani si manifestano, in generale, con sintomi atipici e dunque più difficili da individuare senza monitoraggio.

Valutazione osteo-articolare

Osteoporosi, artrosi e riduzione della forza muscolare spiccano quali fattori di rischio per cadute e fratture, eventi potenzialmente invalidanti nella terza età. Per questo si dovrebbe monitorare costantemente la densità minerale ossea, la postura, il recupero funzionale e, quando necessario, predisporre dei percorsi riabilitativi o fisioterapici.

Screening oncologici e visite specialistiche dedicate

In relazione all’età biologica e allo stato di salute generale del paziente, possono essere programmati degli screening oncologici e visite specialistiche per intercettare, precocemente, patologie tumorali o condizioni urologiche e ginecologiche. La scelta degli screening deve essere valutata con attenzione per evitare esami invasivi non necessari, privilegiando percorsi calibrati sulle reali esigenze.

Valutazione neuropsicologica e monitoraggio cognitivo

Con l’aumento dell’età cresce anche il rischio di decadimento cognitivo. L’identificazione precoce dei disturbi cognitivi preserva la qualità della vita e l’autonomia della persona.

Una corretta pianificazione delle visite genera un beneficio clinico e sociale, garantendo continuità assistenziale oltremodo in situazioni di emergenza.

Ascolto e comprensione del medico: perché è importante

Nel contesto della geriatria, la comunicazione tra medico, paziente e caregiver è una componente essenziale del trattamento. La polifarmacoterapia, frequente nella terza età, richiede spiegazioni chiare e una verifica costante dell’aderenza terapeutica. L’ascolto attento permette al medico di cogliere sintomi spesso non riferiti spontaneamente o attribuiti erroneamente dall’anziano all’età avanzata.

Una relazione empatica riduce ansia, solitudine e disorientamento, elementi che possono influire negativamente sull’andamento clinico. Il tempo dedicato alla spiegazione e alla costruzione di fiducia diventa parte integrante del processo terapeutico. Allo stesso modo, includere la famiglia e i caregiver nelle decisioni migliora sicuramente la gestione domestica delle cure, ridurre errori nell’assunzione dei farmaci e prevenire situazioni di abbandono funzionale.

Innalzamento dell’età media: i consigli per restare in salute

L’invecchiamento attivo è un obiettivo prioritario delle strategie sanitarie. Per tradurre l’aumento della longevità in anni vissuti in buona salute, è necessario adottare comportamenti corretti lungo tutto l’arco della vita e, in particolare, a partire dalla terza età.

Una dieta ricca di nutrienti essenziali, il controllo del peso corporeo e un adeguato apporto di vitamine e minerali sono le basi per prevenire fragilità e sarcopenia. L’attività fisica moderata e costante aiuta a mantenere le funzionalità muscolari e dell’equilibrio, riducendo drasticamente il rischio di cadute.

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