venerdì, Marzo 29 2024

Miorilassanti a cosa servono e quali sono i più comuni

I miorilassanti come dice la parola stessa sono dei composti che servono a far rilassare la muscolatura del nostro corpo, agiscono sia sulla parte dei muscoli volontari, ovvero i muscoli controllati per volontà cerebrale, sia sulla muscolatura liscia, quella regolata dal sistema nervoso autonomo, ovvero non dipende dalla volontà personale.

Indicazioni dei miorilassanti

Le patologie o i disturbi in cui trovano impiego e prescrizione i miorilassanti sono diverse, si va dalla neurologia all’ortopedia alla reumatologia.  Ad esempio in ambito ortopedico sono utilizzati per trattare lombalgie, cervicalgie, traumi muscolari, contratture dovute a causa di traumi a carico della colonna vertebrale. In neurologia vengono utilizzati per trattare stati ansiosi e in reumatologia per il trattamento della fibromialgia , una sindrome cronica caratterizzata da dolore diffuso a muscoli, tendini e legamenti.

Rilassare la muscolatura può può servire per inibire il dolore, combattere gli spasmi muscolari , decontrarre la muscolatura che si trova spesso contratta e instaura il circolo vizioso dolore-contrattura-dolore.

Inoltre trovano applicazione anche in chirurgia, soprattutto in interventi con anestesia generale: permettono di rilassare completamente i muscoli dei pazienti operati, favoriscono l’intubazione e la ventilazione meccanica, riducono il rischio di eventuali movimenti involontari che potrebbero creare complicazioni. Per gli stessi motivi vengono usati anche durante alcuni esami diagnostici invasivi.

A seconda della severità dei disturbi si può ricorrere a :

  • farmaci miorilassanti , da impiegarsi rigorosamente sotto la prescrizione di uno specialista ( ortopedico , reumatologo , neurologo , ecc );
  • integratori miorilassanti naturali , che possono supportare la terapia farmacologica o che possono essere utilizzati in caso di disturbi meno gravi e passeggeri.

Farmaci Miorilassanti : quali sono i più comuni

In commercio vi sono diverse forme di farmaci miorilassanti fra cui si trovano: capsule, compresse, colliri, soluzioni per iniezioni da effettuare per via intramuscolare, endovenosa o sottocutanea. Infine è opportuno ricordare che vi sono anche miorilassanti per uso topico.

La modalità di assunzione e posologia del farmaco miorilassante va sempre prescritta dal medico specialista che vi ha in cura. Le indicazioni vanno seguite con accuratezza per poter avere dei risultati.

Tra i farmaci miorilassanti di più comune prescrizione ricordiamo :

  • il muscoril che trova impiego per vari disturbi dolorosi come la lombosciatalgia, le sindromi algiche o le nevralgie;
  • l’omatropina serve per il rilassamento del muscolo ciliare e provocare così la dilatazione della pupilla, utilizzata per trattare infiammazioni dell’occhio e utilizzato sotto forma di collirio;
  • la silodosina , che viene utilizzata per ridurre i sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna e agisce rilassando i muscoli di vescica e prostata migliorando il flusso dell’urina;
  • il Lyseen impiegato principalmente per le contratture, i dolori muscolo scheletrici e per favorire il rilassamento muscolare;
  • il diazepam o meglio conosciuto come valium , impiegato per gli spasmi muscolari ma anche per gli stati d’ansia.

Il principio di azione: miorilassanti centrali e periferici

Una classificazione dei farmaci miorilassanti che prende in considerazione il principio di azione prevede la suddivisione in tre categorie :

  • miorilassanti centrali, quando agiscono sul sistema nervoso centrale, prevalentemente sul midollo o sull’encefalo. La maggior parte dei miorilassanti presenti in farmacia sono proprio di questo tipo, ad esempio: Lioresal, Soma, Flexiban, Flexiren, Valium, Relaxar, Lyseen, Sirdalud, Muscoril.
  • miorilassanti periferici, quando agiscono sul sistema nervoso periferico. I miorilassanti periferici sono quelli utilizzati in chirurgia ed anestesia e si suddividono a loro volta in :
  1. miorilassanti depolarizzanti , che hanno una durata inferiore e infatti vengono usati negli interventi di piccola chirurgia e nella diagnostica invasiva;
  2. miorilassanti non depolarizzanti o competitivi, che hanno una durata maggiore e infatti vengono utilizzati durante le operazioni chirurgiche maggiori.

Controindicazioni ed effetti collaterali dei miorilassanti

Tutti i farmaci miorilassanti hanno controindicazioni ed effetti collaterali, che potrebbero peggiorare se assunti con altri farmaci. Per questo è assolutamente vietata l’assunzione senza prescrizione medica.

Tra questi vi sono ad esempio :

  • sonnolenza, spossatezza e calo dell’attenzione. Per questo ne è sconsigliato l’uso prima di mettersi alla guida o di effettuare compiti e lavori di particolare responsabilità e pericolo;
  • vertigini ;
  • disturbi gastrointestinali ;
  • disturbi del sonno;
  • astenia ovvero stanchezza, debolezza e mancanza di energia;
  • ipotonia muscolare, anche se questo più che un effetto collaterale è uno degli effetti cercati con il miorilassante che può avere anche i suoi lati negativi.

Miorilassanti naturali

Alcune delle patologie per cui sono necessari i farmaci miorilassanti sono di significativa importanza e per questo non vanno sottovalutate. Per alcune problematiche meno gravi va però considerata l’ipotesi di ricorrere a sostanze miorilassanti naturali e che quindi possono essere un valido sostituto o un ottimo supporto.

I miorilassanti naturali più comuni sono:

  • magnesio: migliora la corretta funzionalità del sistema nervoso , dando beneficio alla muscolatura cardiaca. Favorisce un riposo ristoratore e combatte l’insonnia;
  • luppolo: agisce sul sistema nervoso centrale, con effetti sedativi , in particolare ha benefici per gli spasmi del tratto gastrico causati da dispepsia e gastrite.
  • canapa o cannabis sativa (ultimante piuttosto contestata): il suo principio attivo agisce da mio rilassante come antinfiammatorio e antiossidante. Sembra avere ottimi risultati in caso di dolori invalidanti come il morbo di Chron o di Parkinson, ma anche per la fibromialgia;
  • camomilla: il suo effetto è piuttosto blando e non agisce su tutti gli organismi allo stesso modo, ma le sue proprietà rilassanti sul sistema nervoso centrale sono conosciute da secoli. Grazie ai flavonoidi e alle cumarine contenuti svolge azione antinfiammatoria e spasmolitica ideale per trattare i dolori causati da cattiva digestione o addominali, ma anche per rilassarsi in caso di mal di testa;
  • arnica: da utilizzare come miorilassante per uso topico, applicata sotto formo di gel, crema o unguento sulla parte dolente in particolare dopo attività sportiva intensa.
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