Con la generica espressione “secchezza oculare” (più tecnicamente xeroftalmia) si fa riferimento a un sintomo molto comune nella popolazione generale; può essere una manifestazione più o meno grave e sono molte le condizioni, patologiche e no, che possono scatenarla.
Molto spesso la secchezza oculare è associata anche ad altri fastidiosi sintomi e segni come per esempio annebbiamento della vista, irritazione oculare, fotofobia (eccessiva sensibilità alla luce), rossore oculare, sensazione di corpo estraneo nell’occhio, difficoltà ad aprire gli occhi al momento del risveglio ecc. Anche queste manifestazioni possono essere più o meno gravi a seconda della causa scatenante, ma difficilmente si presentano tutte contemporaneamente.
La gestione della secchezza oculare si basa sia sull’individuazione e sulla risoluzione delle cause che ne stanno alla base, sia su interventi atti a eliminare o mitigare la secchezza degli occhi, anche con il ricorso ad appositi rimedi, come per esempio il collirio Cationorm, un’emulsione oftalmica progettata appositamente per alleviare il fastidio che deriva dalla secchezza degli occhi.
Si tratta di “lacrime artificiali” che imitano in modo efficace quelle naturali, trattenendo l’umidità e riducendo il fattore evaporazione così da mantenere gli occhi il più idratati possibile. È una preparazione disponibile in farmacia e non è necessario presentare una ricetta medica per poterla acquistare.
Sommario:
Secchezza oculare: quali sono le principali cause?
Come accennato in precedenza, possono esserci diverse cause alla base della secchezza oculare e anche diversi fattori che possono favorire la sua insorgenza o peggiorarne l’intensità. Alcune cause sono piuttosto comuni, mentre altre sono decisamente più rare.
Fra quelle che si riscontrano più frequentemente si devono ricordare la sindrome dell’occhio secco, la congiuntivite, la blefarite, la pinguecola (una lesione della congiuntiva bulbare che può determinare una xeroftalmia particolarmente accentuata) e la sindrome di Sjögren (una seria malattia infiammatoria sistemica) o la disfunzione delle ghiandole di Meibomio.
Più rara, ma possibile, la secchezza oculare legata a malattie quali artrite reumatoide, LES (Lupus Eritematoso Sistemico), artrite idiopatica giovanile, cirrosi biliare primitiva, sclerodermia, herpes zoster oticus ecc.
Fattori che favoriscono l’insorgenza di secchezza oculare
Si deve poi considerare che la secchezza oculare può essere favorita da diversi altri fattori e non è soltanto una manifestazione legata a una determinata malattia.
Per esempio, in alcuni casi la causa è iatrogena, ovvero dovuta all’assunzione di determinati medicinali; vi sono infatti alcuni principi attivi che annoverano tra i loro effetti collaterali anche la secchezza degli occhi; è per esempio il caso di alcuni farmaci per il trattamento dell’ipertensione arteriosa, alcuni antidepressivi, alcuni antistaminici e gli anticoncezionali.
Un fattore che viene spesso sottovalutato è la scarsa idratazione; molte persone infatti tendono a bere meno del necessario; questo problema si verifica soprattutto nelle persone anziane nelle quali lo stimolo della sete è meno accentuato; la situazione poi può peggiorare nei mesi più caldi dell’anno quando, a causa della sudorazione, si perde un maggior quantitativo di liquidi.
In altri casi il problema è legato a cambiamenti ormonali fisiologici, come quelli che si verificano nelle donne in menopausa o in stato interessante.
La secchezza oculare è poi molto comune nei portatori di lenti a contatto, soprattutto in coloro che le indossano per molte ore al giorno.
Gli occhi secchi sono poi di riscontro comune nella maggior parte di coloro che utilizzano per molte ore al giorno i videoterminali o gli smartphone.
Anche stazionare in luoghi dove si fa un uso prolungato dell’aria condizionata favorisce la secchezza oculare e lo stesso può dirsi per chi si trova a dover lavorare in luoghi molto ventosi o polverosi.
Come si può trattare la secchezza oculare?
Come si è potuto notare dai paragrafi precedenti, le cause e i fattori di rischio relativi alla secchezza oculare sono particolarmente numerosi, ma numerosi sono anche i consigli che si possono dare per risolvere o alleviare significativamente il problema.
Quando il sintomo è legato a una determinata malattia (come per esempio una congiuntivite o una blefarite), si deve in primis trattare la causa scatenante; nel contempo sono utili anche gli interventi “sintomatici” ovvero mirati ad alleviare il fastidio, come per esempio l’utilizzo di lacrime artificiali. Sarà poi il medico curante o l’oculista a indicare quali farmaci utilizzare per trattare la malattia di base.
È ovviamente scontato il consiglio di evitare luoghi ventosi e polverosi; è poi utile proteggere gli occhi utilizzando occhiali da sole, che nel caso di congiuntivite o altre malattie oculari possono tornare utili non soltanto in ambienti esterni, ma anche in quelli interni fortemente illuminati.
Per quanto riguarda coloro che lavorano per molte ore ai videoterminali, il suggerimento è quello di fare periodicamente delle pause per far riposare la vista.
È poi molto importante l’idratazione generale; tipicamente vengono consigliati circa 1,5-2 litri di acqua al giorno; l’idratazione è particolarmente importante nelle persone anziane che, come già spiegato, hanno la tendenza a bere meno del dovuto. Anche chi pratica attività fisica deve reidratarsi adeguatamente.
Infine, una buona abitudine è quella di “ammiccare”, un gesto molto semplice che permette di mantenere un buon grado di umidificazione della superficie oculare.