venerdì, Aprile 19 2024

La prima immagine che ha divulgato la tecnica del Taping Kinesiologico in Italia è stata quella del calciatore Balotelli che durante un importante partita di calcio della Nazionale Italiana è apparso con alcune striscie blu sui paravertebrali della schiena. In molti si sono subito chiesti a cosa servissero ed è aumentato l’interesse per questa tecnica, che puoi apprendere anche ai corsi di massaggio organizzati da DIABASI® (clicca qui per maggiori informazioni).

Il termine Taping deriva dall’inglese Tape, cioè benda, e si ispira all’utilizzo che il massaggiatore fa di due tipologie di bende:

  • Bende non elastiche adesive, che hanno l’obiettivo di limitare la mobilità della parte del corpo interessata;
  • Bende elastiche adesive, che permettono l’espansione del muscolo.

Per essere più chiari, l’utilizzo del Taping Kinesiologico al posto di ingessature o tutori permette di limitare semplicemente i movimenti evitando così l’ipertrofia muscolare. Ecco dunque chiaro il motivo del crescente interesse per questa tecnica di massaggio da parte sia degli atleti che svolgono attività sportiva, sia di quelli che svolgono attività riabilitativa.

  1. Applicazione del Taping Kinesiologico nell’attività sportiva: obiettivo è quello di evitare infortuni dovuti all’attività sportiva nelle parti del corpo che hanno subito recentemente infortuni o sono più delicare. Le bende del Taping Kinesiologico permettono infatti di ridurre le sollecitazioni, aumentando la stabilità e riducendo il dolore dovuto a movimenti anomali.
  1. Applicazione del Taping Kinesiologico all’attività riabilitativa: il Taping ha in questo caso scopo curativo e si utilizza principalmente per contrastare gli ematomi e i versamenti causati dal trauma, con una notevole riduzione dei tempi di recupero.
  1. Applicazione del Taping Kinesiologico per il trattamento di patologie croniche: spesso il Taping è impiegato come terapia di supporto per aiutare la risoluzione di patologie croniche, anche se non è in grado di intervenire sulle cause scatenanti.

Vedete dunque come al giorno d’oggi conoscere e saper applicare la tecnica del Taping Kinesiologico è di fondamentale importanza per il massaggiatore professionista, che saprà poi utilizzare il tape il modo personalizzato a seconda della tipologia di sport, della posizione del corpo e della problematica fisica.

La storia del Taping Kinesiologico

L’utilizzo del bendaggio o Taping Kinesiologico ha origina 40 anni fa in Asia dove è poi stato sviluppato dal giapponese Kenzo Kase con il nome di Kinesio Taping.

Alla tecnica si sono subito interessati i massaggiatori professionisti e i preparatori fisici tanto che alle Olimpiadi di Seul del 1988 il Taping Kinesiologico fa la sua prima apparizione internazionale con le atlete della squadra di pallavolo nipponica.

Da quel momeno la tecnica di è diffusa in tutto il mondo, con un crescente interesse soprattutto da parte dei massaggiatori sportivi che ne hanno apprezzato fin da subito i benefici e le opportunità di applicazione su atleti professionisti e non.

Taping Kinesiologico: i benefici

Abbiamo sopra visto le tre principali applicazioni del Taping Kinesiologico, vediamo ora nel dettaglio i benefici che questa tecnica porta all’atleta ma anche alla persona comune. In particolare il Taping viene applicato in caso di:

  • Distorsione
  • Strappi muscolari
  • Lussazioni
  • Tendiniti
  • Lesioni muscolari
  • Lesioni articolari
  • Epicondilite

Il Taping Kinesiologico: la risposta alle domande più frequenti

Trattandosi di una tecnica relativamente nuova, sono tante le domande che vengono rivolte ai massaggiatori dagli atleti che vogliono sperimentare su se stessi il Taping Kinesiologico.

  1. Il Tape contiene principi attivi?

La risposta è no in quanto l’unica caratteristica che lo distingue dal cerotto tradizionale è la componente elastica. E’ proprio grazie alla sua elasticità che il Tape può svolgere la sua azione terapeutica, ma senza rilasciare sostanze e favorendo semplicemente il percorso di auto guarigione.

  1. Quali sono le differenze tra il Tape e il bendaggio funzionale?

Innanzitutto con il Taping Kinesiologico si proteggono le strutture articolari e muscolari infortunate mantenendo una mobilità minima, mentre il bendaggio funzionale immobilizza completamente la parte da trattare.

  1. Il Tape rilascia calore?

No, non c’è alcun effetto termico nelle tecniche di Taping Kinesiologico.

  1. Esiste una differenza tra i vari colori dei Tape?

Si tratta molto probabilmente di un puro strumento di marketing anche se i colori vivi (giallo, rosso, blu e nero) possono portare a reazioni allergiche dovute al colorante utilizzato. Ecco perché conviene utilizzare Tape di colori neutri.

  1. Il Taping Kinesiologico può dare allergia cutanea?

Sì e questo dipende dalla colla utilizzata. Si tratta però di un problema facilmente evitabile se si utilizzano marche presenti da tanto tempo sul mercato.

  1. Si può utilizzare il Taping Kinesiologico a scopo linfodrenante?

Sì, e questo grazie al leggero scollamento dei tessuti che permette un’azione drenante a livello linfatico.

  1. Si può fare la doccia o andare in piscina con il Tape?

Certamente, i cerotti utilizzati per il Taping Kinesiologico sono resistenti all’acqua e l’unico accorgimento da seguire è quello di asciugare la zona interessata con il phon.

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