venerdì, Aprile 26 2024

Unghia incarnita, un problema non poco doloroso da risolvere. Purtroppo sono in tanti ad averci a che fare e a cercare una soluzione che non sia chirurgica. La questione è che si tratta di un problema da non sottovalutare, se dunque i rimedi naturali non funzionano occorre rivolgersi ad un chirurgo.

Scopriamo quali sono le cause dell’unghia incarnita, quali sono i rimedi naturali, ma soprattutto come si può evitare e prevenire.

Unghia incarnita: le cause

L’onicocriptosi si ha quando l’unghia cresce penetrando la carne. Si verifica solitamente nelle parti laterali dei tessuti molli circostanti. In generale si verifica nelle dita dei piedi, dell’alluce in particolare, ma può anche accadere alle unghie delle dita delle mani.

Morfologia dell’unghia

Solitamente la lamina ungueale è piatta leggermente incurvata in senso trasversale, può capitare che questa curvatura sia presente anche in senso longitudinale. Le alterazioni della forma della lamina possono dar luogo a problemi dolorosi.
Il margine ungueale, dove s’insedia l’unghia può essere piano, ricurvo o a pinza.

Vediamo come può essere l’unghia:

  • Tegola di Provenza, la curvatura è accentuata ed è presente deformità della falange distale;
  • Singolo o doppio uncino, i bordi laterali sono perpendicolari al piano della lamina e penetrando nel bordo ungueale creano il danno;
  • Ricciolo o spirale, si gira su se stessa e piza il letto ungueale;
  • Vetrino d’orologio, ovvero la lamina è friabile, fine e le schegge possono causa l’unghia incarnita.

Fra le cause più comuni abbiamo:

  • Scarpe troppo strette;
  • Taglio errato dell’unghia;
  • Patologie biomeccaniche dell’alluce o di altre dita del piede;
  • Traumi;
  • Sovrappeso;
  • Iperidrosi;
  • Forma della lamina ungueale.

Come si manifesta? Il sintomo primario è il dolore, la zona si gonfia, si arrossa e possono fuoriuscire sangue e pus.

Ecco come si presenta l’unghia incarnita:

  • Stadio I: il bordo ungueale si arrossa, si gonfia ed è caldo, inoltre inizia a dolere specie quando ci si mette le scarpe. In questa fase basta tagliare l’unghia e seguire una profilassi antiflogistica.
  • Stadio II: la flogosi persiste e compare il granuloma piogenico, la parte si ulcera e sanguina, è molto doloroso. E’ necessaria la chirurgia.
  • Stadio III: la lamina è in gran parte ricoperta di cute lucida, con rossore, edema e pus. E’ necessario l’intervento chirurgico.

Un’unghia incarnita non curata può comportare difficoltà di movimento, dolore ed errata postura ma anche infezioni, cancrena ed osteomielite.

Unghia incarnita: i consigli e la prevenzione

Per evitare di andare incontro al problema si consiglia di:

  1. Indossare sempre calze e calzature traspiranti;
  2. Avere i piedi sempre asciutti;
  3. Evitare le scarpe strette;
  4. Evitare di tagliare le unghie troppo corte o di smussarne gli angoli;
  5. Evitare di strappare pellicine, porzioni di unghia , toccare e tagliare i bordi laterali dell’unghia con forbicine o tagliaunghie.

Chi indossa scarpe strette per particolari per necessità (le ballerine hanno le punte, gli operai le calzature antinfortunistiche) deve prestare una maggiore attenzione alla cura delle unghie.

I soggetti affetti da diabete, artrite, alluce valgo o da patologie immunitarie devono prestare particolarmente attenzione. Anche chi soffre spesso di onicomicosi o di iperidrosi è bene che spesso si controlli le unghie.

Unghia incarnita: i rimedi naturali

I rimedi per l’unghia incarnita purtroppo alleviano il problema ma non sono una terapia definitiva. Certamente se è presa nello stadio iniziale è più facile da curare, in alternativa si consiglia di chiedere al medico.

I pediluvi a base di sale sono molto importanti, disinfettano e sgonfiano il dito. L’acqua non deve essere troppo calda, il piede deve essere pulito, il pediluvio non deve superare i 15 minuti e poi il piede va asciugato per bene. Il pediluvio può essere anche fatto con del permanganato di potassio che è disinfettante, chiedere in farmacia, o con un infuso di timo.

Dopo il pediluvio è consigliato un massaggio con olio di mandorle dolci e qualche goccia di tea tree oil per eliminare funghi e batteri ed ammorbidire la pelle. Fra i battericidi citiamo anche lo spicchio di aglio che può essere massaggiato sulla parte.

A questo punto occorre allontanare la pelle dall’unghia, disinfettare la parte e cercare di tagliare il bordo mediante attrezzo sterilizzato.

Disinfettare ancora, applicare una pomata antibiotica e fasciare il dito con garze sterili non troppo strette. Evitare scarpe e calzini in casa per quanto è possibile in modo da favorire la guarigione e la traspirazione del dito. Può essere utile applicare una pomata alla malva per favorire la riduzione della flogosi oppure applicare della polpa di pomodoro.

Se tutto questo però non dovesse funzionare e l’unghia continua a dolere ed il punto ad infettarsi è necessario parlare con un chirurgo.

Nell’intervento l’unghia viene rimossa, in parte o totalmente, sotto anestesia locale. La rimozione è permanente in caso di unghia incarnita cronica. Sono necessari circa tre mesi perché l’unghia ricresca. L’intervento dura circa 30 minuti più un’ora di riposo con la gamba alzata.

E’ consigliabile quando si tagliano le unghie di ammorbidirle prima, magari con olio di oliva, burro di karitè o di argan in modo che la pelle sia morbida ma anche nutrita e quindi sia più facile curarla. Ma le unghie non vanno mai tagliate curve, sempre quadrate “a paletta”.

In caso di unghie fragili sono utili gli integratori ed una revisione della dieta, possono essere d’aiuto smalti rinforzanti ma occorre comunque parlarne con il medico.

Nel caso di unghie incarnite croniche e recidive è fondamentale vedere un chirurgo e non trascurare il problema.

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