sabato, Aprile 27 2024

Se ti è capitato di vedere puntini neri davanti agli occhi o mosche volanti, allora soffri di miodesopsie, una condizione caratterizzata dalla visioni di corpi mobili vitreali.

Puoi notare questi piccoli corpi o filamenti quando osservi, soprattutto, dei fondi chiari come il cielo, una parete bianca o quando c’è una condizione di forte luminosità.

Vediamo più nel dettaglio cosa succede quando vedi puntini neri nell’occhio e cosa puoi fare per gestire il problema.

Cause delle miodesopsie

La causa più comune delle miodesopsie è il distacco del vitreo, un processo naturale dell’invecchiamento in cui il corpo vitreo (il gel trasparente che riempie l’occhio) si restringe e si stacca dalla retina.

Questo può portare alla formazione di piccole condensazioni o grumi nel gel, che proiettano ombre sulla retina e sono percepite come mosche volanti.

Le persone con miopia sono più inclini a sviluppare miodesopsie, perché la forma del loro occhio, a causa della patologia di fondo, può favorire cambiamenti precoci nel corpo vitreo.

Anche interventi chirurgici o traumi possono modificare il corpo vitreo, portando alla comparsa delle miodesopsie.

Tra le altre possibili cause di puntini neri davanti agli occhi ci sono:

  • Sanguinamento all’interno dell’occhio dovuto a condizione diabete, vasi sanguigni danneggiati o alcune malattie della retina.
  • Infiammazione oculare (uveite o neurite ottica).
  • Rottura o un distacco della retina ( rari casi).

Come sono le miodesopsie?

Possono apparire come punti neri, linee, ragnatele o nuvole che si muovono al movimento degli occhi e sembrano allontanarsi quando si tenta di guardare direttamente verso di loro.

Variano nella forma e nella quantità, la loro comparsa è molto più frequente in estate, perché è legata anche alla disidratazione.

Come si effettua la diagnosi delle mosche volanti?

La diagnosi delle miodesopsie avviene durante la visita specialistica, con l’esplorazione del fondo oculare, che permette di valutare le condizioni dell’occhio, più nel dettaglio.

Nello specifico, l’oculista effettua l’esame della vista per valutare l’acuità visiva e determinare se ci sono cambiamenti nella visione del paziente.

Poi misura la pressione all’interno dell’occhio, per escludere il glaucoma o altre condizioni che potrebbero causare sintomi simili a quelli delle miodesopsie.

Procede con uno strumento chiamato oftalmoscopio, che serve a controllare il fondo dell’occhio, inclusi la retina, il disco ottico e i vasi sanguigni.

E infine, tramite una lampada a fessura, l’oculista esamina le strutture anteriori dell’occhio, compresa la cornea, l’iride e il cristallino, oltre al corpo vitreo, per identificare eventuali anomalie o detriti che determinano la comparsa delle mosche volanti.

È molto importante prestare attenzione alla presenza di eventuali flash luminosi che disturbano la vista.

In tal caso si potrebbe trattare di un distacco del vitreo, che andrà affrontato subito per evitare conseguenze peggiori, come il distacco della retina.

Come curare le miodesopsie

Ci sono diversi approcci per trattare le miodesopsie, il primo è quello di utilizzare un ciclo di integratori specifici e assumere molti liquidi, fino alla normalizzazione della visione.

L’obiettivo è quello di reidratare il corpo vitreo e, in alcuni casi, potrebbero volerci mesi. Nonostante questi trattamenti, i disturbi potrebbero continuare a presentarsi, anche se in forma ridotta.

Il cervello ha comunque un’ottima capacità di adattamento e dopo un po’ si abituerà e tenderà a ignorarli.

Se però la situazione è molto fastidiosa, è possibile intervenire con il laser per polverizzare alcuni dei corpi mobili o ripulire il vitreo tramite un intervento chiamato vitrectomia.

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