martedì, Aprile 30 2024

Specie col rientro a scuola, la pediculosi torna a far parlare di se , suscitando la preoccupazione dei genitori. Ma di cosa parliamo? Dell’infestazione da parte di pidocchi, piccoli insetti grigio-biancastri che parassitano il corpo umano, alimentandosi di sangue.

Cosa sono i pidocchi del capo, del corpo e del pube?

I pidocchi sono degli insetti dell’ordine degli anopluri . Sono dei parassiti ematofagi , ovvero :

  • vivono sulla superficie del corpo dell’essere vivente di cui sono ospiti ( parassiti ) ;
  • si cibano del suo sangue ( ematofagi ) ;

In particolare in base alla parte del corpo nella quale si insediano, distinguiamo tre tipologie di pidocchi:

  • pidocchio del capo ( pediculus capitis ) che vive esclusivamente tra i capelli,
  • pidocchio del corpo ( pediculus umanus ), assai simile come specie alla precedente, che colonizza corpo e abiti,
  • pidocchio del pube ( Phthirus pubis ), volgarmente detto piattola, localizzato nella regione pubica, che può rinvenirsi anche su sopracciglia, ciglia e sotto le ascelle.

Un pidocchio adulto misura tra i 3 e i 4mm di diametro, mentre le ninfe sono più piccole , tipicamente 1-2mm e quindi più difficili da vedere. Il pidocchio del corpo è il più raro e meno diffuso, ma anche quello più temuto perché può essere vettore di alcune malattie come tifo esantematico, febbre ricorrente e febbre delle trincee.

Come si trasmettono i pidocchi ?

Solitamente  i pidocchi si trasmettono per contagio diretto, con la testa di un soggetto infestato. Vi sono, però, anche forme di infestazione indiretta, tramite lo scambio di spazzole, pettini , berretti, cappelli, sciarpe o biancheria da letto.

Per questo motivo l’infestazione è frequente in quelle realtà (colonie, scuole, oratori, campi sportivi, palestre) in cui vi sono molte occasioni di contatto tra bambini o in luoghi con situazioni a rischio (es. accumuli  di robe).

Un mito da sfatare sulla trasmissione dei pidocchi , è che questi parassiti non saltano e non volano, quindi deve esserci un contatto reale con la testa della persona infestata o con un suo accessorio.

L’età dei bambini più colpita dalla pediculosi è tra i 5 e gli 11 anni , per la maggior frequentazione di ambienti promiscui e la difficoltà di controllare scrupolosamente i contatti e gli scambi di accessori. Generalmente sono più colpite le bambine , anche per via dei capelli lunghi, dove i pidocchi si nascondono meglio e che sono più facili da raggiungere per il primo contagio da parte del parassita.

Un aspetto, anche psicologico, molto importante quando viene diagnosticato un caso di pediculosi al proprio figlio è che i pidocchi non vengono per scarsa igiene. Una volta presente un bambino portatore di pidocchi in una comunità scolastica o in un ambiente sportivo, le probabilità di essere contagiati dipendono solo dalle modalità di contatto e non dall’igiene dei bambini che vengono a contatto con l’infetto.

Quali sono i sintomi dei pidocchi e della pediculosi ?

I sintomi della presenza dei pidocchi sono i seguenti, qualora si presentassero contemporaneamente valutate

Il sintomo più caratteristico della pediculosi è l’intenso prurito del cuoio capelluto, con la presenza di piccoli rigonfiamenti rossi su di esso, sul collo e sulle spalle, che possono produrre croste e liquido, presenza di graffi nelle zone infestate, presenza di piccoli puntini bianchi (lendini).

Come distinguere le uova di pidocchio ? Il rischio per chi ( per sua fortuna ) non ha mai avuto a che fare con la pediculosi potrebbe essere quello di confonderli con la forfora o con residui di prodotti per capelli come gel e spume.

In realtà, rivolgendosi al proprio medico o alla ASL , la distinzione è abbastanza semplice perché :

  • le lendini si collocano quasi sempre sul fondo del capello , a pochi mm dal cuoio capelluto ; a volte individuare le lendini a distanza maggiore è sintomo di uova schiuse e magari di contagio superato con la morte del pidocchio stesso ;
  • a differenza della forfora, che viene via facilmente , le uova di pidocchio risultano difficili da rimuovere , perché l’insetto usa una particolare sostanza contenuta nella saliva proprio per attaccare le uova alla base del capello. Spesso è proprio questa sostanza a provocare il prurito che ci fa accorgere della loro presenza.

Come si cura la pediculosi ? Come si eliminano i pidocchi ?

Il metodo più sicuro per scoprire se  ci sono ospiti in testa rimane il pettine stretto, strumento insostituibile per medici e genitori. Prima di procedere, allineate i capelli con una spazzola normale per togliere nodi che renderebbero difficoltoso il passaggio del pettine,  utilizzando dell’acqua semplice per farli più scivolosi.

Procuratevi un pettine a denti stretti non in plastica ma in metallo, procedendo con calma alla pettinatura, con la quale porterete alla luce sia gli adulti ( distinguibili per dimensioni e colore rosso-scuro) che le ninfe, più piccole, quasi trasparenti. Ispezionate il capo in un ambiente illuminato, possibilmente con l’ausilio di una lente di ingrandimento.

Per la terapia della pediculosi è necessario ricorrere a prodotti insetticidi a infezione accertata sotto forma di polveri aspargibili, shampoo, lozioni, spray.  Largamente impiegato l’estratto di piretro o piretroidi di sintesi come la tretrametrina.

In generale è necessaria una seconda applicazione di insetticida a distanza di 7-10 giorni dalla prima per uccidere i pidocchi nati dalla schiusa delle uova dopo il primo trattamento.

Prevenire la pediculosi

Partendo dal presupposto che l’avvenuto contagio non è indice di cattiva igiene, vediamo alcuni consigli per prevenire la pediculosi e il contagio dei pidocchi :

  • insegnare le corrette pratiche igieniche ai propri figli, evitando la condivisione di pettini, spazzole, cappelli, sciarpe e indumenti.
  • controllare la testa del proprio bambino ogni settimana, specie dietro nuca e orecchie.
  • quanto alla biancheria , si consiglia sempre il lavaggio ad alte temperature : almeno per 3 ore a 75°C, per 2 ore a 80° e per un’ora a 90°.  In alternativa, effettuate il lavaggio a caldo del vestiario almeno a 55°, con semplice detersivo, perborato di sodio o appositi detergenti a base di piretrine.
  • tenete a bagno per un’ora pettini e spazzole in alcool per sterilizzarli
  • controllate tutti i membri della famiglia che sono venuti a contatto con il bambino , perché anche gli adulti possono venire contagiati ; trattare il bambino e non controllare l’adulto potrebbe facilitare una ricaduta ;
  • chiudete tutti gli accessori che non riuscite a lavare in una busta chiusa; i pidocchi non sopravvivono più di tre giorni lontano dalle persone, per cui dopo una settimana sarete più che certi che siano morti.

Una volta accertata la diagnosi di pediculosi , il bimbo può essere riammesso a scuola solo dopo aver effettuato il trattamento summenzionato e con un  certificato del proprio pediatra.

Ciclo vitale dei pidocchi

E’ importante conoscere il ciclo vitale di un pidocchio per essere certi che , dopo essere stati contagiati ed aver attuato i necessari trattamenti , essi non ricompaiano. Questo può avvenire, ad esempio, a causa di precedenti indumenti o pettini che non sono stati trattati adeguatamente e che sono stati riutilizzati troppo presto.

Infatti il ciclo vitale dei pidocchi passa attraverso tre stati:

  1. deposizione delle lendini (uova) da parte della femmina sui capelli dell’ospite, assicurandosi di attaccarle fermamente attraverso le sostanze cheratiniche presenti nella saliva (la maggiore concentrazione si ha sulla nuca e dietro le orecchie);
  2. schiusa delle uova che avviene dopo 7-10 giorni e le ninfe che ne vengono fuori si nutrono già di sangue;
  3. nell’arco di 7-15 giorni le ninfe maturano, diventando adulte.
  4. in assenza di un essere vivente su cui parassitare , la vita del piddochio non va oltre i 3 giorni , come abbiamo già anticipato.

Ogni pidocchio femmina è in grado di deporre nell’arco della sua vita, che dura all’incirca 3-4 settimane, fino a 300 uova. Normalmente le colonie di pidocchi che si possono formare nella testa dei nostri bambini raramente superano la decina, molto spesso si tratta di un pidocchio solo, se lo scopriamo subito.

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