giovedì, Marzo 28 2024

Il cappero (Capparis spinosa) non è un frutto, ma bensì un bocciolo, i frutti sono noti con il nome di cucunci. Non a tutti piacciono i capperi, ma si tratta di scrigni contenti preziosi benefici per la nostra salute.

Vi sarà forse capitato di vedere questi maestosi cespugli che crescono tranquilli nei muri delle case. Sanno di vecchi ricordi, di tempi andati. Lo sapevate che i capperi fanno bene alla salute?

Capperi: caratteristiche e curiosità

La pianta dei Capparales appare come un cespuglio molto ramificato, i fusti lignei sono lunghi, dapprima eretti poi che sfiorano il suolo. Le foglie sono quasi rotonde, carnose, verde intenso mentre i fiori sono ascellari, bianchi con stimi color viola e si sviluppano appunto dal bocciolo, il cappero. Il frutto come dicevamo è il cucuncio, verde scuro, affusolato, carnoso e pieno di piccoli semi.

La pianta va in una sorta di letargo nei mesi gelidi per poi riprendersi quando il clima si fa più temperato. Fiorisce a maggio e perdura per tutta l’estate sfiorendo in autunno.

Come coltivare il cappero

Si tratta di una pianta che non necessita di grande attenzione. Può crescere sulle rupi, addossata alle mura o vicino alle crepe, attenzione perché cresce molto ed il cespuglio può anche allargarsi per dei metri.

Il terreno deve esser buono, non eccessivamente irrigato. La si può piantare con il seme o farla sviluppare per talea. Con il secondo metodo si preleva un ramo da un albero che ha già tre anni di età, lo si pone in una cassetta con della sabbia e della torba. Una volta che inizia a radicare si deve aspettare la primavera per piantarlo. Il seme si può anche piantare così, mettendolo prima a dimora, ma si può anche immettere direttamente nei pressi di un muro, dentro del muschio o un fico o una pallina di fango.

Quando si raccolgono i capperi

Poco prima della fioritura si può procedere nel raccogliere i boccioli, non tutti ovviamente lasciate che la pianta fruttifichi.

Le radici si colgono in autunno per le loro proprietà diuretiche e depurative.

I frutti si colgono ben maturi e si possono conservare sotto sale o sotto aceto come i boccioli.

Capperi: proprietà e benefici

I capperi vengono coltivati da tempo immemore, ma fu nel 70 d.C. che s’incominciò a parlare delle proprietà curative del bocciolo. A scoprirlo fu Dioscoride, un farmacista greco.

Fra ciò che scoprì troviamo la prima proprietà:

1. Diuretici: come le radici anche i bocciolo sono ottimi per sgonfiarsi e depurarsi, aiutano a liberare il ristagno dei liquidi e disintossicano l’organismo;

2. Aperitivi: difatti si servono prima dei pasti per stuzzicare l’appetito;

3. Antispasmodici: aiutano a controllare gli spasmi dolorosi dell’addome;

4. Detergenti e cicatrizzanti: per questa finalità si usano le radici, se ne fa un decotto utili per detergere e migliorare la cicatrizzazione di pieghe e ferite;

5. Astringenti: anche qui entra in gioco la radice, il suo infuso sarebbe un buon rimedio contro la dissenteria;

6. Ipertensivi: sono ideali per chi soffre di pressione bassa, quindi chi soffre di pressione alta non esageri anzi se vuole consumarli li metta prima a bagno per un paio di ore così che perdano l’eccesso di sale;

7. Antidolorifici: masticarli allevia il mal di denti;

8. Antidepressivi: fu Domenico Romoli detto Panunto (forse il cuoco segreto di Papa Giulio III) che nel 1593 in un trattato li definì contrari della melanconia;

9. Antinfiammatori: in particolare raccomandati contro le emorroidi ma aiuta anche a contrastare le flogosi delle articolazioni;

10. Antiossidanti: aiutano a contrastare i danni dei radicali liberi;

11. Antitumorali: come gran parte di cibi e spezie c’è una minima possibilità che possano prevenire la formazione delle cellule tumorali (non curano il cancro);

12. Antistaminico: in particolare sembra che i capperi aiutino a contrastare le allergie da contatto;

13. Abbassano il colesterolo: quindi se si soffre d’ipercolesterolemia è bene aggiungere qualche cappero all’insalata, la rutina inoltre mantiene fluido il sangue e previene le vene varicose.

Un bocciolo così piccolo e tutte queste proprietà, vediamo cosa racchiude al suo interno:

  • sali minerali (sodio, calcio, potassio, ferro, fosforo, selenio,magnesio, zinco, rame manganese);
  • vitamine (A, B1, B2, B3, B5, B6, C, E, la K J beta-carotene);
  • flavonoidi (rutina, kaempferol e quercitina);
  • fibre 3,1 %;
  • acqua 84 %.

Capperi: utilizzo e controindicazioni

Con questi non-frutti ci si può fare di tutto: metterli sulla pizza, condire la pasta, le salse, il pesce, la carne e le insalate ovviamente.

Guida alla conservazione dei capperi

Per prima cosa raccogliamo i boccioli, quindi li puliamo senza passarli sotto l’acqua. Si lasciano asciugare all’aria aperta, ma non direttamente esposti al sole. Dopo qualche ora si pongono in un vasetto di vetro che andiamo a riempire di aceto bianco o sale. Nel primo caso l’aceto ogni due o tre mesi andrà poi cambiato mentre nel secondo caso è preferibile far stare i boccioli a bagno per una notte, di modo che il gusto finale non sia troppo salato. In alternativa a sale ed aceto potete usare l’olio evo.

I cucunci si conservano più o meno nello stesso modo, potete sbollentarli in un po’ di acqua e aceto, lasciarli asciugare, quindi condirli con un trito di erbe e porli sott’olio. Si servono negli antipasti.

Dalle radici si ricavano tinture, decotti e tisane.

L’olio essenziale può esser utilizzato per massaggi distensivi e rilassanti.

I capperi non hanno particolari controindicazioni ma se soffrite di ipertensione lasciateli perdere o se proprio li volete mangiare poneteli a bagno come sopra detto.

Si consiglia un uso moderato alle donne in gestazione e andrebbero evitati da chi deve sottoporsi ad interventi chirurgici (fluidificano troppo il sangue).

Vi piacciono i capperi? O preferite i cucunci?

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