
Il Pleurotus è un fungo commestibile, leggero, nutriente e molto usato in cucina, ha poche calorie, fibre, vitamine e un gusto che lo rende versatile in tante ricette.
È chiamato anche “orecchione” o “fungo ostrica”, è uno dei funghi più comuni, chi fa la spesa lo riconosce subito: grandi cappelli che si aprono come ventagli, colore grigio o marrone chiaro, consistenza soda.
Non è un fungo raro, ma è molto apprezzato per altri motivi, costa poco, si trova quasi sempre e in cucina funziona benissimo.
È un alimento con poche calorie, ma abbastanza ricco di fibre e proteine da renderlo interessante anche in un piano alimentare equilibrato.
Negli ultimi anni non lo consumiamo solo per gusto, ci sono diversi studi che hanno iniziato a indagare le sue proprietà, evidenziando benefici che vanno oltre la tavola.
Sommario:
Caratteristiche biologiche del Pleurotus
Il Pleurotus è un intero gruppo di specie commestibili, il più diffuso è il Pleurotus ostreatus, seguito dal cardoncello (P. eryngii), e dal P. pulmonarius o dal più esotico P. djamor. Tutti hanno in comune una forma particolare: cappelli larghi, tondeggianti o a ventaglio, che ricordano una conchiglia.
Le dimensioni cambiano, dai piccoli esemplari di pochi centimetri fino a funghi grandi, che superano i 20 cm. I colori vanno dal grigio chiaro al bruno, con sfumature diverse secondo specie ed età.
Le lamelle sono fitte e bianche, disposte in modo regolare, e scendono lungo un gambo corto e spesso decentrato.
In natura non compaiono mai isolati, ma crescono a gruppi, sovrapposti, quasi a formare scalinate di cappelli. Amano il legno morto, soprattutto tronchi e ceppi di pioppi o querce. È proprio questa loro natura saprofita a renderli fondamentali per l’ecosistema, contribuiscono a decomporre la materia organica, restituendo nutrienti al terreno.
Habitat e distribuzione
Il periodo ideale per incontrare il Pleurotus nei boschi è l’autunno. Il clima fresco e l’umidità costante favoriscono la nascita di interi gruppi. Alcune specie, però, non si accontentano di queste condizioni: il cardoncello cresce spontaneo nei terreni aridi del Sud Italia, mentre il Pleurotus rosa preferisce i climi caldi. Questa capacità di adattamento ha reso il Pleurotus uno dei funghi più coltivati al mondo. Oggi lo si trova non solo nei boschi, ma anche in serre, impianti agricoli e persino in kit casalinghi che permettono di coltivarlo su substrati pronti.
Fungo Pleurotus: proprietà e valori nutrizionali
Il Pleurotus ha un profilo nutrizionale interessante, in100 grammi di fungo fresco ci sono circa 30 calorie, pochissimi grassi e una quota discreta di proteine vegetali. Non bastano a coprire il fabbisogno giornaliero, ma se associato a cereali o legumi diventa un buon complemento proteico. Importante è anche la presenza di fibre, che aiutano la digestione e danno senso di sazietà senza appesantire.
Tra i minerali ci sono il potassio, il ferro e il fosforo. Il potassio contribuisce al normale equilibrio della pressione sanguigna, il ferro supporta la formazione dei globuli rossi e il fosforo è utile per ossa e denti. Non mancano vitamine del gruppo B, come riboflavina, niacina e acido folico, fondamentali per il metabolismo e la produzione di energia.
Un altro punto di forza riguarda i composti bioattivi. I beta-glucani, ad esempio, hanno proprietà immunostimolanti e ipocolesterolemizzanti. Alcuni studi hanno osservato che un consumo regolare di Pleurotus può aiutare a ridurre il colesterolo LDL e favorire il controllo della glicemia.
Fungo Pleurotus proprietà:
- Poche calorie (30 per 100 gr.)
- Fibre che saziano
- Proteine vegetali
- Vitamine B e minerali (K, Fe, P)
- Effetto antiossidante e immunostimolante
Il Pleurotus si adatta bene anche a chi segue diete particolari perché è privo di glutine, completamente vegetale e povero di calorie: caratteristiche che lo rendono adatto a vegetariani, vegani e a chi cerca alimenti leggeri ma nutrienti.
Coltivazione del Pleurotus
Il Pleurotus è tra i funghi più facili da coltivare, non richiede terreni specifici, ma si sviluppa su paglia, segatura o altri residui agricoli. Questo lo rende interessante non solo per la produzione alimentare, ma anche per il riuso di scarti. In coltivazione si preparano blocchi di substrato inoculati con micelio, che vanno mantenuti umidi e ventilati. Dopo poche settimane, compaiono i primi funghi, pronti per la raccolta.
Negli ultimi anni si sono diffusi i kit domestici, che permettono di coltivarlo in casa. Bastano poche attenzioni per avere funghi freschi da cucinare: un’esperienza che piace a chi ama autoprodurre e che spesso viene proposta anche a fini didattici.
Come cucinarlo
In cucina il Pleurotus è estremamente versatile, saltato in padella con aglio e olio è un contorno veloce. Sulla griglia acquista una consistenza che ricorda la carne, motivo per cui viene spesso usato in ricette vegetariane come burger o spezzatini. Nei risotti e nelle zuppe arricchisce il piatto senza coprirne gli altri sapori.
Il fungo Pleurotus è sicuro?
Il Pleurotus è considerato sicuro, ma è sempre meglio essere prudenti, chi raccoglie funghi nei boschi dovrebbe sempre affidarsi a persone esperte. Anche se il Pleurotus non ha specie pericolose simili, esistono varietà poco digeribili che possono trarre in inganno. Il rischio maggiore riguarda l’habitat, perché, essendo un fungo che cresce su legno e residui, può accumulare sostanze presenti nell’ambiente, come metalli pesanti o pesticidi. Per questo i funghi coltivati in ambienti controllati danno più garanzie.
Come conservarlo
In casa si conserva bene in frigorifero per tre o quattro giorni, meglio se avvolto in carta o in contenitori traspiranti. La plastica andrebbe evitata perché favorisce umidità e muffe. Chi vuole conservarlo più a lungo può ricorrere a essiccazione, congelamento o preparazioni sott’olio.