martedì, Marzo 19 2024

La Malva, della famiglia delle Malvaceae, è una nota pianta officinale conosciuta per le sue benefiche proprietà antinfiammatorie e lenitive ma è anche considerata una panacea (omnimorbia) perché è un rimedio naturale efficace contro molti disturbi. Scopriamo le proprietà della malva, i benefici per la salute, gli usi e le eventuali controindicazioni.

Malva: caratteristiche e curiosità

Da dove deriva però il nome? Dal latino Mollire attribuitole per via delle sue proprietà emollienti, ma potrebbe derivare anche dal greco Malakos, ovvero “calmante”.

Nel linguaggio dei fiori invece la Malva significa dolcezza e serenità.

La Malva sylvestris è originaria del Nordafrica e viene coltivata attualmente soprattutto nell’ Europa Orientale, negli USA e nei Balcani.

Si sa per certo che i Greci, come i Romani, conoscevano le sue proprietà medicinali, ma la utilizzavano anche in cucina soprattutto nelle minestre. Ippocrate e Plinio la suggerivano contro vari mali, ma anche per ritrovare la tranquillità.

In epoca medievale la sua coltivazione era molto diffusa, e Carlo Magno teneva in grande considerazione questa pianta medicinale. Nel novecento s’iniziò a consumarla cruda o ad includerla in alcune insalate ma anche nelle frittate.

La leggenda vuole inoltre che la si esponesse durante le notti di San Giovanni per acquisirne le proprietà magiche.

La malva è una pianta erbacea che si riconosce facilmente: ha un piccolo tronco legnose che arriva fino a 90 cm di altezza, foglie dai margini dentati e coperte di peluria ma soprattutto i caratteristici fiori, a coppa, lilla con striature viola. La si può trovare in aperta campagna, nei prati, in collina e cresce in modo rustico su quasi tutti i terreni.

Malva: proprietà e benefici per la salute

Dunque la malva è sempre stata nota per le sue proprietà benefiche e curative e quindi usata come rimedio naturale.

Ecco quali sono i principi attivi della malva:

  • Flavonoidi;
  • Carotenoidi;
  • Tannini;
  • Mucillagini;
  • Amminoacidi;
  • Antociani;
  • Sali minerali (ossalato di calcio, potassio);
  • Vitamine (A, C, B1);
  • Glucosio;
  • Pectina;
  • Malvina;
  • Malvidina;

Vediamo nello specifico quali sono le proprietà benefiche della malva:

  • Antinfiammatoria: è consigliata soprattutto a chi soffre di dolori osteoarticolari, ma anche per curare i mali di stagione, le infiammazioni urinarie e respiratorie;
  • Gastroprotettiva: le sostanze contenute nella malva si rilevano utili per placare gastrite e bruciori di stomaco;
  • Cicatrizzante: grazie alle mucillagini questa pianta officinale ha un effetto cicatrizzante e pertanto può aiutare ad accelerare la guarigione delle ferite;
  • Lenitiva: i rimedi naturali a base di malva, sono ottimi per curare gli arrossamenti della pelle, le infiammazioni, le punture d’insetto e le irritazioni;
  • Emolliente: la malva ha la capacità di ammorbidire la pelle e di rinfrescarla;
  • Sedativa: l’infuso di malva è consigliato soprattutto per la tosse, specie quella grassa, per i problemi di gola irritata (laringiti e faringiti), le infiammazioni del cavo orale e contro il raffreddore ma anche per calmare ansia ed agitazione;
  • Lassative: questa pianta officinale è nota fin dall’antichità per le sue proprietà lassative che la rendono ideale per curare la stitichezza ma anche le coliti ed irritazioni intestinali;
  • Disinfettanti: la malva può esser usata per disinfettare le mucose e curare le vaginiti;
  • Depurante: questa pianta officinale stimola la regolarità intestinale ed aiuta il colon a svolgere il suo compito di depurare l’organismo;

Dunque la malva può esser utilizzata per curare:

  • tosse, tonsillite, laringite, faringite;
  • congiuntiviti, orzaiolo;
  • vaginite;
  • afte, sanguinamento delle gengive;
  • colite, stipsi, emorroidi;
  • cistite;
  • ferite, brufoli, eczema, piaghe, scottature, punture d’insetto, orticaria, dermatiti;
  • stanchezza e stati d’ansia;
  • gastrite, reflusso esofageo.

Malva: utilizzo e rimedi naturali

Per creare dei rimedi naturali con la malva si usano: le foglie, i fiori e le radici.

Come si raccoglie e si conserva la malva?

Le foglie si raccolgono da giugno a settembre, senza picciolo, si lavano e si asciugano, si mettono a seccare e si conservano in barattoli di vetro al riparo della luce del sole. Le foglie fresche possono esser conservate per tre giorni in frigo.

I fiori si raccolgono in ottobre, in boccio o da poco sbocciati, si mettono a seccare in un luogo ombroso e si conservano sotto vetro in un luogo buio, come le foglie.

Ricetta della tisana di fiori di malva: metti un bricco d’acqua a bollire, spegni il fuoco e versa dentro 2 grammi di fiori, lascia in infusione dieci minuti. Filtra e bevi.

Ricetta del decotto delle foglie di malva: far bollire 5 grammi di foglie in un bricco d’acqua, far bollire per una decina di minuti. Filtra e bevi.

Ricetta della tisana di fiori e foglie di malva: ti servono 5 grammi di fiori e foglie essiccati, metti a bollire un bricco d’acqua e quando questa bolle spegni. Lascia in infusione per un quarto d’ora. Filtra e bevi.

Ricetta della tisana alla malva: per curare la cistite occorre una miscela erboristica di salvia, malva ed uva ursina, se ne prendono due cucchiaini e si lasciano in infusione per dieci minuti in acqua bollente, filtra e bevi.

Ricetta della pomata alla malva: prendi 30 gr di foglie e fiori di malva, trita il tutto ed aggiungi a 40 gr di burro precedentemente ammorbidito, mescola e passa al setaccio. Si conserva in frigo. Molto utile contro le dermatiti, la pelle secca e le rughe.

Ricetta del macerato di malva: prendi 10 gr di foglie e fiori e ponili a bagno, in acqua fredda, per sei ore, in questo modo estrai le mucillagini. E’ un ottimo rimedio per gonfiori, per depurarsi e per impacchi lenitivi.

I fiori di malva o il decotto possono essere versati anche nel bagno per avere relax e riacquistare la calma. Il decotto e l’infuso sono ottimi anche per abluzioni e gargarismi o per impacchi. Il decotto è ottimo anche nel lavaggio dei capelli per combattere secchezza, opacità e stopposità.

Le foglie crude possono esser masticate per curare il mal di denti, le afte, il sanguinamento gengivale e le affezioni del cavo orale, inoltre possono essere applicate sulle punture degli insetti e le dermatiti.

In cucina la malva può essere utilizzata per la preparazione di:

  • risotti
  • minestre
  • polpette
  • ravioli
  • frittate
  • insalate

Malva: controindicazioni

La malva non presenta controindicazioni né reazioni allergiche, se ne consiglia l’uso comunque nelle dosi prescritte.

Può essere utilizzata anche dalle donne in gravidanza.

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