venerdì, Aprile 26 2024

Alzi la mano chi non ha sentito in questi giorni le urla allarmanti dei mass media, circa il fatto che la carne fa male alla salute ed un eccessivo consumo può provocare il cancro?

Ebbene sì, signore e signori, abbiamo scoperto l’acqua calda. Poteva andare peggio? E’ andata peggio, dopo scopriremo perché. In questo guazzabuglio di rassicurazioni, terrorismo mediatico, messaggi allarmanti, cancerogeni incubi dovremmo tenere presente qualche punto fondamentale:

  1. I mass media sono pilotati anche per creare allarmismi e terrorismo mediatico: oggi è il serial killer, domani è l’ISIS, il giorno dopo è una malattia vecchia di 40 anni fa di cui nessuno conosceva più l’esistenza ed un altro giorno è il turno di qualche cibo che inevitabilmente sarà il nostro boia.
  2. Polli, manzo, pecore, maiali…chi non si ricorda di un allarmismo su un qualche animale? Adesso tocca alla carne in generale.
  3. Mangiare troppa carne fa male alla salute, non c’è bisogno dell’allarmismo dei mass media, già si sapeva!
  4. Tenete d’occhio le notizie: fra qualche giorno si parlerà di calamità naturali, dell’ISIS, dei vaccini o della tubercolosi. E la questione “la carne fa male alla salute?” o “la carne provoca il cancro?” finirà nel dimenticatoio.
  5. Il pesce è inquinato, anche la frutta e la verdura non sono da meno (perché non si parla più della terra dei fuochi?), anche i dolciumi e le bibite gassate a lungo andare sono cancerogeni. Il problema non è la carne di per sé, è solo un altro tassello dell’evoluzione inversa della nostra catena alimentare.

L’evoluzione inversa della nostra catena alimentare

La carne fa male alla salute? Direi di sì, quanto meno troppa senz’altro. Fa più o meno male di sessant’anni fa? Da qui parte l’argomento evoluzione inversa.

Più di sessant’anni fa, la carne era un alimento da consumarsi esclusivamente la domenica soprattutto perché caro, ma se seguiamo l’andamento delle abitudini alimentari della nostra società notiamo che la carne dalla domenica è passata praticamente a quasi tutti i giorni della settimana: a scapito della dieta mediterranea. E con buona pace di legumi, verdure, riso, pasta e pane ci si fa una bella bistecca e via. Complici fast food e vari fast burger, che vendono panini ripieni di carne omologata da trangugiare in un secondo.

L’occidente, ma in particolare il nostro Paese, ha evoluto il proprio stile alimentare in peggio, peggiorando lo stato salutare del proprio cibo inquinandolo, alterandone le proprietà ed il sapore e mettendo sul mercato il famoso cibo spazzatura che ci piace tanto e ci danneggia tre volte tanto la carne.

La carne faceva male anche sessant’anni fa? Dobbiamo affrontare un’altra questione: la carne che consumiamo oggi è molto più imbottita di medicinali ed ormoni di una volta e gli insaccati contengono fosfati, nitrati, conservanti e additivi vari in quantità maggiore rispetto al tempo a cui facciamo riferimento. Non potremmo mai paragonare un prosciutto prodotto da un maiale allevato in casa a quello che compriamo al supermercato. Ecco perché la carne fa male alla salute.

Allarme OMS: salumi e carne sono cancerogeni

Il consumo di salumi, insaccati e ogni genere di carne lavorata è cancerogeno e probabilmente è tale anche quello di carne rossa: l’allarme arriva dall’agenzia di ricerca sul cancro dell’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità. l’Iarc (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) – che ha stilato un rapporto sulla base di oltre 800 studi sul legame tra una dieta che comprenda le proteine animali e il cancro – fa rilevare che il dato conferma le attuali raccomandazioni “a limitare il consumo di carne”. L’agenzia include la carne di maiale tra la carne rossa, insieme a quella di manzo, vitello, agnello, pecora, cavalli e capre. (Fonte: Il Tempo)

Ma perché la carne fa male alla salute?

Le proteine animali che vengono modificate dalla lavorazione delle carni subiscono delle alterazioni, dannose per il nostro organismo. Inoltre la carne contiene grassi saturi e ferro eme. In parole povere un eccessivo consumo di carne, specie le carni lavorate e quella rossa comporta:

  • ipercolesterolemia;
  • obesità;
  • aumento del tumore del colon retto;
  • alti livelli d’insulina nel sangue;
  • infiammazione dell’intestino;
  • l’Alzheimer;
  • malattie cardiovascolari;
  • ipertensione;
  • danni agli organi emuntori;
  • Malattia di Parkinson.

Molte di queste malattie sono causate dal ferro eme, ovvero il ferro contenuto nella carne animale. Questo tipo di ferro, a differenza di quello vegetale, non viene smaltito dall’organismo, per tanto se vi è un accumulo questo può risultare dannoso provocando le suddette malattie, tumori in particolare (colonrettale, dell’endometrio, cancro gastrico,cancro dell’esofago a cellule squamose, cancro dell’esofago e dello stomaco, cancro dei polmoni e della mammella). Recenti studi avrebbero appurato inoltre che il ferro eme causa l’irritazione dell’intestino, l’infiammazione e la conseguente produzione di cellule cancerogene.

La carne rossa fa male alla salute? Tiriamo le somme.

Dopo aver fatto esplodere la bomba, i mass media ci rassicurano che l’allarmismo è preventivo, ovvero che solo un eccessivo consumo di carne rossa e derivati (salumi, insaccati e carne in scatola) può provocare il cancro e si tratta solo di un avviso: se dunque fino ad oggi eravate patiti di affettati e bistecche bruciacchiate ora sapete che fanno male alla vostra salute ed è consigliabile diminuire la frequenza con cui li mangiate.

Quanta carne rossa si può mangiare a settimana? Sebbene un eccessivo consumo di carne rossa fa male alla salute, eliminarla del tutto dall’alimentazione non è consigliabile perché la carne rossa è un’ottima fonte di proteine, amminoacidi essenziali, minerali come ferro, fosforo, potassio e vitamine del gruppo B. Dunque, la carne rossa va assunta con moderazione, il consiglio è quello di non consumare dosi maggiori ai 500 grammi a settimana.

La carne bianca fa male? Per quel che riguarda le carni bianche (pollame e coniglio), gli esperti affermano solo che non esistono studi sufficientemente attendibili e che quindi non possono pronunciarsi né in un senso né nell’altro, anche se la conoscenza dei meccanismi molecolari che rendono la carne rossa potenzialmente cancerogena (la presenza del ferro EME) permette di dire che le carni bianche (che non contengono questo composto) sono probabilmente più sicure.

Cosa è giusto fare dunque? Tornare ai vecchi tempi, alla buona vecchia dieta mediterranea, varia in cui si consuma un cibo diverso ogni giorno e mai più di due volte a settimana. Magari introdurre cibi vari, anche orientali ad esempio come il sushi, le alghe e la soia.

Si è subito parlato d’insetti e della possibilità di trovarli, non così tanto presto, nei banconi dei supermercati. Purtroppo la trovo una baggianata, non sono un cibo che fa parte della nostra tradizione culturale, la maggior parte di noi non lo trova allettante e prima o poi si finirebbe con lo scoprire che vengono nutriti con ormoni della crescita, pertanto non è una saggia idea.

Noi abbiamo la nostra identità alimentare, dobbiamo solo riscoprirla, guardando con occhio benevolo anche le culture alimentari degli altri Paesi (più verso est che verso ovest). Non siete d’accordo?

Probabilmente se riscoprissimo la dieta mediterranea, se iniziassimo ad interessarci alle alimentazioni di quelle popolazioni longeve che praticamente non conoscono le malattie occidentali, riusciremo a debellare molte delle nostre, o quanto meno ridurle, senza più creare allarmismi da strilloni.

Comunque prossimamente c’è da aspettarsi che sulle confezioni della carne scrivano: nuoce gravemente alla salute e consumare con cautela. In attesa del prossimo allarmismo sugli insetti.

Nel frattempo non bevete alcol, non fumate, togliete la buccia alla frutta, non mangiate snack o cibo spazzatura, limitate il consumo di caffè e fate movimento durante il giorno, preferibilmente all’aria aperta. Leggi anche: Alimentazione corretta e sana.

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