martedì, Novembre 5 2024

La gengiva è quello scudo protettivo che isola l’intero parodonto, ovvero la struttura portante dei denti, dall’ambiente esterno.

Nonostante l’importanza di questa struttura, le gengive vengono spesso trascurate, portando col passare del tempo problematiche di varia natura.

La presenza di puntini bianchi dolorosi sulla gengiva o di macchie, possono essere quel primo campanello di allarme che non va assolutamente sottovalutato, soprattutto se accompagnato da gengiva dolorosa e gonfia.

Ma vediamo per bene cosa sono questi puntini bianchi sulla gengiva, le cause dell’insorgenza e i possibili rimedi.

 

Puntini e macchie gengivali: cosa sono

La gengiva è una parte di mucosa masticatoria che protegge i processi alveolari delle mascelle e circonda il colletto dei denti.

Nel suo stato fisiologico si presenta rosea e compatta, quando una di queste due caratteristiche varia, possiamo trovarci di fronte a problematiche di diversa natura.

Manifestazioni come puntini bianchi dolorosi, accompagnati da gengiva infiammata, potrebbero essere segno di ipercheratosi da irritazione, accumulo di placca nel sub gengivale oppure di un’afta. In altri casi più gravi, potrebbe invece trattarsi di una fistola di un ascesso endodontico o paradontale, o ancora patologie più serie come la leucoplachia, che vedremo tra poco.

Per capire la natura di queste macchie è sempre bene rivolgersi a un medico dentista.

 

Le cause

Ma perché nascono macchie bianche sulle gengive e a cosa sono dovute?

Vediamo ora le cause, partendo dalle più comuni:

  • Cause meccaniche: utilizzo improprio e troppo energico dello spazzolino, le setole troppo aggressive dello stesso, una scorretta igiene orale, cattivo uso del filo interdentale;
  • Accumulo di placca: ovvero di quella barriera dura di batteri che aderiscono ai denti e possono portare patologie, tartaro e carie;
  • Gengivite: infezione batterica delle mucose gengivali che porta gengiva infiammata e macchie bianche, dovute in questo caso a uno sbiancamento graduale della gengiva;
  • Parodontite: infiammazione che porta la gengiva a ritrarsi e a sfaldarsi con il passare degli anni. Anch’essa porta a un graduale sbiancamento della gengiva, con dolore e, dopo diverso tempo, perdita del sostegno del dente;
  • Candidosi: dovuto al fungo candida albicans, che attacca le mucose della bocca e delle gengive, presenta macchie bianche caratteristiche. Questo accade soprattutto ai fumatori e a coloro che, sottoponendosi a cure antibiotiche prolungate, hanno i globuli bianchi più bassi;
  • Afte buccali: ovvero formazioni ulcerose che hanno l’aspetto di piccoli crateri e provocano bruciore e dolore, con conseguente difficoltà nel mangiare e bere;
  • Leucoplachia: si manifesta con una macchia bianca nel cavo orale, a causa della cheratinizzazione anomala dell’epitelio, spesso per consumo eccessivo di alcol o fumo;
  • Perle di Epstein: si tratta di puntini bianchi sulla gengiva inferiore del neonato, dette anche cisti gengivali, assolutamente innocue e che scompaiono spontaneamente dopo 1 o 2 settimane dalla nascita. Non provocano fastidio o dolore, ma nel caso in cui si notasse qualche tipo di fastidio, meglio rivolgersi sempre a un pediatra;

 

 I rimedi

Nel caso si trattasse di batteri o funghi, la cura deve necessariamente essere prescritta dal proprio medico, perché è a base di antibiotici e/o antimicotici.

Qui elencheremo invece una serie di consigli per prendersi cura e prevenire le macchie bianche sulle gengive, dovute a infiammazioni per sfregamento o traumi:

  • Curare la propria igiene orale: lavarsi i denti dopo ogni pasto, utilizzare un filo interdentale e un collutorio non aggressivo, soprattutto nel caso di gengive sensibili;
  • Assumere integratori: per mantenere alte le difese immunitarie, come quelli a base di attivi vegetali come Echinacea o fermenti lattici ad azione probiotica per l’intestino. Questo perché l’intestino è la sede della maggior parte delle difese immunitarie del nostro organismo;
  • Usare prodotti specifici: nel caso di presenza di afte e/o irritazioni, utilizzare collutori e dentifrici specifici che disinfettino la zona senza irritare.
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