venerdì, Aprile 19 2024

Quanti fra voi conoscono il radhuni? Si tratta di una spezia particolare, effettivamente poco diffusa, dalle benefiche proprietà. Il suo vero nome è Carum ajowan, ma è anche nota come “erba del vescovo” o “cumino d’Etiopia”. Sovente viene confusa con il lentisco ed i suoi semi ricordano molto quelli del cumino.

Radhuni: caratteristiche e curiosità

Il radhuni (Trachyspermum roxburghianum) è una pianta aromatica, erbacea ed annuale, facente parte della famiglia delle Apiaceae, proveniente dal Medio Oriente e dall’India ed è attualmente diffusa soprattutto in Iran ed in Afghanistan.

Si presenta come una pianta che raggiunge massimo i 90 cm, ha un fusto ramificato con striature e foglie alternate; i fiori sono piccoli color lilla e raccolti in ombrelli (fiorisce e fruttifica da febbraio a luglio) da cui poi si raccolgono i semi che sono molto piccoli, rigonfi e di un marroncino striato (una volta seccati tendono al giallo).

Il profumo ricorda un po’ il prezzemolo, mentre il sapore ha più in comune con il sedano, il timo ed il cumino (piccantino e leggermente amarognolo).

Il radhuni non è una pianta adoperata esclusivamente come spezia, ma è anche ornamentale, inoltre i bruchi la scelgono per dar luogo alla loro metamorfosi in farfalle. Se lo si vuol coltivare occorre seminarlo, il clima a cui si adatta meglio è quello caldo e secco, necessita di terreno fertile e ben drenato.

Secondo le credenze esoteriche il radhuni sarebbe un ottimo talismano contro malattie e disgrazie.

Radhuni: proprietà e benefici

Generalmente il radhuni viene utilizzato in Africa ed in Medioriente per condire il cibo, ma è anche un buon rimedio naturale contro alcuni disturbi. Non solo, se ne estrae un olio che ha dei benefici molto simili a quelli del timo.

Ecco le proprietà del radhuni:

  • aiuta a contrastare il meteorismo, riassorbe i gas che si producono all’interno di stomaco ed intestino;
  • antibatterico, è un forte germicida;
  • calma i disturbi di stomaco;
  • è considerato afrodisiaco;
  • favorisce la digestione;
  • è antisettico;
  • antimicotico;
  • efficace contro le affezioni polmonari, l’asma in particolare, la bronchite, la tosse, la gola infiammata ed il raffreddore;
  • utile contro le malattie epatiche;
  • ottimo contro l’inappetenza;
  • proprietà analgesiche;
  • incrementa la produzione di emoglobina;
  • tonifica milza, cuore e fegato;
  • aiuta a migliorare la circolazione sanguigna;
  • migliora l’assorbimento dei nutrienti;
  • aiuta a lenire il dolore del mal di denti, mal di testa e mal d’orecchio;
  • ha un effetto calmante, ideale per persone ansiose e stressate;
  • placa i dolori mestruali.

Viene utilizzato anche come repellente contro le zanzare.

Questi invece sono i principi attivi del radhuni:

  • olio essenziale (limonene, a-terpene, dipentene, d-linallolo, terpineolo, dl-piperitone, timoquinolo, timolo e acido chetonico);
  • ferro e calcio;
  • cumarina;
  • sostanze amare;
  • tannini;
  • resine.

Radhuni: utilizzi, rimedi naturali e controindicazioni

ATTENZIONE: le informazioni riportate in questo articolo sono a scopo informativo, non sono pertanto da considerarsi prescrizione medica. Prima di assumere rimedi a base di radhuni rivolgersi al proprio medico. I rimedi naturali non sono in alcun modo sostitutivi dei farmaci, possono presentare controindicazioni e causare reazioni allergiche, si consiglia sempre per tanto molta cautela nell’utilizzo.

Radhuni, viste le sue proprietà di migliorare l’assorbimento dei nutrienti, può esser assunto in gravidanza ed allattamento dietro consenso del medico.

ATTENZIONE: un consumo eccessivo può comportare contrazioni uterine.

Nel caso si vogliamo somministrare rimedi a base di radhuni ai bambini chiedere ugualmente il parere del medico curante.

L’olio di radhuni non va usato puro e va tenuto lontano dalle mucose. Conservare lontano dai bambini e dalla luce del sole.

Ci sono diversi modi per utilizzare il radhuni e sfruttare le sue benefiche proprietà: addizionandolo al cibo, preparando decotti ed estraendo l’olio.

Ecco alcuni usi che si possono fare del radhuni:

  • bere un decotto prima e dopo i pasti per migliorare la digestione, evitare la pancia gonfia, incrementare l’appetito;
  • si può aggiungere a del latte vegetale o a del succo di mela per alleviare i fastidi allo stomaco e le coliche;
  • per combattere i mali di stagione si consiglia si assumere una volta al giorno un decotto a base di: radhuni, zenzero, chiodi di garofano e poco miele;
  • per far fronte ad una lunga convalescenza si consiglia di preparare dei beveroni a base di latte di cocco o di farro a cui vanno aggiunti mandorle frullate, miele, un pizzico di ginseng, mezzo cucchiaino di radhuni in polvere ed un pizzico di cannella;
  • contro la tosse stizzosa si può miscelare un pizzico di polvere di radhuni con miele e limone, ne bastano due cucchiaini al giorno;
  • il decotto freddo di radhuni è un buon collutorio contro mal di denti ed infiammazioni del cavo orale;
  • il decotto è utile anche per scacciare pulci e pidocchi;
  • il decotto può esser utilizzato con lo shampoo durante il lavaggio per debellare la forfora;
  • l’olio di radhuni si rivela un buon rimedio naturale contro i dolori delle articolazioni, lo si intiepidisce e lo si usa per massaggiare le zone doloranti;
  • l’olio è inoltre impiegato contro la psoriasi (previa consultazione con il dermatologo), come cicatrizzante, per tonificare la pelle, ridurre il problema dell’acne, per chiudere i pori e per una migliore rasatura;
  • un cataplasma fatto con semi di radhuni pestati uniti all’olio dello stesso si può massaggiare sul petto per aiutare a contrastare l’asma;
  • per trattare le zone contuse o con pizzichi di zanzare basta miscelare poco aceto di mele con la polvere di radhuni ed applicare sulla zona per trarre sollievo;
  • impacchi di semi caldi di radhuni aiutano ad alleviare il dolore della cervicale e della cefalea.

Ecco qualche ricetta utile:

Caramelle per la tosse

occorrente:

  • due cucchiai di miele
  • una tazza di acqua
  • una tazza di zucchero
  • un cucchiaino di polvere di radhuni

Si versano in un pentolino una tazza di zucchero, un cucchiaino di polvere di radhuni, una tazza di acqua e due cucchiai di miele, si gira il composto e quando diventa uno sciroppo color caramello lo si fa gocciolare sulla carta da forno, quando è freddo si staccano le caramelle.

Decotto contro raffreddore e febbre

occorrente:

  • un cucchiaino di chiodi di garofano
  • un pezzetto di radice di zenzero
  • 1 cucchiaino di semi di radhuni
  • mezza stecca di cannella
  • un bricco d’acqua

Far bollire tutti gli ingredienti per 5 minuti, spegnere e lasciar riposare coperto per altri 5. Filtrare, aggiungere poco miele e bere caldo, una la mattina ed una la sera.

In cucina il radhuni può essere impiegato per profumare il riso, condire carne e verdure e aromatizzare le salse.

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