venerdì, Aprile 26 2024

Acido borico: ne avete sentito parlare? Cos’è e a cosa serve? Vediamo di raccogliere quante più informazioni in merito, compresi usi e controindicazioni.

Acido borico: cos’è e a cosa serve

Forse lo conoscete anche con il nome di acido triossoborico oppure ortoborico. In natura si tratta di piccoli cristalli bianchi. Se ridotto in polvere e combinato con l’acqua si ottiene l’acqua borica.

Come acido è abbastanza debole, lo si usa nei laboratori farmaceutici e nelle industrie del vetro, della carta, degli smalti, etc.

Si ottiene attraverso un processo di idratazione dell’anidride borica, ma può essere prodotto anche da quelli che sono i minerali del borato, dalla reazione con acido solforico.

In particolare è noto il suo utilizzo in ambito farmaceutico per via delle sue ottime proprietà.

Proprietà dell’acido borico

L’impiego farmaceutico di tale acido si ebbe nell’ottocento quando furono scoperte le sue proprietà disinfettanti. Con il tempo si è scoperto che la somministrazione topica è molto meno efficace in termini di assorbimento nella somministrazione per via orale, ma ricordiamo che questa varia in base al peso e all’età del paziente, nonché allo stato di salute dei reni e deve essere sempre regolamentata dal medico.

Fra le proprietà dell’acido borico troviamo:

  • antisettico, usato per i disinfettanti sulla cute irritata, leggermente ustionata con punture d’insetti;
  • decongestionante;
  • per curare le affezioni oculari causate da batteri, virus, allergie o agenti variabili, consigliato in caso di congiuntivite;
  • contrasta le infezioni, indicato soprattutto per curare la candida, vaginiti, vulviti o la vulvovaginite, ovviamente va usato con attenzione;
  • antinfiammatorio, molto usato contro l’acne perché agisce contro il focolaio microbatterico, va naturalmente usato con cautela.

Vediamo alcuni dettagli di tre casi molto frequenti nello specifico:

1. Gli occhi possono essere oggetto di varie infezioni causate da vari fattori, l’acido borico agisce migliorando il problema o prevenendo che si aggravi. L’effetto è immediato e i lavaggi vanno regolamentati in base all’infezione da trattare. Gli oculisti consigliano l’utilizzo di acido borico nelle situazioni in cui l’infezione non è grave e stazionaria come nel caso della congiuntivite.

2. Candida, si potrebbe pensare che si tratta di una zona troppo delicata in realtà si tratta di un metodo molto efficace per sconfiggere la candida Albicans. Si può utilizzare sotto forma di ovuli che non alterano il pH della pelle.

3. Acne, è uno dei problemi cutanei più diffusi che non solo affliggono gli adolescenti ma anche gli adulti. L’acido borico agisce contro la carica batterica ma va usato con le dovute precauzioni.

Acido borico: uso, controindicazioni, effetti collaterali

L’acido borico si trova in diverse soluzioni per lavaggi, in polvere ed in ovuli.

Ecco tutti gli usi che se ne possono fare:

  • lavaggi oculari;
  • lavande intime;
  • disinfettare le lenti a contatto;
  • detersione di aree infiammate o screpolate;
  • detersione di ustioni minori o scottature lievi;
  • dopo le operazioni di congiuntiviti o glaucoma;
  • disinfettare pelle con acne e brufoli, si applica l’acido con impacchi o tamponi imbevuti;
  • applicazioni contro infezioni o dermatiti causate da funghi;
  • pulizia delle orecchie;
  • pulizia degli occhi di cani o gatti;
  • disinfestazione.

L’acido borico si può acquistare in farmacia, il costo varia a seconda del prodotto, generalmente si possono acquistare liquidi, bustine ed ovuli.

Controindicazioni ed effetti collaterali

Attenzione: in dosi sbagliate è altamente tossico.

L’acido borico può essere assunto solo dietro controllo medico e nelle dosi da lui indicate.

L’acido borico per uso cutaneo non può assolutamente essere impiegato per via oftalmica (applicazione oculare).

Non può essere impiegato nei bambini con meno di tre anni e deve essere tenuto fuori dalla loro portata. In caso di gravidanza ed allattamento chiedere al medico indicazioni precise.

Non sono note interazioni farmacologiche fra l’acido borico e altri medicinali, è meglio però avvisare il medico nel caso in cui si stiano assumendo farmaci o rimedi naturali.

Evitare di mescolare a preparazioni che contengano:

  • Idrossidi
  • Alcol polivinilico
  • Tannini
  • Carbonati alcalini
  • Glicerolo

Fra gli effetti collaterali dell’acido borico segnaliamo:

  • Dermatiti
  • Eruzioni cutanee
  • Alopecia
  • Nausea e vomito
  • Diarrea
  • Debolezza
  • Confusione
  • Alterazioni del ciclo mestruale
  • Anemia
  • Convulsioni

Un sovradosaggio può causare avvelenamento. Se è assunto per via orale si deposita nel rene, nel cervello, nel fegato e nelle ossa. Il picco ematico viene raggiunto dopo circa 1-2 ore dall’assunzione e l’’escrezione avviene nel 90% per via renale ed in particolare il 50% entro 12 ore mentre la parte rimanente in 5-7 giorni. Irrilevante l’assorbimento vaginale.

I sintomi di intossicazione sono: vomito blu-verde, diarrea, emorragia, dolori viscerali, ipotensione, shock, convulsione, cefalea, irritabilità, coma, oliguria, insufficienza renale acuta ed acidosi metabolica, inoltre possono verificarsi eritemi locali che si manifestano su volto, ascelle e inguine per poi coinvolgere tutto il corpo nell’ arco di 1-2 giorni.

Un caso molto frequente di intossicazione è quello in cui una bustina di acido borico viene assunta per sbaglio, per averla scambiata per un altro farmaco.

Curiosità sull’acido borico

Lo sapete che può essere usato per fare lo Slime? Trattasi della famosa gelatina multicolore che si ottiene dall’unione fra colla ed un addensante come un detersivo.

Uno slime soffice si ottiene con la schiuma da barba e poco acido borico che in tali quantità non è tossico.

Vediamo gli ingredienti:

  • colla trasparente o colla vinilica
  • spatola per mescolare il tutto
  • recipiente dove metterci lo slime che farete
  • schiuma da barba
  • colorante
  • acido borico

Mischiare in un recipiente la colla con il colorante e mescolare bene. Aggiungere la schiuma da barba, più se ne mette più diventa morbido. Mescolare ed aggiungere qualche goccia di addensante finché non raggiunge la consistenza voluta.

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