
La Malva, della famiglia delle Malvaceae, è una nota pianta officinale conosciuta per le sue benefiche proprietà antinfiammatorie e lenitive ma è anche considerata una panacea (omnimorbia) perché è un rimedio naturale efficace contro molti disturbi. Questa pianta comunissima, che cresce perfino ai bordi delle strade, ha accompagnato per secoli la vita quotidiana delle persone, dal Medioevo fino a oggi. Non serviva essere un erborista per conoscerla, bastava un orto o un campo per raccoglierla e usarla al bisogno. Scopriamo le proprietà della malva, i benefici per la salute, gli usi e le eventuali controindicazioni.
Sommario:
Malva: caratteristiche e curiosità
Da dove deriva però il nome? Dal latino Mollire, attribuitole per via delle sue proprietà emollienti, ma potrebbe derivare anche dal greco Malakos, ovvero “calmante”. Nel linguaggio dei fiori invece la Malva significa dolcezza e serenità.
La Malva sylvestris è originaria del Nordafrica e viene coltivata attualmente soprattutto nell’ Europa Orientale, negli USA e nei Balcani. Si tratta di una pianta erbacea che cresce spontaneamente nei prati e lungo i sentieri. Non serve andare lontano: in Italia la si incontra praticamente ovunque, le sue foglie grandi e i fiori lilla la rendono facile da riconoscere. Un tempo era quasi inevitabile trovarne un ciuffo nell’orto di casa, perché tornava sempre utile per piccoli disturbi.
Si sa per certo che i Greci, come i Romani, conoscevano le sue proprietà medicinali, ma la utilizzavano anche in cucina soprattutto nelle minestre. Ippocrate e Plinio la suggerivano contro vari mali, ma anche per ritrovare la tranquillità.
In epoca medievale la sua coltivazione era molto diffusa, e Carlo Magno teneva in grande considerazione questa pianta medicinale. Nel novecento s’iniziò a consumarla cruda o ad includerla in alcune insalate ma anche nelle frittate. La leggenda vuole inoltre che la si esponesse durante le notti di San Giovanni per acquisirne le proprietà magiche.
La malva si riconosce facilmente: ha un piccolo tronco legnoso che arriva fino a 90 cm di altezza, foglie dai margini dentati e coperte di peluria ma soprattutto i caratteristici fiori, a coppa, lilla con striature viola. La si può trovare in aperta campagna, nei prati, in collina e cresce in modo rustico su quasi tutti i terreni.
Malva: proprietà e benefici per la salute
Dunque la malva è sempre stata nota per le sue proprietà benefiche e curative e quindi usata come rimedio naturale. La parte interessante è la sua composizione: dentro foglie e fiori ci sono mucillagini, sostanze che a contatto con l’acqua si trasformano in una sorta di gel naturale capace di lenire e proteggere. È grazie a queste che una tisana di malva calma la gola irritata o la tosse secca. Poi ci sono i flavonoidi, antiossidanti utili a contrastare lo stress ossidativo, insieme a vitamine come la C e la A e a minerali quali potassio e magnesio. Insomma, un piccolo concentrato di sostanze che spiegano i motivi del suo impiego in tanti campi. Non è un caso che oggi la ritrovi anche negli scaffali delle farmacie e delle profumerie: collutori alla malva, creme lenitive, shampoo delicati.
I principi attivi della malva:
- Flavonoidi;
- Carotenoidi;
- Tannini;
- Mucillagini;
- Amminoacidi;
- Antociani;
- Sali minerali (ossalato di calcio, potassio);
- Vitamine (A, C, B1);
- Glucosio;
- Pectina;
- Malvina;
- Malvidina;
Vediamo nello specifico quali sono le proprietà benefiche della malva:
- Antinfiammatoria: è consigliata soprattutto a chi soffre di dolori osteoarticolari, ma anche per curare i mali di stagione, le infiammazioni urinarie e respiratorie;
- Gastroprotettiva: le sostanze contenute nella malva si rilevano utili per placare gastrite e bruciori di stomaco;
- Cicatrizzante: grazie alle mucillagini questa pianta officinale ha un effetto cicatrizzante e pertanto può aiutare ad accelerare la guarigione delle ferite;
- Lenitiva: i rimedi naturali a base di malva, sono ottimi per curare gli arrossamenti della pelle, le infiammazioni, le punture d’insetto e le irritazioni;
- Emolliente: la malva ha la capacità di ammorbidire la pelle e di rinfrescarla;
- Sedativa: l’infuso di malva è consigliato soprattutto per la tosse, specie quella grassa, per i problemi di gola irritata (laringiti e faringiti), le infiammazioni del cavo orale e contro il raffreddore ma anche per calmare ansia ed agitazione;
- Lassative: questa pianta officinale è nota fin dall’antichità per le sue proprietà lassative che la rendono ideale per curare la stitichezza ma anche le coliti ed irritazioni intestinali;
- Disinfettanti: la malva può esser usata per disinfettare le mucose e curare le vaginiti;
- Depurante: questa pianta officinale stimola la regolarità intestinale ed aiuta il colon a svolgere il suo compito di depurare l’organismo;
Dunque la malva può esser utilizzata per curare:
- tosse, tonsillite, laringite, faringite;
- congiuntiviti, orzaiolo;
- vaginite;
- afte, sanguinamento delle gengive;
- colite, stipsi, emorroidi;
- cistite;
- ferite, brufoli, eczema, piaghe, scottature, punture d’insetto, orticaria, dermatiti;
- stanchezza e stati d’ansia;
- gastrite, reflusso esofageo.
Malva: utilizzo e rimedi naturali
Per creare dei rimedi naturali con la malva si usano: le foglie, i fiori e le radici. Le mucillagini che contiene creano una sorta di pellicola naturale che riveste le mucose, dando sollievo a irritazioni, bruciori e tosse secca. È un rimedio semplice ma efficace, tanto che ancora oggi i medici lo consigliano come supporto naturale nelle fasi di raffreddore o bronchite leggera.
La malva, però, non si limita alle vie respiratorie. In infuso o decotto può aiutare anche la digestione e i disturbi gastrointestinali. Non parliamo di miracoli, ma di un effetto emolliente che riduce la sensazione di bruciore e calma le infiammazioni dello stomaco. Chi soffre di stitichezza occasionale trova nella tisana un alleato: la malva ha una leggera azione lassativa, non aggressiva come quella di altre piante, adatta anche a bambini e anziani.
Inoltre, grazie alla sua azione diuretica, bere tisane alla malva può favorire l’eliminazione dei liquidi e dare sollievo nei casi di cistite lieve o fastidi ricorrenti. È un sostegno, non una terapia, ma spesso viene consigliata proprio perché ben tollerata.
E non dimentichiamo la pelle, gli impacchi di infuso di malva aiutano in caso di arrossamenti, scottature solari leggere o semplici irritazioni cutanee. Anche i colliri naturali a base di malva vengono usati da anni per occhi stanchi o arrossati.
Come si raccoglie e si conserva la malva?
Le foglie si raccolgono da giugno a settembre, senza picciolo, si lavano e si asciugano, si mettono a seccare e si conservano in barattoli di vetro al riparo della luce del sole. Le foglie fresche possono esser conservate per tre giorni in frigo. I fiori si raccolgono in ottobre, in boccio o da poco sbocciati, si mettono a seccare in un luogo ombroso e si conservano sotto vetro in un luogo buio, come le foglie.
Ricette rimedi naturali alla malva
La malva è una di quelle piante che si prestano a mille usi casalinghi, semplici ma efficaci. Oltre alla classica tisana, che lenisce la gola e facilita la digestione, puoi preparare infusi da usare come gargarismi, decotti per impacchi sulla pelle irritata o macerati a freddo che sfruttano al meglio le mucillagini. Con pochi fiori secchi e acqua calda nascono ricette naturali facili da replicare, adatte a tutta la famiglia. Eccone alcuni.
Ricetta della tisana di fiori di malva: metti un bricco d’acqua a bollire, spegni il fuoco e versa dentro 2 grammi di fiori, lascia in infusione dieci minuti. Filtra e bevi.
Ricetta del decotto delle foglie di malva: far bollire 5 grammi di foglie in un bricco d’acqua, far bollire per una decina di minuti. Filtra e bevi.
Ricetta della tisana di fiori e foglie di malva: ti servono 5 grammi di fiori e foglie essiccati, metti a bollire un bricco d’acqua e quando questa bolle spegni. Lascia in infusione per un quarto d’ora. Filtra e bevi.
Ricetta della tisana alla malva: per curare la cistite occorre una miscela erboristica di salvia, malva ed uva ursina, se ne prendono due cucchiaini e si lasciano in infusione per dieci minuti in acqua bollente, filtra e bevi.
Ricetta della pomata alla malva: prendi 30 gr di foglie e fiori di malva, trita il tutto ed aggiungi a 40 gr di burro precedentemente ammorbidito, mescola e passa al setaccio. Si conserva in frigo. Molto utile contro le dermatiti, la pelle secca e le rughe.
Ricetta del macerato di malva: prendi 10 gr di foglie e fiori e ponili a bagno, in acqua fredda, per sei ore, in questo modo estrai le mucillagini. E’ un ottimo rimedio per gonfiori, per depurarsi e per impacchi lenitivi.
I fiori di malva o il decotto possono essere versati anche nel bagno per avere relax e riacquistare la calma. Il decotto e l’infuso sono ottimi anche per abluzioni e gargarismi o per impacchi. Il decotto è ottimo anche nel lavaggio dei capelli per combattere secchezza, opacità e stopposità.
Le foglie crude possono esser masticate per curare il mal di denti, le afte, il sanguinamento gengivale e le affezioni del cavo orale, inoltre possono essere applicate sulle punture degli insetti e le dermatiti.
Malva: controindicazioni
In dosi eccessive, la malva può avere un effetto lassativo indesiderato o provocare disturbi intestinali lievi. Chi soffre di allergie alle Malvaceae dovrebbe evitarla, così come chi assume farmaci importanti: le mucillagini possono ridurre l’assorbimento di alcune sostanze. In gravidanza e allattamento è bene chiedere sempre il parere del medico.
per i diabetici fa bene
grazie