sabato, Aprile 27 2024

La parte colorata dell’occhio prende il nome di iride ed è composta da una sottile membrana di forma circolare che al proprio interno contiene la melanina, dalla quale dipende il colore stesso. In base alla percentuale di melanina presente, l’occhio sarà più chiaro o più scuro.

Il colore degli occhi è questione di genetica e di distribuzione della pigmentazione nell’iride. Nella composizione del colore, vengono coinvolti bene 16 tipi di geni diversi, che a loro volta produco una determinata quantità di melanina.

I colori prodotti sono: marrone, azzurro, blu, nero, nocciola, ambra, verde e quelli più rari come grigio, viola e rosso. I più chiari, come l’azzurro, il blu, il grigio e il verde, sono più diffusi al nord, mentre quelli più scuri, il nero e il marrone, prevalentemente al sud.

Vi è però un’altra tipologia esistente, più rara e particolare, quella dei matiallomenes: ovvero gli occhi che cambiano colore o occhi cangianti.

Scopriamo il significato degli occhi che cambiano colore e le loro caratteristiche.

 

Matiallomenes: origine e significato

Il termine matiallomenes viene da greco: matìa, occhi, e metavallòmenes, cambiamento. Letteralmente occhi che cambiano.

Nell’antichità, gli occhi che cambiano colore erano associati allo spiritualismo e al simbolismo religioso. Leggende e miti parlavano di uomini con occhi cangianti a cui si attribuivano poteri magici e doti extra sensoriali.

 

Matiallomenes: caratteristiche

Gli occhi cangianti hanno la caratteristica di cambiare colore e sfumatura diverse volte durante l’arco di una sola giornata.

Studi recenti hanno dimostrato che tale fenomeno può essere legato a 2 diversi elementi: la luce e le emozioni.

Gli occhi che cambiano colore con la luce sono in realtà frutto di un semplice effetto ottico, per il quale il colore sembra mutare, quando invece è solo il riflesso della luce sull’iride che ricrea cromatismi e sfumature particolari. Riflessi dovuti al cambiamento di dimensione della pupilla, che si dilata con poca luce e si restringe con quella più intensa.

Ovviamente non tutti i colori posso cambiare di tono, quelli più chiari riflettono maggiormente la luce, quindi è più facile che mutino in base al riflesso, rispetto a un nero che invece la assorbe completamente.

Per quanto riguarda le emozioni, anche queste possono far mutare leggermente il tono delle iridi, che diventa più intenso quando sperimentiamo rabbia o gioia.

Discorso differente è quello che riguarda il cambiamento di colore degli occhi nei neonati. Difatti sino al primo anno di età, il bambino cambierà il colore di continuo, partendo dal colore di base simile al blu scuro, sino al definitivo che si assesterà dopo i 3 anni.

Importante da ricordare che più chiaro è il tono dell’iride, e di maggiore protezione avrà bisogno l’occhio, per questo è fondamentale, soprattutto nei giorni più assolati, l’utilizzo di appositi occhiali da sole.

 

Matiallomenes: come valorizzarli

Valorizzare con l’abbigliamento, gli accessori e il make-up giusto gli occhi che cambiano colore con la luce non è così difficile.

Da tenere in considerazione è il tono principale degli occhi cangianti, quello che l’occhio assume quando non è colpito da luce particolarmente forte o penombra.

Partendo da questo, allora si può giocare con i colori complementari. Ad esempio un occhio di base color nocciola chiaro, quindi composto da pigmenti gialli, ambra e verdi, si accosta meglio a tinte quali il viola e il blu. Un occhio di colore verde, gioca bene con il rosa e l’arancio. Un’iride grigia-azzurra si accosta bene ad accessori argento e make-up smokey eyes su tutta la palpebra.

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