giovedì, Marzo 28 2024

Se passate in rassegna il reparto tisane del supermercato, sicuramente vi capiterà di trovare anche tisane a base di angelica. Perché acquistarle? A cosa serve questa pianta officinale? Scopriamo insieme quali sono le proprietà dell’angelica, i benefici e ancor prima quali sono le sue caratteristiche.

Angelica: caratteristiche e curiosità

L’Angelica archangelica, della famiglia delle Apiaceae (il genere Ombrellifere), è una piantina biennale derivante dalla specie selvatica Angelica sylvestris.

L’etimologia angelica, ánghelos, potrebbe derivare da un’antica leggenda circa un sogno fatto da un contadino: l’uomo aveva sognato una pianta in grado di fermare l’ondata di peste. Pare che l’uomo abbia poi trovato questa pianta e vi abbia confezionato una medicina che arrestò l’epidemia. Alla pianta fu dato il nome di angelica perché era apparsa come una visione salvifica.

In seguito la pianta fu studiata dei medici greci che scoprirono che si trattava di un ottimo antidoto contro il morso velenoso di alcuni ragni, inoltre provocava l’arrivo del ciclo mestruale ed aiutava a sconfiggere la tisi. Successivamente si tornò a parlare delle proprietà dell’angelica scoprendo che fra l’altro si tratta di un buon espettorante, aperitiva, ma soprattutto alleata dello stomaco.

Per via di tali scoperte a partire dal XVIII, i rimedi a base di angelica furono introdotti in farmacia. Fra il XVI ed il XVII secolo, la si utilizzava per la preparazione dell’Acqua Carmelitana, ovvero una bevanda che aiutava a rilassarsi e curava la cefalea.

Come riconoscere e coltivare l’angelica

angelica archangelica - pianta officinale a cosa serveLa pianta si presenta come un ombrellifera di discrete dimensioni (può raggiungere i 2 metri), con fusto ramificato, glabro e robusto. Le foglie son larghe e dentate di un verde più scuro sopra e più chiaro sotto mentre i fiori sono bianchi o tendenti al giallo raccolti in ombrelle (fiorisce fra giugno e agosto). I frutti sono degli acheni di colore marroncino.

L’angelica cresce bene in montagna, vicino ai corsi d’acqua e nei climi umidi. Se la si vuol coltivare si tenga presente che l’angelica si propaga per seme, che il terreno deve essere ben drenato e ricco di sostanze organiche e che deve essere coltivata a terra non in vaso. Quando la si raccoglie occorre fare attenzione ai succhi che possono irritare la pelle.

Angelica: proprietà e benefici

Come abbiamo visto gli studi e le ricerche condotte sull’angelica sono stati diversi e protratti nel tempo.

Analizziamo le proprietà dell’angelica:

  • proprietà carminative, ovvero favorisce la digestione, evita le fermentazioni intestinali, evitando quindi la flatulenza e gli spasmi dolorosi;
  • proprietà espettoranti, ovvero aiuta a fluidificare il catarro, ma è anche utile contro tosse e raffreddore;
  • proprietà gastrotoniche;
  • proprietà antispastiche, aiuta a controllare gli spasmi uterini e gastroenterici;
  • proprietà antimicrobiche;
  • proprietà emmenagoghe;
  • aiuta a prevenire la formazione di cellule tumorali (ATTENZIONE: l’angelica non è un farmaco e non sostituisce le cure chemioterapiche);
  • proprietà antinfiammatorie, particolarmente utile contro la cefalea ed i disturbi reumatici;
  • proprietà analgesiche, allevia i dolori mestruali;
  • proprietà sedative, favorisce il relax;
  • proprietà drenanti e depurative, aiuta a migliorare la diuresi ed ad espellere le tossine dall’organismo;
  • proprietà toniche, corroborante per l’organismo aiuta a contrastare affaticamento e stress;
  • proprietà antibiotiche;
  • proprietà diaforetiche, poiché favorisce la traspirazione cutanea;
  • proprietà corroboranti, utili per scaldare il corpo;
  • proprietà aperitive;
  • proprietà antimicotiche;
  • proprietà antiallergiche;
  • è antianemica;
  • aiuta a tenere sotto controllo l’ipertensione;
  • aiuta a contrastare la dipendenza dagli alcolici.

I principi attivi dell’angelica sono:

  • cumarine: ostenolo e ostolo;
  • furanocumarine: bergaptene, angelicina, imperatorina, isoimperatorina ossipeucedanina, fellopterina, ostrutolo, byakangelicina, angelato, xantotossina, psoralene, isopimpinellina;
  • diidrofuranocumarine: archangelicina, 2’-angeloil-3’-isovaleril vaginato;
  • monoterpeni: β- fellandrene, α-pinene, δ-3-carene, limonene, p-cimene, mircene;
  • sesquiterpeni: α-copaene, germacrene D, β-bisabolene;
  • flavonoide: archangeleone;
  • lattoni macrociclici;
  • acido clorogenico;
  • acido caffeico;
  • acidi fenolici e steroli;
  • olio essenziale: alfa-fellandrene, bisabolene, beta-cariofillene, pinene, linalolo, borneolo, pentadecanolide e mentadieni.

Angelica: utilizzi e rimedi naturali

ATTENZIONE: le informazioni riportate in questo articolo sono a scopo informativo, non sono pertanto da considerarsi prescrizione medica. Prima di assumere rimedi a base di angelica rivolgersi al proprio medico. I rimedi naturali non sono in alcun modo sostitutivi dei farmaci, possono presentare controindicazioni e causare reazioni allergiche, si consiglia sempre per tanto molta cautela nell’utilizzo.

Dell’angelica si utilizzano tutte le parti:

  • la radice, si raccoglie in autunno;
  • i semi, si colgono in estate;
  • il fusto, idem in estate;
  • le foglie ed i fiori, si raccolgono in primavera.

Come sopra citato attenzione nel raccoglierla perché i succhi sono urticanti.

Le radici ed i frutti, contenenti i semi, vanno fatti essiccare al sole e poi conservati in barattoli di vetro, anche le foglie si fanno essiccare e si conservano in sacchetti di mussola.

Le foglie possono essere cucinate ed aggiunte alle insalate, mentre i germogli vanno bolliti; con le radici si ricavano purè e tisane.

In commercio si trovano infusi, tintura madre e capsule.

Ricetta dei gambi dolci dell’angelica

occorrente:

  • gambi di angelica,
  • acqua e zucchero di canna.

Spezzare i gambi dell’angelica come per gli asparagi (si spezzano a piccoli pezzi fin dove cede, dove si piega ma non si spezza il gambo non è più utilizzabile perché è coriaceo) e farli bollire in 250 ml di acqua con 300 gr di zucchero di canna. Quando sono cotti filtrare, farli asciugare e conservarli in un barattolo di vetro.

Infuso di angelica

occorrente:

  • 1 cucchiaio di radice di angelica essiccata e sminuzzata,
  • 1 tazza di acqua bollente.

Portare a bollore l’acqua, spegnere e versarvi dentro la radice. Coprire e lasciar riposare 10 minuti. Filtrare e bere dopo i pasti o a bisogno. L’infuso di radice di angelica ha un ottimo effetto rilassante, allevia i dolori mestruali e il mal di testa, inoltre una tazzina bevuta prima dei pasti stimola l’appetito e dopo i pasti aiuta la digestione. L’infuso freddo di angelica può essere usato come detergente per la pelle.

Angelica: controindicazioni ed effetti collaterali

L’assunzione di rimedi a base di angelica è sconsigliata in gravidanza ed allattamento, può avere effetti abortivi.

Attenzione all’olio essenziale che, se usato smodatamente, può avere effetti depressivi ed eccitanti.

Sconsigliata a chi soffre di ulcera e diabete.

Si tenga inoltre conto che ad alte dosi, specie gli estratti dei semi, risulta tossica e non va miscelata ad altre erbe. L’angelica inoltre è fotosensibile e può scatenare reazioni allergiche.

I rimedi a base di angelica non vanno assunti in concomitanza con farmaci antinfiammatori, cortisonici e wafarin.

Che ne pensate delle proprietà benefiche dell’angelica?

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