L’artemisia è una pianta officinale originaria della Cina, molto utile in caso di febbre, nel trattamento dei disturbi digestivi, contro la tosse e i dolori mestruali. Scopriamo le proprietà dell’artemisia, i benefici per la salute, come si usa e le eventuali controindicazioni. Nell’immaginario collettivo, l’artemisia è la rappresentante delle erbe curative, non a caso perché è fra le più note.
Sommario:
Artemisia: etimologia e curiosità
L’etimologia ed i vari nomi che vengono attribuiti a questa pianta, ne svelano la complessità.
Plinio ipotizzava che il suo nome deriverebbe da Artemide Ilizia, ma potrebbe anche derivare da artemès che significa in buona salute.
Viene chiamata anche Amarella e “madre delle erbe” nomignolo attribuitole nel IX per via delle sue proprietà favorevoli alle donne. Viene anche chiamata “erba dell’oblio” in proposito della quale una fanciulla fu omaggiata dalla regina dei serpenti con il dono del comprendere il linguaggio delle piante, quando però rivelò ad un viandante il nome di una pianta, Artemisia per l’appunto, si scordò immediatamente di tutto.
Nella mitologia greca fu Artemide a donare questa pianta alle donne per via dei suoi effetti benefici sul flusso mestruale.
Secondo invece una leggenda cristiana, l’Artemisia germogliò in paradiso lungo il sentiero percorso dal serpente, nel tentativo di fermarlo prima che raggiungesse Eva.
In esoterismo e nella cultura popolare, l’artemisia ha la dote di proteggere dagli spiriti maligni, per propiziare la fertilità, allontana la fatica, protegge i viaggiatori.
Artemisia: caratteristiche e coltivazione
L’artemisia fa parte della famiglia delle Asteraceae, è un’erba perenne che si presenta con una radice piccola e legnosa, un fusto d’un vermiglio cupo, foglie alterne, lanceolate, verdi sopra e bianche sotto, i fiori gialli raggruppati in spighe dall’aroma similare a quello dell’assenzio, fiorisce da giugno ad agosto ed è perciò fra le erbe di San Giovanni. Infine i frutti sono acheni glabri oblunghi, lisci ed appuntiti.
Cresce spontaneamente nelle zone incolte, lungo i muri, nei campi, nei prati, tra le rovine e vicino le siepi.
E’ un’erba rustica, che può esser coltivata avendo cura che il terreno sia molto fertile, vanno bene anche i terreni argillosi, esposti a sud
Artemisia: proprietà e benefici
Già i greci erano a conoscenza dei benefici di questa pianta, veniva utilizzata contro le convulsioni, ma sappiamo anche che da tempi remoti le donne l’hanno utilizzata per regolarizzare il ciclo mestruale.
Vediamo le proprietà dell’artemisia:
- proprietà antisettiche, l’infuso è ideale per pulire ed agevolare la cicatrizzazione delle piccole ulcerazioni della pelle.;
- proprietà espettorante, fluidifica il catarro e calma la tosse;
- proprietà antiflogistiche, in particolare cura le infiammazioni dell’apparato digerente;
- proprietà aromatiche e digestive;
- aiuta a curare i mali di stagione;
- proprietà emmenagoghe, ottimo rimedio contro mestruazioni dolorose ed irregolari;
- proprietà epatoprotettive, protegge il fegato e lo aiuta a depurarsi;
- proprietà anticonvulsive, veniva spesso adoperata per curare le crisi epilettiche (questo utilizzo non è più consigliato, leggere le controindicazioni);
- proprietà carminative, riduce i gonfiori intestinali ed allevia coliche, diarrea cronica, dolori viscerali, senso di gonfiore addominale e flatulenza;
- aiuta a combattere l’inappetenza;
- è un buon rimedio contro il mal d’auto;
- proprietà antimicotiche, inibisce la formazione di parassiti soprattutto a livello intestinale;
- proprietà antidepressive, aiuta a contrastare nervosismo, ansia, insonnia e stress;
- proprietà analgesiche, allevia i dolori articolari e muscolari;
- proprietà diuretiche, favorisce la diuresi, riduce gli edemi e la ritenzione idrica;
- aiuta a tenere sotto controllo la pressione alta;
- proprietà antimalarica;
- proprietà diaforetica ovvero agevola la traspirazione cutanea ed aiuta ad abbassare la febbre;
- proprietà antidiabetica.
Sulla proprietà antitumorale dobbiamo fare un discorso a parte. Molti frutti e piante vengono spacciati per miracolose cure contro il cancro, purtroppo la realtà è ben diversa perché solitamente si tratta di rimedi naturali che inibiscono la formazione di cellule tumorali, ma niente possono contro quelle già presenti. Il discorso per l’artemisia è simile, la scienza ne sta studiando le proprietà per ricavarne dei farmaci da impiegare nelle chemioterapie moderne, ovvero meno aggressive. Dunque l’artemisia, dietro il parere dell’oncologo, può affiancare le cure chemioterapiche, ma non le sostituisce.
L’artemisia contiene:
- oli essenziali;
- terpenoidi (l’eucaliptolo, il tujone e il cineolo);
- flavonoidi;
- derivati della cumarina;
- artemisinina;
- lattoni sesquiterpenici;
- sostanza amare;
- tannini.
Artemisia: utilizzi e rimedi naturali
ATTENZIONE: le informazioni riportate in questo articolo sono a scopo informativo, non sono pertanto da considerarsi prescrizione medica. Prima di assumere rimedi a base di artemisia rivolgersi al proprio medico. I rimedi naturali non sono in alcun modo sostitutivi dei farmaci, possono presentare controindicazioni e causare reazioni allergiche, si consiglia sempre per tanto molta cautela nell’utilizzo.
Rimedi naturali a base di artemisia
In commercio si trova sotto forma d’infusi, capsule e tintura.
Dell’infuso si possono assumere due tazze al giorno, ma per non più di una settimana. Idem per l’integratore, ma occorre ricordare che dosaggio e posologia vanno discussi con il medico o con l’erborista.
Gli estratti idroalcolici sono soprattutto impiegati per favorire la digestione in caso di amenorrea, irregolarità mestruali, verminosi intestinale e inappetenza.
I rimedi e gli infusi di radice sono per lo più consigliati a chi soffre di diabete (indispensabile il parere medico).
Se la si raccoglie manualmente occorre fare attenzione ai succhi che sono irritanti. Le foglie si raccolgono in giugno; le sommità fiorite sbocciate o in boccio in luglio mentre la radice in ottobre.
Le foglie possono essere consumate cotte o crude.
Ricetta dell’infuso di artemisia
occorrente:
- 1 cucchiaio sommità fiorite di artemisia;
- 1 tazza d’acqua.
Versare l’artemisia nell’acqua bollente e spegnere il fuoco. Coprire e lasciar riposare per 10 min. Filtrare l’infuso e berne 2 tazze al giorno.
Artemisia: controindicazioni ed effetti collaterali
L’artemisia era anticamente considerata un’erba in grado di favorire i parti poiché induce il travaglio, oggi sappiamo che in realtà è altamente abortiva e pertanto sconsigliata alle donne in gravidanza.
Non va assunta neanche durante l’allattamento, è sconsigliata anche a chi soffre di ulcere ed epilessia.
Non eccedere in nessun caso con le dosi perché può causare intossicazione ed effetti collaterali quali nausea, vomito, dissenteria, danni al sistema nervoso, reazioni allergiche fra cui rush cutanei.
Si sconsiglia l’assunzione di rimedi a base di artemisia in concomitanza all’assunzione di alcolici, terapie ormonali e farmaci neurostimolanti.
Conoscevate già i benefici e le controindicazioni dell’artemisia? L’avete mai utilizzata?