venerdì, Aprile 26 2024

Base viso perfetta, le diverse tecniche make-up: contouring, strobing e baking

In molte pensano che il fondotinta sia l’unico alleato da utilizzare per avere una pelle perfetta.

In realtà, però, questo è solo l’elemento di partenza per ottenere un make-up degno di questo nome; non dimentichiamo, infatti, che il ruolo del fondotinta non è altro che creare una base uniforme su cui poi andare a costruire forme e volumi più adatti al nostro viso.

Bene, le tecniche per questo fine sono 3:

oggi ne spiegheremo l’applicazione e quando utilizzarle.

 

Base viso perfetta: il contouring

Come già accennato in precedenza, il fondotinta è solo la base di partenza per ottenere un buon make-up.

Una tra le tecniche utilizzate per completare il trucco viso è proprio quella del contouring, fondamentale per scolpire e “contornare” il viso, ridisegnando quelle che sono le zone d’ombra naturali del viso stesso perse con l’applicazione del fondotinta.

Illusioni che permettono di modificare, otticamente parlando, la fisionomia del viso come zigomi poco sporgenti o mandibola prominente, o ancora fronte spaziosa e viso paffuto.

Come si fa il contouring?

Si tratta di utilizzare correttori e prodotti liquidi come fondotinta stessi, più scuri del nostro incarnato, al fine di ricreare ombre naturali in determinate zone: sotto gli zigomi, ai lati della fronte verso le tempie e sotto la mascella, oltre che ai lati del naso e attorno alle labbra, al fine di renderle otticamente più voluminose. Ovviamente il risultato andrà “settato” con prodotti in polvere come ciprie o terre dello stesso gradiente di colore. L’importante è sempre utilizzare sottotoni freddi e non caldi, in quanto le ombre naturali sono di per sé fredde.

 

Base viso perfetta: lo strobing

In questo caso, al contrario del contouring, si ricreano le zone di luce naturali del volto, tenendo sempre in considerazione i difetti del viso da correggere e minimizzare.

Questa volta, quindi, si gioca sugli effetti “stroboscopici” di luce, invece che sui toni scuri e freddi.

Come si fa lo strobing?

Si utilizzano colori più chiari rispetto il nostro incarnato e con questi si mettono in evidenza: gli zigomi, il centro della fronte, il dorso del naso, l’arcata sopraccigliare e l’arco di cupido (arco superiore delle labbra), oltre che la parte centrale del labbro inferiore. La parola d’ordine è “illuminare”.

 

Base viso perfetta: il baking

Quando si parla di baking, letteralmente “cottura”, si parla della tecnica che prevede il settaggio, ovvero il fissaggio, dei prodotti liquidi con la cipria in polvere.

Sostanzialmente è una tecnica utilizzata per trucchi molto pesanti ed elaborati, che hanno bisogno di diverse stratificazioni al fine di rendere al meglio il risultato finale.

Come si fa il baking?

Si tratta di porre grandi quantità di cipria in polvere sul prodotto liquido appena applicato, attraverso una spugnetta leggermente umida. Si lascia agire, o meglio “cooking” per qualche minuto, in base al risultato più o meno luminoso che si vuole ottenere, e poi si rimuove l’eccesso con un pennello da viso.

 

Base viso perfetta: chi può utilizzare queste tecniche?

Ovviamente queste 3 tecniche devono essere utilizzate non solo in base all’effetto che vogliamo ottenere, ma anche in base alla nostra tipologia di pelle.

Se abbiamo una pelle grassa è difficile stratificare molti prodotti con le tecniche del contouring o dello strobing; al contrario, se abbiamo una pelle molto secca andare ad utilizzare molta cipria con la tecnica del baking peggiorerà la situazione, mettendo in evidenza ogni singola linea d’espressione e/o secchezza epidermica.

Per questo dobbiamo sempre tenere in considerazione la nostra pelle, prima ancora dei difetti da correggervi al di sopra.

 

Base viso perfetta: qualche tecnica per l’estate

Ci sono poi delle tecniche di make-up base viso che sono più adatte al periodo estivo, per ricreare un effetto “baciata dal sole”.

Queste sono:

  • Bronzing: si tratta di utilizzo di polveri bronzer che possono essere matte (opache) oppure satinate, da stendere sul viso con grossi pennelli;
  • Sunkissing: vero e proprio effetto “pelle baciata dal sole” con bronzer luminosi che mettano in evidenza, sin da subito, le parti che ‘naturalmente’ vengono colpite dal sole;
  • Draping: questa tecnica è l’alternativa alle polveri bronzee da contouring, in quanto definisce i volumi del volto attraverso i toni tipici dei blush, come pesca, rosati, malva e corallo. Si segue il viso “drappengiandolo” con il blush e quindi conferendogli volume e riequilibrando così le forme;

Per quanto riguarda quest’ultima tecnica si hanno 3 tipologie: il balancing glow, ovvero la sostituzione, nelle zone dove si applica la terra, col blush, il lift glow, stesso principio ma con l’utilizzo di tonalità molto meno neutre e più marcare, e per finire il color fever, un vero e proprio effetto strong che si crea sfumando il blush dagli zigomi sino all’arcata sopraccigliare, andando a strutturare una sorta di contorno esterno dell’occhio stesso.

Queste tecniche di sostituzione della terra col blush non sono poi così innovative: basti pensare ai colori pop utilizzati negli Anni ‘80 e ‘90.

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