venerdì, Aprile 26 2024

Il narciso è scientificamente noto col nome di narcissus ed è una delle piante che viene coltivata da secoli in tutta Europa come fiore ornamentale. E’ una bulbosa, e presenta molte specie diverse, principalmente cresciute nel vecchio continente, ma anche presenti allo stato selvatico, nei boschi che hanno temperature miti o fresche.

Le varietà dei narcisi più diffuse nei nostri giardini sono principalmente frutto di miscugli di razze, ibridi che nel tempo sono stati selezionati per le sue caratteristiche principali, grandezza, colori o profumo.

Il significato del narciso

Il narciso ha diversi significati in molte culture, che lo ricollegano a miti e leggende che lo fanno simbolo sia di buoni che di cattivi auspici: per i romani il narciso era il simbolo dell’aldilà, per i celti invece indicava la purezza e pensavano potesse quietare i pensieri negativi. In Cina è simbolo di fortuna e prosperità. In America, si pensa che se un solo narciso compaia in un campo, questo sia un segno di grande sfortuna.

Essendo una bulbosa, il narciso sviluppa le sue foglie e i fiori partendo da un grosso bulbo che troviamo sottoterra, le dimensioni di quest’ultimo vanno dai 5 ai 7 cm di diametro, ma alcuni possono anche essere più grandi.

Narciso: caratteristiche generali e specie

La maggior parte delle specie di narciso fiorisce in inverno: i suoi fiori crescono e sbocciano prima ancora delle foglie, ecco perché la messa a dimora più efficace è quella autunnale. Le foglie sono allungate e puntano verso l’alto, raggiungendo fino a 30 cm di altezza, i colori possono variare dal verde chiaro all’azzurrino.

I fiori sbocciano singoli o a gruppi di 2 massimo 3, non hanno una forma ben definita: sono formati da una corona esterna fatta di lacinie (il nome dei petali) che generalmente hanno un colore più chiaro della parte interna, più o meno a forma conica. Il colore dei fiori varia dal bianco al giallo, anche se esistono ibridi che hanno colori tendenti al rosa o addirittura all’arancione.

Come coltivare il narciso in giardino

narciso giardino - come curare i narcisi e come coltivare i narcisi in vaso sul balconeIl narciso è una pianta molto diffusa nei giardini per via della sua semplicità di coltivazione e della sua capacità di adattamento, si possono infatti coltivare in piena terra con un soffice substrato ma sono capaci di adattarsi anche alla terra da giardino comune. L’unico accorgimento sarà quello relativo alla torba, che non deve essere presente in alte percentuali.

Per una corretta messa a dimora, bisogna mettere i bulbi ad una profondità che sia uguale al loro diametro in centimetri, e vanno interrati poco prima dell’inverno o, al massimo nei climi più miti, a gennaio.

Durante tutto il periodo autunnale e invernale la pianta non necessiterà cure particolari, per via della sua resistenza. Una volta che il grosso dell’inverno sarà passato e le giornate torneranno ad essere tiepide, i narcisi inizieranno a produrre i primi fiori.

Per tutto il periodo vegetativo quindi, non necessitano di annaffiature, accontentandosi della pioggia e dell’umidità dell’ambiente, ma potrebbe sorgere un problema per periodi di pioggia molto estesi. In quel caso si consiglia di tenerle più a riparo. Quando arriva la primavera invece, una volta spuntate le prime foglioline, possono essere annaffiate per un maggiore sviluppo della pianta. Le annaffiature comunque vanno interrotte quando il fogliame inizierà a seccare, a fine stagione calda, ma non c’è nulla di cui allarmarsi: sarà solo il segnale del loro inizio di riposo vegetativo, che vi permetterà di “dimenticarvene” fino al successivo marzo o aprile.

Si capisce quindi che la pianta sopporta molto bene il gelo, quindi non ci sarà di che preoccuparsi.

Una cura molto importante è da riservare alle foglie del narciso: la pianta immagazzina il nutrimento per il riposo vegetativo all’interno del bulbo, grazie alla fotosintesi, che avviene tramite le parti verdi della pianta. Se taglieremo le foglie dopo che i fiori saranno appassiti quindi, forse stanchi di quel verde poco decorativo, la fioritura dell’anno prossimo sarà scarsa o addirittura assente.

Importante è anche la concimazione, che può essere fatta proprio quando i fiori sono totalmente appassiti: il concime ideale è quello per le piante da fiore, e va leggermente bagnato in caso asciughi troppo il terreno.

I narcisi tendono ad allargarsi stagione dopo stagione, per questo è consigliabile rimuovere i bulbilli più piccoli e deboli, trovando loro una nuova dimora che non sottrai troppe sostanze nutritive. L’ideale è aggiungere del concime granulare a lenta cessione, che arricchisca ulteriormente il terreno.

La pianta ha bisogno di essere esposta ai raggi diretti del sole, quindi la dimora ideale sarà una posizione che non è soggetta ad ombra di piante o alberi più grandi e voluminosi.

Come coltivare i narcisi in vaso

narcisi vaso - come curare i narcisi e come coltivare i narcisi in giardinoLa coltivazione in vaso è molto simile a quella per giardino, data la resistenza delle piante, tuttavia è comunque possibile usare degli accorgimenti che in giardino possiamo, essendo all’aperto, evitare. Anche qui, la terra ideale è soffice e ricca, con poca torba.

I bulbi messi a dimora in vaso vanno sistemati ad una profondità maggiore rispetto a quelli in giardino: una volta preparato il buco e posizionato il bulbo, seppellirlo con uno strato di terra. Il consiglio di sempre è di porre a dimora i narcisi tra autunno e inverno, per farli fiorire con l’arrivo della primavera. Le annaffiature possono essere più frequenti se i vasi sono posti all’interno e non possono quindi godere delle piogge. Sicuramente bisogna evitare che la terra sia troppo secca.

L’ideale sarà annaffiare ogni 15 o 20 giorni, ma in ogni caso evitare gli eccessi.

La cura delle foglie è anche qui molto importante e può scandire le varie fasi della pianta. I bulbi messi in vaso devono essere lasciati a sviluppare fino a che le foglie non disseccheranno naturalmente: quello sarà il segno che la pianta sta entrando in riposo vegetativo: da questo momento possiamo permetterci di far disseccare maggiormente il terreno e, se vogliamo e abbiamo spazio per ospitarli, possiamo dissotterrare i bulbi fino all’arrivo dell’autunno, quando sarà necessario rimetterli in vaso (altrimenti moriranno).

Di anno in anno è bene controllare che i nuovi bulbilli non si ammassino sui più grandi. Se vogliamo possiamo sistemarli in altri vasi oppure semplicemente rimuoversi e lasciare che la pianta madre assorba tutto il nutrimento che necessita durante il suo ciclo vitale. Anche qui la concimazione vale tale e quale a quella per il giardino: concime per piante da fiore una volta l’anno, pianta per pianta, e concime granulare a lenta cessione tra un trapianto e l’altro.

Come moltiplicare i narcisi

Come già si sarà capito, la riproduzione del narciso avviene, come per tutte le bulbose, tramite i bulbilli che nascono attorno al bulbo madre. Durante lo stato vegetativo possono essere dissotterrati e separati dalla pianta madre, per poi scegliere una posizione dove metterli a dimora, se si vuole far espandere la pianta, o eliminarli definitivamente.

Malattie e parassiti

L’eccessiva umidità e acqua troppo abbondante, unita a una scarsa ventilazione o al poco sole, può far generare delle muffe, far marcire la pianta o causare delle malattie fungine. Si consiglia quindi di tenere d’occhio questi 3 importanti fattori durante tutto l’anno.

I nemici principali del narciso sono acari ed afidi, ma anche qui non è necessario nessun trattamento diretto alla pianta, quanto importante invece è curare lo stato del terreno: l’umidità favorisce infatti il proliferare di questi parassiti, e se il terreno non sarà mai troppo umido non dovrebbero arrivare. Se invece avranno già attaccato, un semplice antiparassitario, di quelli leggeri, risolverà la situazione.

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