Il nocciolo è una pianta molto diffusa in Italia, cresce anche come albero spontaneo ed è molto resistente, semplice da coltivare, richiede poche cure e trattamenti ma ha bisogno di essere potata di più rispetto ad altri alberi da frutto.
Il nocciolo può essere coltivato in vaso con portamento a cespuglio, oppure, come alberello in piena terra. Nella forma di cespuglio si può anche inserire all’interno delle siepi o tenerlo ai margini del giardino.
Sommario:
La pianta delle nocciole
Il nocciolo, Corylus avellana, è una pianta della famiglia delle Betulacee. Cresce come un cespuglio con radici fascicolate e corteccia liscia. Le foglie sono ovoidali con margini seghettati e peli nella pagina inferiore.
I fiori del nocciolo sono unisessuali: gli amenti maschili, che portano il polline, appaiono in inverno e fecondano i fiori femminili che diventano nocciole.
Questa pianta valorizza gli ambienti collinari e si adatta alla coltivazione biologica grazie alla sua capacità di rigenerarsi con i polloni.
Come coltivare un nocciolo dal seme
Se si vuole partire dal seme, l’ideale è procurarsi una nocciola biologica, o comunque raccolta in modo autonomo, e metterla a bagno in acqua per un paio di giorni, in modo da inumidire il seme interno.
La nocciola va poi depositata in un vasetto di 15-20 cm di diametro, a circa 3-4 cm di profondità.
Come terra è preferibile scegliere quella da semina drenante, miscelata ad un composto più maturo e sabbioso.
Attenzione a mantenere il vasetto sempre al riparo dal gelo e a mantenere costantemente umida la terra, bagnandola spesso.
Come periodo prediligere l’autunno, subito dopo la raccolta, o in alternativa, la primavera. L’importante è tenere i germogli lontano dal freddo.
Coltivare la nocciola dalla pianta
Solitamente, partire dalla pianta ha 2 vantaggi, rispetto al seme:
- Tempistica: in quanto dalla semina all’entrata in produzione, passa molto tempo;
- Varietà: il seme non garantisce la varietà della pianta madre;
Bisogna sempre selezionare le piante di nocciolo presso un frutteto biologico di fiducia, proprio perché da questa scelta dipendono qualità e buona pezzatura della nocciola stessa. Quindi, meglio spendere qualcosa in più ma avere una pianta certificata e collaudata.
Quando mettere a dimora la pianta di nocciolo
Per mettere a dimora un nocciolo, sarebbe preferibile il periodo autunnale, per evitare il gelo dei mesi invernali. Ma in luoghi non particolarmente freddi si può comunque piantare da ottobre a marzo.
L’operazione è molto semplice:
- Scavare una buca di 50×50 cm, con una profondità della stessa misura;
- Posizionare la pianta all’interno;
- Riempire con terra di risulta e concimazione;
- Compattare il tutto e accertarsi che la pianta sia ben dritta;
- Annaffiare spesso nelle prime settimane;
Clima ideale per il nocciolo
Il nocciolo prospera in aree caratterizzate da clima temperato, essendo diffuso in modo spontaneo nelle zone collinari e di bassa montagna dell’Italia. Questa specie rustica mostra un’ampia adattabilità, sebbene temperature inferiori a -12 °C associate ad alta umidità possano causare danni significativi.
Durante il risveglio vegetativo primaverile, i germogli appena spuntati sono particolarmente vulnerabili alle gelate tardive, anche a temperature di 0°C.
Le estati estremamente calde e siccitose, con temperature persistenti sopra i 30 °C, risultano dannose, provocando la perdita precoce delle foglie e riducendo la resa, spesso con nocciole vuote.
Quindi il clima ideale per il nocciolo è mite, senza particolari sbalzi tra freddo intenso (sotto i 12°C) e caldo estremo (sopra i 30°C).
Terreno ideale
Il nocciolo richiede terreni ben drenati e sciolti o di medio impasto, con pH neutro o leggermente acido e ricchi di sostanza organica.
Sono da evitare i suoli con ristagni idrici, che causano marciumi radicali, e quelli con alto calcare attivo, che inducono clorosi ferrica nel fogliame. Un buon drenaggio e una corretta aerazione delle radici sono essenziali per la sua crescita. L’apporto di compost o letame maturo migliora la struttura del terreno e fornisce nutrienti essenziali. In terreni calcarei, l’uso di chelati di ferro è raccomandato per prevenire la clorosi.
Irrigazione della pianta di nocciole
Nei primi anni dopo la piantagione, il terreno deve essere mantenuto umido, evitando ristagni idrici. Dopo l’attecchimento, le esigenze idriche diminuiscono, ma un apporto regolare è necessario durante i periodi di siccità, soprattutto in estate.
Le fasi critiche per l’irrigazione sono la ripresa vegetativa primaverile, la fioritura e la crescita dei frutti. Molto utile l’utilizzo dell’irrigazione a goccia consigliata per un apporto idrico uniforme, e la pacciamatura organica che mantiene il suolo umido e riduce la frequenza delle irrigazioni.
Come potare la pianta di nocciole
Il nocciolo richiede potature regolari per mantenere una forma ordinata e favorire la produttività. La potatura aiuta a rinnovare i rami e può essere fatta ogni anno o ogni due-tre anni per ottenere comunque buoni risultati.
Il nocciolo cresce spontaneamente a cespuglio. Dopo l’impianto, si taglia la piantina quasi a terra per far emettere fusti o polloni, per poi selezionarne 4-5 in primavera.
Altra forma comune è il vaso cespugliato, col fusto principale mantenuto basso e branche a 30-40 cm da terra, che facilita potatura e raccolta. La forma ad alberello, con fusto più alto, è adatta alla coltivazione meccanizzata.
La potatura del nocciolo bilancia la crescita vegetativa e la produzione, limita l’alternanza e la caduta precoce dei frutti, e migliora la penetrazione della luce. La potatura va fatta in autunno-inverno, evitando però i periodi delle gelate.
Nei primi due anni la pianta non va potata: dal terzo anno si sfoltiscono i fusti in eccesso e si rinnovano periodicamente i principali. Dopo 10 anni, la potatura diventa più intensa per mantenere l’equilibrio tra vegetazione e produzione.
Come e quando si raccolgono le nocciole
Il periodo di raccolta delle nocciole è l’autunno, quando i frutti maturano a partire da agosto, si inizia a settembre sino a ottobre. Ovviamente il mese varia molto in base alla zona geografica e alla varietà di nocciolo.
Quando la nocciola raggiunge la giusta pezzatura, si capisce dal guscio, che diventa scuro e legnoso e si stacca autonomamente dal ramo, cadendo a terra.
È necessario raccogliere i frutti sempre in fretta perché, una volta a terra, assorbono l’umidità dal terreno e mutano le qualità organolettiche e la consistenza.