giovedì, Marzo 28 2024

Il nasturzio è una pianta della quale ci si può prendere cura molto facilmente, con qualche piccola accortezza, ma oltre ad abbellire giardini e appartamenti con la sua bellezza e i suoi colori, ha anche la qualità di essere commestibile per fiori, foglie e pure semi, il loro sapore è leggermente pepato e sono una ottima fonte di vitamina C.

Secondo alcuni coltivatori di prodotti biologici il nasturzio non può mancare in un vero orto, inoltre questo fiore è chiamato con nomi diversi, tra i quali tropeolo o cappuccina, quest’ultimo principalmente derivato dal suo nome in francese.

Inoltre, il nasturzio contribuisce ad allontanare dall’orto alcuni animali fastidiosi come afidi, lumache ma anche le formiche.

Il significato simbolico del nasturzio

Il nasturzio ha assunto il simbolo della lotta per la somiglianza dei suoi fiori con la forma di un elmo. Questi fiori venivano incisi su elmi, scudi e spade del passato, e infondevano simbolicamente lo spirito combattivo negli uomini che scendevano in campo. Anche nella modernità il suo significato non è cambiato poi molto, divenendo l’ideale simbolo di chi non si arrende di fronte ad una difficoltà o ad una avventura che sembra in salita.

Specie

Esistono diverse varietà di questa pianta, che meglio si adattano ai colori del proprio giardino o al gusto e allo spazio a disposizione. Una varietà rampicante è la tropaeolum majus, ideale se si hanno a disposizione spazi grandi (è presente infatti soprattutto nei giardini) i suoi fiori vanno dal giallo al rosso e crescono tutta l’estate.

Un’altra varietà è il nasturzio nano, che cresce a cespuglio ed è perfetto per modesti giardini o vasi. Ancora, abbiamo il Peach Melba, dai fiori gialli e rossi, usato per condire anche le insalate. Infine, c’è il Salmon baby, che si colora diversamente, passando dal rosa all’arancione.

Coltivazione in vaso del nasturzio

Nasturzio in vaso: scopri le cure e come coltivare i nasturzi in vaso sul balcone.

La coltivazione in vaso del nasturzio è possibile ma soprattutto raccomandabile per le prime fasi di vita nella pianta, pure se progettiamo di posizionarle in giardino. La semina del nasturzio al chiuso permetterà di far fiorire prima, in primavera, la pianta, e la proteggerà dal freddo dell’inverno. Tra le quattro e le sei settimane prima della primavera è il momento più consigliato per la semina, che deve essere fatta utilizzando un vaso per seme, riempiendo il contenitore di torba, sabbia fine e terriccio leggero.

La terra ideale non deve essere troppo ricca di nutrimento, per questo si consiglia di limitare le concimazioni azotate che favorirebbero altrimenti più la produzione delle foglie che quella di fiori. Più indicata, al limite, è una concimazione con compost o fertilizzante ricco di fosforo.

La posizione ideale per i vasi è un davanzale esposto al sole, ma non diretto quando fa troppo caldo, per impedire che il terreno si secchi esageratamente.

Una volta superato il freddo più forte sarà possibile scegliere se piantare i nasturzi in giardino, ma potremo anche uscire finalmente le piante e metterle nei nostri balconi, per esempio, o davanti la porta di casa, insomma ovunque possa godere dell’aria aperta e far godere dei suoi colori. Un’altra opzione è quella di porre le piante su quei cesti di vimini che possono essere appesi e messi un po’ ovunque.

Per quanto riguarda le innaffiature, data la povertà del terreno nella quale il nasturzio fiorisce meglio, è importante innaffiare soltanto quando il terreno è effettivamente secco. Un’innaffiatura frequente rischierebbe di far morire la pianta, quindi limitiamo gli interventi a una o massimo due volte a settimana. Se il terreno è ancora umido, quindi, aspettare un paio di giorni.

Come coltivare il nasturzio in giardino

Nasturzio in giardino: scopri le cure e come coltivare i nasturzi in giardino.

Il primo passo per la coltivazione in giardino del nasturzio è la scelta del posto ideale per la messa a dimora, che deve essere un posto soleggiato ma protetto dal caldo del mezzogiorno d’estate. Come già detto, il nasturzio non necessita di cure particolari, quindi può essere posizionato in parti spoglie o anche più esterne del giardino, meno trafficate. Anche qui, come in vaso, la fioritura è abbondante.

Il terreno ideale per ospitare il nasturzio sarà ben arato e drenato, che possa trattenere l’umidità, non troppo ricco né troppo argilloso.

Se le piantine sono state precedentemente piantate in vaso, è possibile col passare della stagione fredda metterla a dimora nel terreno, scavando per ospitare la stessa terra così da non sradicare la pianta che ne potrebbe soffrire. In alternativa, è possibile seminare direttamente a terra, piantando i semi a 25 cm di distanza l’uno dall’altro e ad una profondità di 1 o 2 cm. Per una rapida germogliazione dei semi, si possono preparare la notte precedente incidendoli leggermente ed immergendoli in acqua tiepida tutta la notte. Per semina normale invece ci vorranno dai sei ai dieci giorni.

Per l’innaffiatura, il segnale di cui dobbiamo tenere conto sarà sempre il terreno, premendo un dito su di esso per vedere se polveroso o secco. In questo caso è bene innaffiare uniformemente la pianta o la zona di semina, innaffiando intorno alle radici invece che dall’alto. Durante la stagione più calda è bene innaffiare la mattina, così da permettere alla terra di asciugarsi col calare della sera: innaffiare al tramonto, al contrario, potrebbe tenere troppo l’umidità e favorire la produzione di muffe e marciumi.

Prima di fiorire, il nasturzio assomiglia ad una erbaccia da eliminare, è bene quindi etichettare la pianta nel punto di dimora per evitare di strapparla durante la pulizia delle erbacce infestanti, molto importanti per evitare che ai nasturzi manchi l’acqua e le sostanze nutritive. Un altro modo per mantenere la pianta più attiva è la potatura dei fiori morti o appassiti, che permetterà a nuovi boccioli di crescere più in forma.

Riproduzione

Come già citato, il nasturzio si può riprodurre per semina. Un altro metodo di riproduzione molto efficace è quello per talea.

I semi possono anche essere recuperati dalla produzione dell’anno precedente, a partire dal mese di luglio. La talea si può fare con una porzione di ramo di 8 cm, che deve essere immersa nel terriccio, in un vaso che andrà poi protetto da un foglio di plastica, che favorirà la radicazione.

Parassiti e malattie

I nasturzi non vengono colpiti da particolari malattie, diverso invece è la questione dei parassiti.

I fiori infatti sono facilmente attaccabili da acari e afidi: per la protezione delle piante, è consigliabile utilizzare prodotti specifici prima della fioritura, quindi quando il freddo comincerà a diminuire, oppure optare per l’utilizzo di macerato di aglio, se si predilige un prodotto fatto in casa e naturale.

Raccogliere e mangiare il nasturzio

I fiori e le foglie possono essere raccolti durante la stagione di crescita, utilizzando delle forbici per tagliare solo il necessario per il condimento, avendo cura di non spogliare troppo la pianta.

Il sapore dei fiori di nasturzio è molto forte, e può essere utilizzato per condire insalate e contorni, nell’insalata mista, abbinato a verdure dolci come gli spinaci, oppure tritato con le patate o sull’insalata di uova. Ancora, può essere usato per guarnire pasta, dolci e insalate biologiche. Le possibilità sono molte, e l’indicazione generale è quella di sbizzarrirsi come il nostro palato meglio creda.

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