venerdì, Marzo 29 2024

Oggi parliamo di perdite in gravidanza. Sicuramente occorre parlarne con il medico e sottoporsi a eventuali analisi giusto per capire la situazione ma comunque, una perdita di sangue leggera nel primo trimestre di gravidanza è abbastanza comune e non sempre indica un aborto.

Secondo le statistiche circa 1 donna su 4 affronta questa situazione. Se avviene durante i primi giorni dopo l’avvenuto concepimento si tratta di spotting da impianto.

Ci sono poi le perdite che invece si manifestano dopo, quando la donna scopre di essere incinta. Alcune volte non c’è una causa vera e propria perché la gravidanza procede senza problemi. Altre volte potrebbe dipendere da un’infezione vaginale e altre volte, in seguito a un rapporto sessuale. Chiaramente si, la perdita in gravidanza può dipendere anche dall’aborto spontaneo o da una gravidanza extrauterina.

Perdite in gravidanza bianche

Le perdite bianche in gravidanza sono quelle meno preoccupanti e anzi, è normale che durante la gestazione ci siano. E’ quasi sempre una situazione fisiologica. Non vanno comunque sottovalutate perché delle volte, sono un campanello d’allarme.

Quelle bianche sono fisiologiche, specialmente nel primo trimestre. La causa è da ricondurre all’aumento degli estrogeni. Se invece le secrezioni causano prurito, hanno un cattivo odore e sono gialle/verdi, potrebbero essere provocate dall’infezione da Trichomonas, un parassita che si nutre di zuccheri e che diminuiscono l’acidità del Ph vaginale. Occorre fare un tampone vaginale per la diagnosi e se ci fosse l’infezione in corso, occorre eseguire una cura a base di ovuli.

Se le perdite bianche sono simili alla ricotta, bianco latte, molto probabilmente soffrite di candida. Infezione causata da un fungo. Non è grave, ma occorre seguire la cura idonea. Altre volte queste perdite sono causate da un’infezione urinaria o vaginale.

Perdite di sangue in gravidanza

In presenza di perdite di sangue dovete contattare il ginecologo e indossare un salvaslip così da monitorare le perdite. Non vanno bene in gravidanza gli assorbenti interni. Vanno evitati i rapporti sessuali fino a quando non è confermata la causa. Quali possono essere le cause? Affrontiamole adesso in questa ultima parte dell’articolo dedicato alle perdite di sangue in gravidanza.

1. Aborto spontaneo: si tratta di una situazione piuttosto comune nel primo trimestre di gravidanza. Secondo le statistiche circa 1 gravidanza su 5 termina in questo modo. Quando si verifica in questo periodo è quasi sempre un errore in una delle fasi iniziali e non sarebbe stato possibile impedirlo. Uno dei sintomi può essere un sanguinamento vaginale e può essere più o meno forte. Di solito è rosso vivo e può ripresentarsi per diversi giorni. Potrebbero manifestarsi altri sintomi come i crampi e il dolore addominale, oppure perdite liquide dalla vagina. Potrebbero fuoriuscire perdite di tessuto come durante le mestruazioni e ancora, i sintomi della gravidanza come la tensione al seno e la nausea.

2. Gravidanza ectopica: nota anche come gravidanza extrauterina. L’ovulo non si impianta nell’utero ma, nella maggior parte dei casi, nelle tube di falloppio. Il sanguinamento è il sintomo caratteristico e spesso su un lato compare il dolore. E’ una condizione di emergenza perché se non trattata subito può avere prognosi negativa per la madre. Gli altri sintomi possono essere il dolore alla spalla, fastidio alla minzione e l’evacuazione, diarrea… la rottura della tuba invece può provocare un dolore forte e intenso alla pancia, senso di svenimento, vertigini, svenimento vero e proprio, malessere generale.

3. Gravidanza molare: quando al posto dell’embrione si verifica una crescita anomala di tessuto. Questa causa di sanguinamento è rara.

4. Placenta previa: è un’emergenza e si può presentare nel terzo trimestre della gravidanza. E’ dovuta da una posizione anomala della placenta, la quale è posta tra cervice e feto. Il sangue è spesso abbondante e può provocare emorragie gravi. E’ una condizione poco comune ma anche difficile da diagnosticare perché non provoca dolore.

5. Distacco della placenta: la placenta, l’organo che permette a mamma e feto di scambiarsi le sostanze nutritive, si stacca dall’utero prima che il parto sia arrivato al termine. E’ un’emergenza medica. Può essere causa di sofferenza fetale ed emorragia materna. Interessa circa 1 gravidanza ogni 400. Di solito è un distacco parziale e avviene nelle ultime settimane, quando il bambino può già vivere fuori dall’utero materno. I fattori di rischio sono il consumo di sostanze quali fumo e cocaina, trauma addominale, ipertensione, pre-eclampsia, rottura delle membrane, cordone ombelicale corto, gravidanza gemellare, età della madre superiore a 40 anni. Le perdite vaginali sono rosse scuro.

6. Vasa praevia: è un evento molto raro, circa 1 gravidanza ogni 2000. Fino a oggi l’unico fattore di rischio noto è l’inseminazione in vitro. Alcune volte può causare la morte del feto. Il sangue non sempre è accompagnato da dolore.Il ritmo fetale può diminuire e può essere provocata la rottura delle membrane.

7. Parto: alcune perdite possono presentarsi poche settimane prima del termine, come ad esempio alla perdita del tappo mucoso. E’ bene comunque consultare il medico perché potrebbe indicare un parto prematuro. Gli altri sintomi del parto prematuro sono le contrazioni, la pressione pelvica, il mal di schiena, i crampi allo stomaco simili a quelli mestruali.

8. Fibromi uterini: possono essere presenti anche in gravidanza e causare appunto sanguinamento. Anche altre crescite uterine hanno lo stesso risultato.

9. Rapporti sessuali: anche il rapporto sessuale in gravidanza può causare un leggero spotting, proprio per la grande sensibilità delle pareti della vagina.

10. Infezioni o infiammazioni della cervice.

11. Spotting da impianto: si parla di spotting da impianto quando una piccola perdita di sangue rosso scuro o marrone si deposita sugli slip all’avvenuto impianto dell’embrione nella parete uterina. Non tutte le donne hanno questo sintomo. Non è comunque preoccupante e anzi, è fisiologico.

12. Falso ciclo mestruale: sono circa 7 donne su 100 a cadere nel tranello del falso ciclo mestruale. Magari si presenta proprio nei giorni in cui sarebbe apparso. Se c’è il sospetto di essere incinte è bene parlare con il medico ma di solito non sono motivo di preoccupazione.

Perdite in gravidanza: come comportarsi e quando preoccuparsi

Quando ci sono le perdite di sangue in gravidanza occorre parlarne subito con il ginecologo. Se sono marroni o comunque rosso scure, magari poco abbondanti e senza altri sintomi, di solito non sono troppo preoccupanti ma ciò non significa effettuare l’auto diagnosi. Dovete subito parlarne con lo specialista. Molto più urgenti quelle rosso vivo, abbondanti e continuative, specialmente se accompagnate da dolori. Le cause possono essere anche molto gravi perciò andate subito al pronto soccorso e avvisate il ginecologo.

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