martedì, Ottobre 22 2024

Consumare peperoncino in gravidanza è sicuro? Questa è una delle domande più frequenti delle future neomamme, che devono prestare particolare attenzione all’alimentazione durante i nove mesi di gestazione.

Sapere quali sono i cibi consentiti in gravidanza e quali quelli da evitare, evita di esporre il feto a possibili problemi di salute e di sviluppo: il piccante è concesso? Molte donne sono abituate a mangiare piccante, e quindi, ai sapori più forti e decisi, altre, invece, possono iniziare ad avere voglia di cibi più speziati e saporiti.

Quindi, viene naturale domandarsi se è il caso di mangiare peperoncino, o più in generale, cibi piccanti durante la gravidanza. Facciamo un po’ di chiarezza ed eliminiamo qualsiasi dubbio.

Cibo piccante in gravidanza, si o no?

Si, ma con moderazione. Mangiare cibi piccanti o peperoncino non comporta alcun rischio per il nascituro. Potrebbe portare qualche disturbo in caso la mamma soffra spesso di bruciori e acidità di stomaco, reflusso gastroesofageo o emorroidi, in questi casi, sarebbe meglio limitarlo e escluderlo dalla dieta.

Chi può consumare il peperoncino, invece, deve farlo con moderazione, evitando di esagerare, perché l’abuso potrebbe far sorgere i problemi sopracitati nella mamma e rendere la gravidanza meno piacevole.

Nello specifico, eccedere nel consumo di peperoncino e cibi piccanti durante la gestazione e non può provocare:

  • Nausea e vomito
  • Irritazione della mucosa gastrica
  • Problemi intestinali
  • Bruciori all’altezza dello stomaco

Qualunque cibo se mangiato con esagerazione, può avere ripercussioni sulla salute, per cui la parola d’ordine è sempre: moderazione.

Mangiare peperoncino in gravidanza: tutti i benefici

Il peperoncino piccante contiene la capsaicina, un composto organico responsabile, soprattutto, della sua piccantezza. Questa sostanza è stata associata a diversi potenziali benefici per la salute, nello specifico:

  • Dona sollievo in caso di dolore, viene utilizzata in creme topiche per alleviare il dolore muscolare, l’artrite e le neuropatie, agendo come analgesico locale.
  • Migliora la circolazione sanguigna.
  • Ha effetti positivi sul metabolismo: alcuni studi indicano che la capsaicina può influenzare il metabolismo, aumentando leggermente la termogenesi (la produzione di calore nel corpo) e il dispendio energetico.
  • Offre un’azione energizzante che dona un senso di benessere generale a tutto l’organismo.
  • Favorisce la digestione.
  • Aiuta ad abbassare i livelli di colesterolo cattivo (LDL) nel sangue.
  • Ha proprietà antiossidanti che aiutano a contrastare i danni cellulari causati dai radicali liberi.
  • Apporta una buona quantità di vitamina C
  • Ha proprietà antibatteriche

È quindi un alimento che fa bene in gravidanza e che, addirittura, può aiutare ad affrontarla meglio, superando alcuni fastidi come la digestione lenta, il dolore e la pesantezza alle gambe, e la gestione del colesterolo.

Quanto peperoncino si può mangiare in gravidanza?

Alte dosi di piccante in gravidanza fanno male, diversi studi scientifici hanno dimostrato che quantità superiori a 30 mg giornaliere hanno un effetto teratogeno sul feto a causa della grande quantità di vitamina A, sotto forma di retinolo equivalente (RAE).

Consumare più di 3 mg di RAE al giorno vuol dire aumentare il rischio di teratogenesi. C’è però da fare una precisazione importante: raggiungere questa quantità all’interno della normale alimentazione è praticamente impossibile.

100 grammi di peperoncino contengono 0,824 mg (824 µg di RAE), per avere effetti collaterali sul feto, una donna in stato di gravidanza dovrebbe consumare circa 3,5 kg di peperoncino al giorno.

Quindi, anche se è vero che il peperoncino contiene elevate quantità di vitamina A, che possono provocare malformazioni congenite al feto, affinché questo accada è necessario consumare quantità altissime di prodotto, del tutto proibitive.

Mangiare piccante in gravidanza induce il parto?

Molte persone sono convinte che mangiare piccante in gravidanza, e quindi, consumare peperoncino, può indurre o agevolare le contrazioni uterine.

Motivo per il quale in passato, a molte donne vicino alla data presunta del parto, veniva consigliato di mangiare molto peperoncino, in modo da stimolare l’inizio del travaglio.

In realtà non c’è nessun riscontro scientifico che confermi questa teoria, né prove che il peperoncino, mangiato in grandi quantità, stimoli le contrazioni e induca il travaglio in modo naturale.

È consigliato mangiare peperoncino subito dopo il parto?

Dopo il parto bisogna mantenere un’alimentazione sana ed equilibrata, e prestare ugualmente attenzione ai cibi consumati, perché, a differenza del periodo della gravidanza, possono influenzare il sapore del latte.

Dopo partorito, si può consumare il peperoncino e il cibo piccante, sempre con molta moderazione, ma se subito dopo si presenta bruciore di stomaco o il piccolo ha dolori di stomaco e coliche, è meglio eliminarlo dalla dieta per qualche mese.

In caso di dubbi sul consumo del peperoncino e dei cibi piccanti durante la gravidanza e l’allattamento, ti consigliamo di chiedere rivolgerti al tuo pediatra di fiducia e seguire le sue indicazioni.

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