lunedì, Ottobre 14 2024

La prevenzione dei problemi renali inizia a tavola. L’alimentazione svolge un ruolo importantissimo per mantenere i reni in buona salute. Scopri cosa mangiare in caso di problemi ai reni.

I disturbi renali sono un problema molto comune che affligge circa il 10% della popolazione mondiale (1).

I reni sono piccoli, ma potenti, organi a forma di fagiolo che svolgono molte importanti funzioni: sono infatti i responsabili del filtraggio delle sostanze di scarto, del rilascio di ormoni regolatori della pressione sanguigna, del bilancio dei fluidi del corpo, della produzione di urina e di molti altri compiti fondamentali (2).

Ci sono molti fattori che possono portare al danneggiamento di questi organi vitali. Il diabete e l’ipertensione sono i fattori di rischio più comuni per i problemi renali. Vi sono comunque altri fattori che possono aumentare il rischio: l’obesità, il fumo, la genetica, il sesso e l’età (3).

Un non controllato apporto di zucchero nel sangue e l’ipertensione possono provocare gravi danni ai vasi sanguigni dei reni, riducendo la loro abilità di lavorare sempre ad un livello ottimale (4).

Quando i reni non lavorano correttamente, i prodotti di scarto si accumulano nel sangue, inclusi i prodotti di scarto del cibo (5): ragion per cui è fondamentale che le persone con problemi renali seguano una dieta ben precisa.

Dieta e problemi renali

Le restrizioni alimentari possono variare in base al livello di danneggiamento del rene.

Ad esempio, le persone alle prime fasi di un problema renale hanno, naturalmente, restrizioni differenti rispetto a quelli con insufficienza renale, anche conosciuta come “Malattia renale allo stadio terminale” (6, 7).

Se soffrite di problemi renali, il vostro medico determinerà una dieta fatta apposta per voi e per i vostri bisogni.

Per la maggior parte delle persone con problemi renali in stadio avanzato è molto importante seguire una dieta fatta “su misura” per i reni, che aiuti a diminuire l’accumulo di elementi di scarto nel sangue.

Questo tipo di dieta viene spesso chiamata “dieta renale”: aiuta a stimolare l’attività renale mentre allo stesso tempo previene ulteriori danni (8).

Se da un lato le restrizioni alimentari sono variabili, è in generale raccomandato alle persone con problemi renali di evitare di mangiare i seguenti nutrienti:

  • Sodio: il sodio è presente in molti alimenti ed è uno dei principali elementi del sale da cucina. I reni danneggiati non riescono a filtrare gli eccessi di sodio, provocando un aumento della pressione sanguigna. Viene spesso raccomandato, infatti, di limitare il sodio a meno di 2,000 mg al giorno (9, 10).
  • Potassio: il potassio gioca diversi ruoli critici nel nostro corpo, ma quelli con problemi ai reni devono assolutamente limitare l’assunzione di potassio evitando che se ne accumuli troppo nel sangue. Di solito è consigliato di limitare il potassio a meno di 2,000 mg al giorno (11, 12).
  • Fosforo: i reni danneggiati non riescono a rimuovere gli eccessi di fosforo, un minerale presente in molti cibi. Alti livelli di fosforo possono provocare danni al corpo, per cui il fosforo alimentare viene ridotto a meno di 800-1,000 mg al giorno nella maggior parte dei pazienti (13, 14).

Le proteine rappresentano un altro tipo di nutriente che le persone con problemi ai reni dovrebbero evitare o comunque limitare, in quanto i prodotti di scarto provenienti dal metabolismo delle proteine non possono essere “ripuliti” da reni danneggiati.

Tuttavia, le persone con insufficienza renale in dialisi (un trattamento che filtra e pulisce il sangue), hanno grosso bisogno di proteine (15, 16).

Ogni persona con problemi ai reni è diversa dall’altra, ragione per cui è molto importante parlare al vostro medico di fiducia per scegliere la dieta perfetta per i vostri bisogni.

Di buono c’è, però, che rimangono molte opzioni deliziose e salutari povere di fosforo, potassio e sodio!

Ecco qui una lista dei 20 cibi migliori per persone con problemi renali:

1. Cavolfiore

Il cavolfiore è un ortaggio ricco di molti nutrienti, incluse la vitamina C, la vitamina K e la folacina (vitamina B).

È inoltre ricco di composti antinfiammatori, come l’indolo, ed un’ottima fonte di fibre (17).

In più, il purè di cavolfiore può essere utilizzato al posto delle patate, per un contorno a basso contenuto di potassio.

124 grammi di cavolfiore cotto contengono (18):

  • Sodio: 19 mg
  • Potassio: 176 mg
  • Fosforo: 40 mg

2. Mirtilli

I mirtilli sono ricchi di nutrienti e rappresentano anche una delle migliori fonti di antiossidanti in assoluto (19).

In particolare, queste dolci more, contengono antiossidanti chiamati antociani, utili come difesa contro le malattie cardiache, alcuni tipi di cancro, declino cognitivo e diabete (20).

Rappresentano anche una fantastica aggiunta in una dieta per persone con problemi ai reni, in quanto sono poveri di sodio, fosforo e potassio.

148 grammi di mirtilli freschi contengono (21):

  • Sodio: 1.5 mg
  • Potassio: 114 mg
  • Fosforo: 18 mg

3. Spigola

La spigola è ricca di una proteina di alta qualità che contiene grassi incredibilmente salutari, chiamati omega-3.

Gli omega-3 aiutano a ridurre le infiammazioni e potrebbero anche aiutare a ridurre il rischio di declino cognitivo, depressione ed ansia (22, 23, 24).

Mentre tutti i pesci sono ricchi di fosforo, la spigola contiene i livelli di fosforo più bassi, rispetto agli altri pesci. Nonostante ciò, è importante mangiarne in piccole quantità, per tenere sempre i livelli di fosforo sotto controllo.

85 grammi di spigola cotta contengono (25):

  • Sodio: 74 mg
  • Potassio: 279 mg
  • Fosforo: 211 mg

4. Uva Rossa

Non solo l’uva rossa è deliziosa, ma è fonte di numerosi nutrienti in un piccolo pacchetto!

L’uva rossa è ricca di vitamina C e contiene antiossidanti chiamati flavonoidi, che si è visto riducono le infiammazioni (26).

In più, l’uva rossa è ricca di resveratrolo, un tipo di flavonoide che si è mostrato utile nel portare benefici al cuore e nel proteggere contro il diabete ed il declino cognitivo (27, 28).

Questo dolce frutto è adatto a chi soffre di problemi renali, contenendo in 75 grammi (29):

  • Sodio: 1.5 mg
  • Potassio: 144 mg
  • Fosforo: 15 mg

5. Albume d’uovo

Nonostante il tuorlo dell’uovo sia molto nutriente, contiene elevate quantità di fosforo, motivo per cui è più indicato l’albume per le persone che stanno seguendo una cosiddetta “dieta renale”.

Gli albumi rappresentano una fonte di proteine di alta qualità, adatta a chi soffre di problemi renali. Oltretutto, sono un’ottima scelta per le persone in dialisi, in quanto sono quelle che hanno più bisogno di proteine senza però assumere troppo fosforo.

Due albumi di uova (66 grammi) contengono (30):

  • Sodio: 110 mg
  • Potassio: 108 mg
  • Fosforo: 10 mg

6. Aglio

Alle persone con problemi ai reni viene raccomandato di limitare le quantità di sodio nella propria dieta, incluso il sale.

L’aglio si rivela essere una deliziosa alternativa al sale, aggiungendo sapore ai piatti, provvedendo mentre ad apportare benefici nutrizionali.

È un’ottima fonte di manganese, di vitamina C e di vitamina B6, e contiene inoltre composti solforosi che hanno proprietà antinfiammatorie.

3 spicchi d’aglio (circa 9 grammi) contengono (31):

  • Sodio: 1.5 mg
  • Potassio: 36 mg
  • Fosforo: 14 mg

7. Grano saraceno

Molti grani interi sono di solito ricchi di fosforo, ma il grano saraceno è una salutare eccezione.

Il grano saraceno è altamente nutriente e fornisce un bel po’ di vitamine B, di ferro e di fibre.

È inoltre un grano senza glutine, rendendolo un’ottima scelta per le persone celiache o intolleranti al glutine.

84 grammi di grano saraceno cotto contengono (32):

  • Sodio: 3.5 mg
  • Potassio: 74 mg
  • Fosforo: 59 mg

8. Olio d’oliva

L’olio di oliva è una sana fonte di grassi ed è privo di fosforo, il che lo rende un’ottima scelta per persone con problemi ai reni.

Spesso, le persone con malattie renali in stadio avanzato, hanno problemi ad aumentare di peso, per questo motivo i cibi come l’olio di oliva, sani e ricchi di calorie, si rivelano molto importanti (33).

La maggior parte del grasso presente nell’olio di oliva è un grasso monoinsaturo chiamato acido oleico, che ha proprietà antinfiammatorie (34).

In più, i grassi monoinsaturi rimangono stabili a temperature elevate, rendendo l’olio di oliva una sana scelta per cucinare.

28 grammi di olio d’oliva contengono (35):

  • Sodio: 0.6 mg
  • Potassio: 0.3 mg
  • Fosforo: 0 mg

9. Bulgur (o grano spezzato)

Il bulgur è un grano antico considerato una fantastica alternativa ad altri grani interi, ricchi di fosforo e potassio.

Questo nutriente grano è un’ottima fonte di vitamina B, magnesio, ferro e manganese.

È anche un’ottima fonte di proteine a base vegetale ed è ricco di fibre alimentari, cosa molto importante per la nostra salute digestiva.

91 grammi di bulgur contengono (36):

  • Sodio: 4.5 mg
  • Potassio: 62 mg
  • Fosforo: 36 mg

10. Cavolo

Il cavolo è un vegetale che appartiene alla famiglia delle crocifere ed è ricco di vitamine, minerali e potenti composti vegetali.

È un’ottima fonte di vitamina K, vitamina C e molte vitamine del gruppo B.

Inoltre, fornisce fibra insolubile, un tipo di fibra che mantiene in salute il nostro sistema digerente favorendo un regolare movimento intestinale (37).

Infine, è a basso contenuto di potassio, fosforo e sodio.

In 70 grammi di cavolo sono presenti (38):

  • Sodio: 13 mg
  • Potassio: 119 mg
  • Fosforo: 18 mg

11. Pollo senza pelle

Anche se alcune persone con problemi ai reni necessitano di un apporto di proteine limitato, fornire al corpo l’apporto adeguato di proteine di alta qualità è vitale per la salute.

Il petto di pollo senza pelle contiene meno fosforo, potassio e sodio rispetto al pollo con la pelle.

Quando dovete acquistare il pollo assicuratevi sempre di scegliere del pollo fresco, ed evitate il pollo già arrostito, in quanto contiene grosse quantità di sodio e di fosforo.

84 grammi di petto di pollo (senza pelle) contengono (39):

  • Sodio: 63 mg
  • Potassio: 216 mg
  • Fosforo: 192 mg

12. Peperoni

I peperoni contengono un’incredibile quantità di nutrienti, ma sono poveri di potassio, a differenza di molti altri vegetali.

Questi super colorati ortaggi sono ricchi di quel potente antiossidante che è la vitamina C. Infatti, un piccolo peperone (di circa 78 grammi) contiene il 158% della dose raccomandata di vitamina C.

Sono anche ricchi di vitamina A, un importante nutriente per la funzione immunitaria, che è spesso compromessa nelle persone con problemi renali (40).

Un piccolo peperone (74 grammi) contiene (41):

  • Sodio: 3 mg
  • Potassio: 156 mg
  • Fosforo: 19 mg

13. Cipolle

Le cipolle sono ottime in quanto, pur essendo quasi prive di sodio, sono in grado di fornire un ottimo gusto ai piatti, soprattutto a quelli presenti in una dieta renale.

Ridurre il sale può essere una cosa difficile per molti pazienti, e ciò li costringe a ricercare continuamente gustose alternative al sale.

Un bel soffritto di cipolle, con aggiunta di aglio ed olio di oliva, aggiunge gusto ai piatti senza compromettere la salute dei reni.

In più, le cipolle sono ricche di vitamina C, di manganese e di vitamine B, e contengono fibre prebiotiche che aiutano a mantenere in salute il sistema digestivo, nutrendo i batteri buoni dell’intestino (42).

Una cipolla piccola (70 grammi) contiene (43):

  • Sodio: 3 mg
  • Potassio: 102 mg
  • Fosforo: 20 mg

14. Rucola

Molte verdure come spinaci e cavolo, pur essendo salutari, contengono alte dosi di potassio e sono dunque difficili da inserire in una dieta renale.

Ed è qui che entra in gioco la rucola: la rucola è una verdura davvero ricca di nutrienti ed è povera di potassio, rendendola quindi un’ottima scelta, come contorno e come insalata, per quelle persone con problemi renali.

La rucola è un’ottima fonte di vitamina K, di manganese e di calcio, tutti fattori importanti per la salute delle nostre ossa.

Questa super nutriente verdura contiene anche i nitrati, in grado di abbassare la pressione sanguigna: un ottimo beneficio per chi soffre di problemi renali (44).

20 grammi di rucola selvatica contengono (45):

  • Sodio: 6 mg
  • Potassio: 74 mg
  • Fosforo: 10 mg

15. Noci di Macadamia

La maggior parte delle noci, essendo ricche di fosforo, non sono consigliate per una dieta renale, tuttavia, le noci di macadamia, sono una deliziosa alternativa per persone con questo tipo di problemi. Contengono pochissimo fosforo rispetto alle altre noci o frutta secca (come ad esempio mandorle ed arachidi).

Sono inoltre ricche di grassi buoni, di vitamine B, di magnesio, rame, ferro e manganese.

28 grammi di noci di macadamia contengono (46):

  • Sodio: 1.4 grammi
  • Potassio: 103 mg
  • Fosforo: 53 mg

16. Ravanelli

Una gustosa e sana aggiunta ad una dieta renale è rappresentata da questa croccante e pungente verdura: i ravanelli.

I ravanelli, infatti, sono molto poveri di potassio e fosforo, ma ricchi di molti altri importanti nutrienti: essi sono, tra l’altro, un’ottima fonte di vitamina C, un antiossidante in grado di abbassare il rischio di cataratta e malattie cardiache (47, 48).

In più, il loro gusto “pepato” li rende un’ottima e gustosa alternativa a piatti poco salati.

58 grammi di ravanelli contengono (49):

  • Sodio: 23 mg
  • Potassio: 135 mg
  • Fosforo: 12 mg

17. Rape

Le rape sono assolutamente “amiche” dei reni e sono un’ottima alternativa a vegetali troppo ricchi di potassio, come le patate e le zucche.

Questi tuberi sono ricchi di fibre e nutrienti come la vitamina C, la vitamina B6, il manganese ed il calcio.

Possono essere arrostiti o bolliti e fatti a purè, così da essere serviti come contorno.

78 grammi di rape contengono (50):

  • Sodio: 12.5 mg
  • Potassio: 138 mg
  • Fosforo: 20 mg

18. Ananas

Molti frutti tropicali come le arance, le banane ed i kiwi, sono molto ricchi di potassio… per fortuna però esiste l’ananas! L’ananas è infatti una dolce alternativa priva di sodio per chi ha problemi ai reni.

In più, l’ananas è ricco di fibre, vitamine B, manganese e bromelina, un enzima che aiuta a ridurre le infiammazioni (51).

165 grammi di ananas contengono (52):

  • Sodio: 2 mg
  • Potassio: 180 mg
  • Fosforo: 13 mg

19. Mirtilli rossi

I mirtilli rossi danno benefici sia al tratto urinario sia ai reni.

Questi piccoli frutti “da crostata” contengono fitonutrienti chiamati proantocianidine di tipo A: questi ultimi non permettono ai batteri di attaccarsi alla mucosa delle vie urinarie e della vescica, prevenendo quindi le infezioni (53, 54).

Ciò è molto utile per quelli con problemi renali, in quanto queste persone hanno maggiori rischi di contrarre infezioni nel tratto urinario (55).

I mirtilli rossi possono essere mangiati secchi, cucinati, freschi o sotto forma di succo. Sono poveri di potassio, sodio e fosforo.

100 grammi di mirtilli rossi freschi contengono (56):

  • Sodio: 2 mg
  • Potassio: 85 mg
  • Fosforo: 13 mg

20. Funghi Shiitake

I funghi Shiitake rappresentano una gustosa alternativa vegetale alla carne, per persone in dieta renale che devono limitare le proteine.

Sono un’ottima fonte di vitamine B, rame, manganese e selenio.

In più, forniscono una grande quantità di proteine vegetali e fibre alimentari.

I funghi Shiitake sono poveri di potassio rispetto ai funghi portobello e a quelli champignon, rendendoli un’ottima scelta per chi sta seguendo una dieta renale (57, 58).

145 grammi di funghi Shiitake cotti contengono (59):

  • Sodio: 6 mg
  • Potassio: 170 mg
  • Fosforo: 42 mg

Conclusione finale

I cibi consigliati a chi ha problemi ai reni sopraelencati rappresentano delle ottime scelte per quelle persone costrette a seguire la cosiddetta “dieta renale”.

Ricordatevi sempre di discutere della vostra dieta con il vostro medico, per assicurarvi di star seguendo la dieta più adatta a voi e, dunque, ad i vostri bisogni.

Le restrizioni alimentari variano in base al tipo ed al livello del danno presente nel rene, così come ad eventuali interventi medici effettuati (come ad esempio particolari medicamenti o dialisi).

Nonostante a volte possa sembrare restrittivo seguire una dieta renale, abbiamo visto che ci sono comunque moltissimi cibi deliziosi che possono tranquillamente rientrare in un sano e bilanciato piano alimentare.

Liberamente tratto da: healthline.com.

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