mercoledì, Aprile 24 2024

Quali sono i metodi per conoscere i giorni fertili e raggiungere il concepimento? I metodi per calcolarli e la loro efficacia.

La natura è perfetta, si sa, così come tutti gli organismi che la compongono.

Siamo macchine perfettamente create che seguono dei ritmi e delle fasi specifiche per ogni età.

A partire da quella del concepimento: fase delicata di cui è utile conoscere ritmi e tappe, al fine di poter calcolare e programmare una futura gravidanza.

Ebbene sì, perché ci sono dei veri e propri metodi di calcolo che posso aiutarci a conoscere i nostri Giorni fertili, uniti ovviamente ad altri fattori, quali:

  • Stile di vita sano: una buona alimentazione senza cibo spazzatura, una buona dose di attività fisica a settimana e riposo adeguato per ogni notte;
  • Frequenza ottimale di rapporti sessuali: difatti sarebbe bene avere rapporti ogni 2-3 giorni, in quanto gli spermatozoi tendono a perdere d’efficacia dopo i 5 giorni consecutivi;
  • Riduzione dello stress: in quanto forte fattore d’incidenza sullo sfalsamento del periodo fertile di ogni donna;

Oggi vedremo insieme come funziona il periodo fertile di una donna e quali sono i migliori metodi per calcolarlo, riuscendo così a programmare il concepimento in maniera efficace.

 

Il periodo fertile: durata e variazioni

Iniziamo col dire che la preparazione della fase fertile prende vita col il periodo pre-ovulatorio.

In questa fase specifica l’ipofisi si attiva e produce le gonadotropine, che stimolano lo sviluppo dei follicoli, che contengono gli ovuli al proprio interno. Nello stesso tempo aumentano gli estrogeni che fanno aumentare la mucosa uterina.

Nell’inizio del periodo fertile, a circa metà del ciclo, l’ipofisi produce un tipo particolare di gonadotropina, detta LH, che fa rompere il follicolo che a sua volta libera l’ovulo per essere fecondato ed attecchire all’utero.

Il periodo fertile dura circa 2-3 giorni al mese e per individuarlo bisogna conoscere la cadenza del proprio ciclo mestruale, che però ovviamente può variare in base a stress, stanchezza o altri agenti esterni.

Dopo l’uscita dell’ovulo dal follicolo, si viene a formare il corpo luteo ed inizia la fase di ovulazione, che dura circa 24 ore ma con la percentuale di giorni al mese che aumenta, grazie alla sopravvivenza degli spermatozoi nelle vie genitali femminili, sino a 96 ore dopo.

Generalmente un ciclo dura dai 21 ai 40 giorni, con una media di circa 28 giorni, con durata del flusso che può andare dai 3 ai 7 giorni.

Ovviamente la finestra fertile può variare, non solo da donna a donna, ma anche da periodo a periodo, ergo bisogna saper valutare tutti i tempi del ciclo di quel determinato mese.

 

Il periodo fertile: i diversi metodi naturali per calcolarlo

Esistono diversi metodi naturali per calcolare il periodo fertile di una donna, ma 3 sono quelli più conosciuti ed utilizzati oggi:

Metodo Ogino-Knaus

Metodo applicabile solo a chi ha un ciclo particolarmente regolare, in quanto si basa su un calcolo preciso, partendo dalla conoscenza di quello che sarà il giorno di arrivo del ciclo successivo e contando 14 giorni indietro, quello ottenuto sarà il giorno centrale più fertile, quindi il giorno dell’ovulazione;

Metodo Billings

Si tratta di un metodo chiamato anche metodo dell’ovulazione Billings, che prevede l’osservazione e la conseguente valutazione del muco cervicale. Difatti, proprio vicino al periodo ovulatorio, il muco apparirà più fluido e filamentoso, mentre nei giorni meno fertili è molto più denso e corposo. Va da sé che ci vuole un’ottima conoscenza del proprio corpo per valutare tale dato e riuscire a calcolare ed individuare il proprio periodo fertile;

Temperatura basale

Per ultimo, ma non meno importante, vi è il metodo basato sulla misurazione della temperatura basale subito dopo il risveglio, alla stessa ora. Questo perché il progesterone, dopo l’ovulazione, fa alzare la temperatura corporea di 0.5°, e al contrario, con l’arrivo del ciclo mestruale diminuisce per la degenerazione del corpo luteo. Ovviamente, anche in questo caso, si ha poca attendibilità, in quanto la temperatura può variare anche in base a tanti altri fattori;

 

Il periodo fertile: test di ovulazione

Un metodo sicuramente più semplice e sicuro è quello che vede l’utilizzo dei test di ovulazione che riescono a predirre il giorno in cui ci sarà l’ovulazione e quindi avere molte più sicurezze senza calcoli approssimativi.

Il test di ovulazione si basa sui cambiamenti dei livelli dell’ormone luteinizzante (LH); il quale aumenta 24-36 ore prima dell’ovulazione, per far maturare l’ovulo femminile.

Attraverso le urine, quindi, si rileva questa variazione ormonale che ci fa conoscere il picco ovulatorio stesso.

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