lunedì, Ottobre 14 2024

La vitamina E, meno nota come tocoferolo che sarebbe uno dei principali composti, è una vitamina essenziale per l’uomo. E’ stata scoperta nel 1922 da Herbert Evans, dopo la vitamina D, i primi esperimenti furono condotti in laboratorio sui ratti. Nel 1936 si estrasse dall’olio di germe di grano un fattore con la stessa attività biologica della vitamina E, che venne isolato come tocoferolo. La scoperta che si trattasse di un elemento benefico per l’uomo avvenne nel 1968.

La vitamina E si trova in diversi alimenti, ma la si può assumere anche come integratore: l’intestino assorbe tutti i composti liposolubili, che insieme vengono denominati vitamina E, che vengono poi trasportati nel fegato.

Vitamina E: proprietà e benefici per la salute

Vediamo quali sono i principali effetti benefici e a cosa serve la vitamina E:

  • ha proprietà antiossidanti, contrasta l’effetto dannoso dei radicali liberi contrastando l’invecchiamento cellulare;
  • contrasta lo sviluppo di malattie cardiovascolari e coronariche nonché i coaguli del sangue, evitando così la formazione dei trombi;
  • contrasta lo sviluppo di forme tumorali, come il cancro al seno, al polmone ed il cancro alla prostata;
  • rafforza le difese immunitarie;
  • protegge i tessuti dell’organismo dai radicali liberi;
  • protegge la vitamina A dall’ossidazione;
  • protegge dai danni dell’inquinamento;
  • è utile per contrastare affezioni della pelle come acne ed eczema;
  • protegge gli occhi da disturbi come la cataratta;
  • previene l’ipercolesterolemia;
  • protegge il cervello da malattie come l’Alzheimer;
  • evita le complicazioni legate al diabete;
  • aiuta a combattere le malattie reumatiche e le complicazioni cardiache;
  • aiuta a contrastare i dolori alle gambe e la sindrome da gambe senza riposo;
  • aiuta a rigenerare la pelle ed a far rimarginare ustioni, ulcere ed abrasioni;
  • contrasta le cefalee;
  • contrasta il morbo di Parkinson;
  • è efficace contro le malattie gastrointestinali;
  • è un’ottima alleata contro la sindrome premestruale;
  • si è rivelata efficace nel trattamento di patologie quali sclerosi multipla, malattia di Huntington e morbo di Crohn;
  • è coinvolta nei processi energici in quanto migliora la resistenza fisica della persona;
  • migliora le affezioni respiratorie e l’asma;
  • diminuisce le possibilità di ictus cerebrale;
  • aiuta combattere i problemi renali nei bambini;
  • combatte l’ipertensione durante la gravidanza;
  • aiuta a mantenere fluido il sangue e dunque migliora la circolazione.

Vitamina E: gli alimenti più ricchi

Dove si trova la vitamina E? Gli alimenti più ricchi di vitamina E sono quelli di origine vegetale, in primis:

  • semi ed oli estratti da essi (semi di girasole, di oliva o di germe di grano);
  • olio di fegato di merluzzo;
  • cereali integrali;
  • frutta;
  • ortaggi;
  • nocciole, noci, mandorle, pistacchi, pinoli;
  • avocado;
  • latte di mucca;
  • yogurt;
  • grana;
  • provolone;
  • ricotta;
  • mozzarella di bufala;
  • basilico;
  • albicocche essiccate;
  • olive;
  • spinaci;
  • salsa di pomodoro;
  • cime di rapa;
  • margarina;
  • burro;
  • anacardi;
  • ceci;
  • marroni;
  • broccoli;
  • crescione;
  • pomodori.

Vediamo nello specifico quali fra questi sono i più ricchi di vitamina E in percentuale:

  • Olio, germe di grano 133 mg/100g
  • Olio, girasole 68 mg/100g
  • Olio, mais 5 mg/100g
  • Olio, palma 1 mg/100g
  • Mandorle, dolci, secche 26 mg/100g
  • Olio, extravergine d’oliva 4 mg/100g
  • Olio, fegato di merluzzo 8 mg/100g
  • Olio, arachide 1 mg/100g
  • Olio, oliva 5 mg/100g
  • Germe di frumento 16 mg/100g
  • Nocciole, secche 15 mg/100g
  • Margarina, 1% vegetale 4 mg/100g
  • Avocado 4 mg/100g
  • Noci, secche 4 mg/100g
  • Pistacchi 4 mg/100g
  • Noci pecan 3 mg/100g
  • Burro 4 mg/100g
  • Crusca di frumento 6 mg/100g
  • Anacardi 1 mg/100g.

Occorre fare molta attenzione alla cottura di alimenti ricchi di vitamina E, in quanto frittura e cottura al forno ne distruggono il contenuto vitaminico ed anche il congelamento. E’ stato scoperto inoltre che il selenio è un alleato dell’assorbimento della vitamina E.

Naturalmente è preferibile consumare la vitamina E direttamente dai cibi freschi, poiché la vitamina E degli integratori deriva principalmente dall’olio di soia non raffinato.

Vitamina E: il fabbisogno giornaliero

Al momento non si è in grado di stabilire un valore preciso di assunzione giornaliera di vitamina E in quanto esso dipende dallo stato delle difese antiossidanti dell’organismo e dalla quantità di acidi grassi polinsaturi presenti nella dieta.

  • Per i neonati e per i bambini si raccomandano 4 mg fino ai 14 anni.
  • Sopra i 14 anni si raccomandano 15 mg al giorno.
  • Per gli adulti il fabbisogno è di 15 mg al giorno.

C’è necessità di spiegare perché viene riportata la dicitura UI (unità internazionali) si usa questa espressione per esprimere la quantità di vitamina attiva. Dunque 1UI=1 mg.

Vitamina E: i sintomi della carenza

Essendo il fegato un grande immagazzinatore di vitamina E è difficile che si sviluppi una carenza. E’ molto probabile che si verifichi nel neonato prematuro mentre nell’adulto possono verificarsi casi di carenza di vitamina E dovuti ad un problema nell’assorbimento o di una sindrome neurodegenerativa.

Nei neonati specialmente possono verificarsi casi di anemia ed edemi nelle gambe.

In generale si manifesta una fragilità dei globuli rossi, il restringimento del collagene, atrofia muscolare, debolezza, difficoltà visive, dissenteria, perdita dell’equilibrio, debito di ossigeno e depositi di grasso sulle braccia. Viene compromesso l’assorbimento del ferro e la formazione dell’emoglobina, inoltre si possono causare danni ai reni ed al fegato nonché complicazioni cardiache.

Negli adulti è molto frequente che si sviluppino malattie gastrointestinali, fibrosi cistica, infiammazione cronica del pancreas, atresia biliare, sindrome della colestasi intraepatica, cirrosi biliaria primaria, abetalipoproteinemia, fibrosi intestinale, malattia di Whipple, malattia intestinale sclerodermica, pancreatite cronica e enteropatia da intolleranza al glutine.

In gravidanza, una grave carenza di vitamina E può esser causa di aborto.

Attenti però a non eccedere: la vitamina E in alte dosi può causare ipertensione nelle persone che ne soffrono ed anche i diabetici dovrebbero evitare dosi elevate.

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