venerdì, Dicembre 6 2024

Cubebe è l’insolito nome di una tipologia di pepe, il “Piper cubeba” detto anche pepe di Giava. Appartenente alla famiglia delle Piperaceae, viene coltivato soprattutto per le sue benefiche proprietà.

Devo dire che è abbastanza sconosciuta, come qualità di pepe, ma val la pena di cercarlo e conoscerlo, si può rivelare un buon rimedio naturale utile per diversi disturbi. E’ usato naturalmente anche come spezia ed anche per ricavarne l’olio essenziale.

Cubebe (pepe di Giava): caratteristiche e storia

Il cubebe si presenta come un arbusto sempreverde rampicante che può raggiungere i sei metri: le foglie sono dure, ovali e di un verde cupo; i fiori candidi racchiusi in uno scrigno di spine che poi divengono i frutti. I frutti delle pepe di Giava sono molto simili alle bacche del pepe nero, inizialmente son verdi e raggiungono la piena maturazione solo quando vengono esposti al sole per essiccare e cambiano colore divenendo marroni.

All’interno le bacche rugose hanno un unico seme bianco ed oleoso. Il sapore risulta simile al cardamomo, alla noce moscata ed al chiodo di garofano, con sfumature dolciastre, agrumate e mentolate. E’ un pepe leggero e molto aromatico. Per esaltarne la fragranza si consiglia di macinarlo sul momento e poi di riporlo in un luogo non umido e non molto illuminato, ben chiuso in un barattolo di vetro di modo che non perda l’aroma.

E’ molto diffuso in Giava, Antille, Sierra Leone, Congo ed in Sumatra, ma è originario dell’Indonesia. Secondo le fonti più accreditate, il botanico greco Teofrasto (300 a.C.) avrebbe scritto qualcosa in merito al cubebe chiamandolo “komakon”. Questo termine viene ritrovato negli scritti di due storici francesi, Guillaume Budé e Claudius Salmasius, dove si approfondisce l’etimologia della parola: komakon deriverebbe dal termine giavese “kumkus”, dunque vi furono contatto fra greci e giavesi e si deve a ciò la diffusione del pepe di Giava in Occidente, attenzione dei frutti non delle piante poiché le bacche venivano sterilizzate proprio per impedirne la coltura in altri Paesi. Si ha testimonianza della presenza del cubebe nel XIII poiché ne parla Marco Polo nei suoi scritti. In Italia la sua diffusione ebbe un notevole successo in quanto meno caro del pepe nero, ragion per cui in Spagna il re ne proibì la vendita che andava ad intaccare il commercio del pepe nero. Gradualmente il cubebe fu abbandonato.

Piccola curiosità: un tempo esistevano le sigarette di cubebe che pare fossero state diffuse per alleviare i problemi respiratori ma che son considerati al pari degli spinelli.

Cubebe (pepe di Giava): proprietà e benefici per la salute

Si ha testimonianza del fatto che nel X secolo, il cubebe era ritenuto un buon rimedio contro i problemi di fertilità, o almeno così sostenevano gli arabi che lo importavano.

Prima di approfondire l’argomento diamo uno sguardo ai principi attivi del pepe di Giava:

  • oli essenziali (monoterpeni, sabinene, α-thujene, carene e sesquiterpeni, caryophyllene, copaene, α- e β-cubebene, δ-cadinene, germacrene);
  • cubebina (scoperta nel 1893 da E. Soubeiran;
  • cubebene;
  • acido cubebico;
  • glicosidi e polisaccaridi;
  • sali minerali (calcio, potassio e fosforo).

Fra le proprietà poco note del cubebe abbiamo:

  • espettorante;
  • antisettico, ottimo contro le infiammazioni delle vie urinarie;
  • tonico;
  • stimolante;
  • aiuta a ridurre le affezioni dell’apparato respiratorio (asma, faringiti, riniti);
  • diuretico e depurativo;
  • balsamico, utile in caso di tosse e raffreddore;
  • afrodisiaco;
  • carminativo;
  • antiputrido ed antifermentativo;
  • antidiarroico;
  • antiossidante, in particolare sei trovano tracce dell’olio essenziale in alcuni cosmetici antirughe;
  • favorisce la digestione;
  • migliora la funzionalità intestinale;
  • favorisce la circolazione;
  • stimola il sistema immunitario;
  • protegge il sistema nervoso dalle malattie degenerative;
  • aromatizzante, difatti è un buon metodo per contrastare l’alitosi;
  • antinfiammatorio;
  • stimola la memoria;
  • stimola la salivazione;
  • regolatore del metabolismo.

Cubebe (pepe di Giava): tutti gli utilizzi

Come utilizzare il cubebe?

Mi vengono in mente i classici maccheroni cacio e pepe ma anche l’utilizzo del pepe come condimento per le pietanze con cui si sposa bene la carne, le uova, il purè, il curry, i formaggi, le salse e le verdure. Anche in qualche dolce perché no. Si rivela utile informarsi circa l’uso culinario che ne fanno le popolazioni orientali, per poter preparare dei piatti con questa spezia a casa propria.

L’olio essenziale è ricco di proprietà antiossidanti ma è importante non utilizzarlo puro onde evitare d’incorrere in irritazioni e dermatiti.

Pepe di Giava: le controindicazioni

Non si sono registrati particolari effetti collaterali o controindicazioni. Tuttavia si sconsiglia ai soggetti sensibili e sofferenti di allergie, a chi ha particolari patologie allo stomaco ed all’intestino. Da non somministrare ai bambini.

Tuttavia ricordo che i rimedi naturali non sostituiscono le terapie mediche ed è necessario consultare un medico prima d’intraprenderle.

Conoscete altri rimedi naturali a base di pepe di Giava?

Previous

Dolci e dessert vegetariani: ricette facili e veloci

Next

Primi piatti vegani: 5 ricette vegane veloci e facili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potrebbe Interessarti Anche