venerdì, Aprile 26 2024

Ginocchio del corridore: cause e rimedi

 Il ginocchio è una tra le parti del corpo più importanti. Quasi sempre attivo, se non durante il sonno, questo sostiene l’intero peso del nostro corpo e ci permette di camminare e correre senza alcun problema. Data la sua fondamentale importanza, il dolore al ginocchio può costituire un problema davvero rilevante.

Difatti, quando si parla di ginocchio, si intende l’intera parte composta dalle due ossa principali dell’arto inferiore, femore e tibia, con il completamento della rotula, un osso sesamoide, e il perone, un quarto osso più sottile latera, le che completa l’intera articolazione.

Ma proprio per il grosso utilizzo che se ne fa, questa parte risulta essere tra quelle più sottoposte a stress e infortuni durante l’arco della nostra vita; nella fattispecie da parte di atleti e sportivi agonistici.

Qui tratteremo, nello specifico, uno dei casi più frequenti in materia: il ginocchio del corridore, anche definita sindrome della bandelletta ileo tibiale; spiegando cos’è, chi ne è più colpito, quali sono i sintomi e le cause, e come poter alleviare o evitare del tutto questo problema.

Cos’è il ginocchio del corridore

Si tratta di una sindrome da frizione, ovvero dovuta al frequente spostamento del tendine sopra l’epicondilo che, durante il continuo movimento della gamba, durante la corsa soprattutto, viene scavalcato più e più volte, ritrovandosi davanti l’epicondilo a gamba tesa, e dietro a gamba flessa.

Chi ne è più colpito?

Trattandosi di un tipico movimento compiuto durante la corsa, sono i runners, o corridori, a soffrire maggiormente di questa sindrome, in quanto il movimento viene ripetuto esponenzialmente molte volte in più rispetto ad una persona che non corre a quei livelli.

Questo però non annulla completamente il pericolo dello sviluppo di questa sindrome anche in altri atleti di diversi sport, come il calcio o il basket, in quanto, comunque, si ha sempre l’articolazione molto più sotto stress, rispetto a chi non esegue questa tipologia di attività.

Quali sono i sintomi?

Generalmente compare un dolore alla fascia laterale dell’articolazione.

Inizialmente esso si presenta solo ed unicamente dopo un determinato sforzo della parte, come una lunga corsa. Ma col tempo, se non curato o comunque non preso in considerazione, può presentarsi anche durante un’attività lieve, come scendere o salire le scale.

Altri sintomi possibili sono:

gonfiore;
-irrigidimento dell’articolazione, con difficoltà nel movimento;
-bruciore interno dell’intera parte;

Cause possibili

Ovviamente l’eccessivo movimento è una tra i fattori scatenanti principali, come una corsa a lunga distanza o allenamenti troppo intensi, ma è anche vero che ve ne sono diversi oltre questo.

Qui sotto alcuni esempi:

  • debolezza muscolare: da parte dei muscoli della gamba e del piede che non riescono a dare sufficiente stabilità ai fini della corsa;
  • scarpe poco adatte: che sbilanciano il peso del nostro corpo durante l’intera fase di una determinata attività;
  • sovrappeso: quindi carico eccessivo sull’articolazione;
  • patologie pregresse della parte;
  • cambiamenti ormonali (tipici soprattutto durante l’adolescenza);
  • contratture ai tessuti molli;

Cosa fare per alleviare e risolvere il problema

Prima di tutto, appena avvertiti i sintomi, bisognerebbe interrompere per almeno un paio di settimane, se non comunque il periodo necessario per l’intera ripresa, le attività più stressanti per l’articolazione.

Poi l’importante sarebbe l’utilizzo di prodotti specifici per il dolore locale dovuto a traumi, come schiume o cerotti medicati che sono molto efficaci contro il dolore al ginocchio.

Il tutto coadiuvato da diversi esercizi da poter fare tranquillamente in autonomia a casa; di modo da ridurre ulteriormente il dolore e attuare una fase di recupero e mantenimento della salute dell’articolazione.

Il consiglio è quello di ripeterli per almeno una mezzora al giorno, sino alla fase di completo recupero. E successivamente eseguirli ogni tanto per non perdere l’elasticità dell’articolazione raggiunta.

Ecco alcuni esempi di esercizi da poter fare:

Stretching

Al fine di migliorare la flessibilità dell’articolazione, gli esercizi di Stretching sono fondamentali. Ne esistono diversi e di diversa tipologia.

Quelli più conosciuti ed utilizzati per il ginocchio vengono eseguiti sdraiati su un fianco e allungando entrambe le gambe: prima viene piegata una gamba, tenendo le cosce unite e parallele, e si tira delicatamente il piede verso il gluteo, stando attenti alla soglia del dolore, per massimo una trentina di secondi.

Oppure, un’altra tipologia di esercizio viene eseguito da seduti, con le gambe distese e parallele ma l’articolazione leggermente piegata, magari ponendo un asciugamano sotto il ginocchio. In questa posizione va mantenuta la schiena dritta e nel mentre viene spinto il ginocchio verso il pavimento, stendendo la gamba e spingendo contro il rialzo formatosi grazie all’asciugamano. Il tutto per 5 secondi a gamba.

Esercizi mirati sull’articolazione

Altra tipologia di esercizi sono quelli dedicati e mirati all’articolazione, che la stimolano senza però stressarla ulteriormente.

Si tratta, ad esempio, dei Single Leg Squat Front and Back, ovvero eseguire dei semplici Squat, però dimezzando il numero di gambe coinvolte. Vengono detti anche Pistol Squat , secondo la definzione del calisthenics. Questa posizione porta, non solo ad una crescita muscolare della gamba interessata, ma anche ad una buona mobilità, stabilità ed equilibrio corporeo.

Lavorare su di una gamba sola è importantissimo soprattutto per gli sportivi perché, imitando il movimento della corsa, senza sforzare troppo l’articolazione, rende più veloci e più resistenti alle possibili lesioni future.

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