venerdì, Dicembre 13 2024

Il carbone vegetale è un rimedio molto popolare, ma quanto ne sappiamo? Quali sono i suoi utilizzi e le sue proprietà? Conosciamo le eventuali controindicazioni?

Carbone vegetale: cos’è? A cosa serve?

Il carbone vegetale o carbone attivo è un integratore alimentare che aiuta a contrastare i problemi della digestione, dell’aerofagia e del meteorismo, ma lo si può utilizzare anche in caso di avvelenamento perché ha un alto potere assorbente.

Trattasi di un materiale legnoso (ricavato ad esempio dalla betulla, il salice e il tiglio) sottoposto ad un trattamento per cui non brucia ma da origine ad una polvere scura.

Per cosa può essere usato il carbone vegetale?

  • per fini alimentari;
  • nel settore agricolo;
  • come rimedio naturale;
  • nel settore farmaceutico;
  • come decaffeinizzante;
  • come isolante;
  • per purificare i gas;
  • per smaltire il mercurio;
  • per stoccare il combustibile;
  • per distillare le bevande alcoliche;
  • per purificare l’oro;
  • per la bonifica delle falde acquifere;
  • per filtrare l’acqua;
  • per depurare l’aria.

Carbone vegetale: proprietà e benefici per la salute

Come dicevamo, le compresse di carbone si utilizzano soprattutto per i problemi d’aria che si formano nello stomaco e nell’intestino.

Quindi in primis ha la proprietà di sgonfiare la pancia, facilitare la digestione e combattere la stitichezza.

Si rivela anche molto utile contro la gastrite, il reflusso e l’acidità di stomaco, migliorando anche di conseguenza l’alitosi.

Molto spesso viene utilizzato anche come rimedio contro la diarrea e contro la colite nervosa. Di contro è anche utile in caso di stipsi perché è ricco di fibre.

Uno dei benefici più noti è la sua capacità di assorbimento per cui viene utilizzato anche in caso di avvelenamento, però attenzione: non è un efficace antidoto nell’avvelenamento da sali di ferro, cianuri, malathion e alcuni solventi organici come il metanolo o glicole etilenico ed è inefficace contro l’azione lesiva degli acidi corrosivi e degli alcoli caustici.

Fra i benefici del carbone attivo vi è quello di essere altamente depurativo per cui effettua una efficace pulizia dell’intestino. E’ utile anche per eliminare le tossine in circolo.

Un’altra proprietà che in pochi conoscono è il suo essere disinfettante per cui riesce a catturare, nel suo passaggio nell’intestino, anche virus e batteri.

Secondo alcuni studi inoltre contrasta l’ipercolesterolemia.

Ricapitolando, il carbone vegetale è utile per:

  • disintossicarsi;
  • depurarsi;
  • affezioni dello stomaco;
  • dispepsia;
  • meteorismo;
  • ridurre il gonfiore addominale;
  • diarrea;
  • stipsi;
  • abbassare i livelli di colesterolo.

Cosa succede dopo che abbiamo ingerito il carbone vegetale? Espelleremo delle feci nere, non c’è da preoccuparsi.

Il carbone vegetale si può acquistare in compresse o in polvere presso erboristerie, farmacie e parafarmacie, ma lo si trova anche molto spesso nel supermercato.

Secondo la posologia può esser assunto sciolto in acqua, mezz’ora prima del pasto e fino alle due ore successive. Le pillole invece possono essere assunte a bisogno o durante il pasto, ma non nelle due ore successive.

Bisogna fare chiarezza riguardo un aspetto del carbone vegetale: è un additivo? Sì, sotto forma di colorante E153, ma non ne è consentito l’uso all’interno del pane o della pizza. Esiste invece una variante autorizzata che è il pane al carbone attivo, leggere le controindicazioni sottostanti.

Ecco la ricetta del pane al carbone vegetale:

  • 500 gr farina 0;
  • 1 cucchiaino di sale;
  • 1 cubetto di lievito di birra;
  • 6 gr di carbone vegetale;
  • 5 cucchiai di olio evo (extra vergine di oliva);
  • 250 ml acqua tiepida.

Passate al setaccio la farina in una ciotola e sbriciolatevi al centro il lievito di birra. Aggiungere olio, sale e carbone vegetale, quindi aggiungere poca acqua ed amalgamare gli ingredienti. Lavorare l’impasto e poi coprirlo con un canovaccio. Dopo due ore formare dei panini e farli lievitare per un’ora. Cuocere in forno a 200°C per circa 30 minuti.

Oltre al pane si possono fare focacce, crackers, grissini e naturalmente la pasta: ravioli e tagliatelle ad esempio.

Vediamo la ricetta delle tagliatelle al carbone vegetale:

Ingredienti per 2 persone:

  • 250 g di farina di farro monococco;
  • 5 g di carbone vegetale;
  • 2 albumi;
  • 6 g di sale fino;
  • 1 cucchiaio di olio extravergine;
  • acqua se serve.

Lavorate a mano la farina unita al carbone ed agli albumi a cui aggiungerete poca acqua. Avvolgete l’impasto nella pellicola e lasciatelo riposare per un’ora. Riprendete la pasta e lavoratela con il mattarello, ricavatene delle tagliatelle da cuocere in acqua salata per 5 minuti.

Carbone vegetale: controindicazioni ed effetti collaterali

C’è da dire che gli effetti collaterali del carbone attivo son rari però c’è da dire che può interferire con i farmaci che si stanno assumendo.

Se ne sconsiglia l’uso in caso di ostruzioni intestinali o appendicite.

In gravidanza il gas intestinale tende ad aumentare e si può utilizzare il carbone vegetale, ma solo per un breve periodo e solo dopo aver consultato il medico.

Per quanto riguarda i bambini, il carbone vegetale non è adatto a bambini inferiori ai 3 anni di età, mentre fino ai dodici anni è consigliata una capsula al giorno, solo in caso di reale necessità, chiedere comunque il consiglio del pediatra.

Attenzione anche alla pillola anticoncezionale perché il carbone vegetale può determinare un aumento degli estroprogestinici, in tal caso si consiglia di assumerlo tre ore dopo aver assunto la pillola e almeno dodici ore prima.

Avete mai utilizzato il carbone vegetale? Preferite la polvere o le pastiglie? Avete provato a cucinare il pane al carbone vegetale?

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