martedì, Marzo 19 2024

La cicoria è una di quelle piante che sì, sono ricche di proprietà benefiche per la salute, ma che non risulta gradita a tutti per via del suo sapore amaro.

Cichorium intybus è il nome botanico della cicoria, ma è difficile risalire alla sua etimologia: potrebbe derivare dall’arabo Chikouryeh o dal greco Kichorion. Intybus invece deriva dal latino ed è una traduzione del greco éntybon che stava ad indicare la scarola, molto simile alla cicoria. Fu il botanico svedese Carl von Linné nella pubblicazione Species Plantarum del 1753, ad unire i due termini, tradotto poi con “cicoria”.

Eppure questa difficoltà suona strana, perché la cicoria è sempre stata nota, fin dalla preistoria e se ne son trovati numerosi riscontri in tutti i tempi.

Cicoria: come riconoscerla e caratteristiche generali

cicoria selvatica proprietà benefici e come riconoscerla

La cicoria è una pianta erbacea spontanea e perenne, della famiglia delle Asteraceae. Raggiunge un’altezza massima di 1 m: il primo anno compare la rosetta basale, il secondo anno si allunga il fusto; il fittone è affusolato, conico, di colore scuro; i rami sono divaricati e ricoperti di peluria; le foglie basali formano la rosetta, poi abbiamo le foglie cauline che si estendono progressivamente verso l’alto in modo alternato sul fusto.

Le foglie si sviluppano in autunno e crescono in inverno, si seccano subito dopo la fioritura. I fiori sono celesti, riuniti in capolini e situati sull’ascella delle foglie, si aprono al mattino e si chiudono nel pomeriggio. Fiorisce fra luglio ed ottobre.

Cresce bene in tutta Italia, nei bordi di sentieri o campi coltivati, nelle zone rurali, nei campi incolti e si può coltivare nell’orto.

Varietà di cicoria

Il genere selvatico ha dato origine a molte varietà orticole:

  • Radicchio Rosso di Treviso
  • Radicchio Variegato di Castelfranco
  • Rosa di Chioggia o Cicoria variegata di Chioggia
  • Catalogna (cicoria) o Cicoria asparago
  • Cicoria brindisina
  • Cicoria all’acqua
  • Radicchio di Bruxelles o Cicoria di Bruxelles
  • Cicoria “barba di cappuccino”
  • Biondissima di Trieste
  • Ceriolo
  • Rosa di Gorizia

Per quanto riguarda la coltivazione, si tratta di una specie molto rustica, resiste anche al freddo intenso. Il terreno va concimato e lavorato bene, si semina nei mesi caldi. Il terreno non dev’esser annaffiato troppo.

Le radici si raccolgono in autunno e le foglie poco prima della fioritura.

Cicoria nella storia

Gli egizi ritenevano che la cicoria fosse una pianta sacra, nonché una panacea contro tutti i mali. Se ne trova citazione nel Papiro di Ebers (circa 1550 a.C.) e negli scritti di Plinio, nonché nei trattati medici del medico greco Galeno.

In epoca medievale si utilizzava invece come rimedio anafrodisiaco (per sedare i bollenti spiriti).

Nel periodo napoleonico, in Francia, la radice di cicoria veniva utilizzata come surrogato del caffè, usanza che rimarrà fino alla seconda guerra mondiale. Le restanti parti erano destinate alla cucina o ai preparati medicamentosi.

Cicoria: proprietà e benefici per la salute

Dunque questa pianta è da sempre nota, non solo in ambito gastronomico ma anche in quello medicinale. Perché? Perché è ricca di benefiche proprietà.

Ecco le proprietà della cicoria:

  • purifica il sangue;
  • aiuta a depurare l’organismo;
  • è alleata del fegato, lo aiuta, lo depura e lo protegge;
  • agisce come un calmante;
  • stimola e protegge le funzioni dell’encefalo;
  • favorisce la motilità intestinale;
  • è un rimedio naturale contro l’ipotensione;
  • aiuta a regolare e diminuire il colesterolo;
  • proprietà lassative;
  • aiuta la digestione;
  • è alleata del pancreas;
  • proprietà amaro-toniche;
  • proprietà diuretiche e disintossicanti, per questo è una valida alleata per i reni;
  • proprietà antibiotiche;
  • stimola l’appetito;
  • allevia le afflizioni polmonari.

E’ inoltre utile contro: l’insufficienza biliare, l’anemia, le congestioni epatiche, l’atonia gastrica, l’iperglicemia, l’uricemia, i reumatismi, l’artritismo, l’epatite, la depressione, l’emicrania, la febbre e le dermatosi.

Cicoria: valori nutrizionali e calorie

Cosa contiene la cicoria?

Quantità per 100 grammi:

  • Acqua 93 g
  • Grassi 0,3 g
  • Acidi grassi saturi 0,1 g
  • Acidi grassi polinsaturi 0,1 g
  • Acidi grassi monoinsaturi 0 g
  • Colesterolo 0 mg
  • Sodio 45 mg
  • Potassio 420 mg
  • Magnesio 30 mg
  • Carboidrati 4,7 g (Fibra alimentare 4 g, Zucchero 0,7 g)
  • Proteina 1,7 g
  • Vitamina A 5 mg
  • Vitamina C 24 mg
  • Calcio 100 mg
  • Ferro 0,9 mg

100 g di cicoria contengono circa 23 calorie.

Cicoria: tutti gli utilizzi

La cicoria si può consumare cruda, cotta oppure se ne possono ricavare infusi. Se si fa un uso costante delle foglie fresche si ottengono anche i benefici per la salute descritti sopra.

L’infuso di cicoria è un ottimo rimedio naturale contro:

La ricetta dell’infuso di cicoria

Prendere un piccolo mazzetto di cicoria fresca, tritarla e versare due cucchiai in acqua bollente, coprire e lasciar riposare dieci minuti. Filtrare e bere.

Utilizzata insieme al tarassaco, la cicoria favorisce la depurazione dell’organismo. Si può preparare una tisana depurativa con 250 ml di acqua, 5 grammi di tarassaco, 5 grammi di cicoria e 5 grammi di ortica. Si mettono tutte le erbe in infusione per 10 minuti, si filtra il liquido, da bere dopo i pasti principali.

La ricetta del decotto di cicoria

Sminuzzare una radice secca che deve bollire in un litro d’acqua, quindi filtrare e bere.

Le foglie bollite si possono utilizzare come impacco contro:

  • ferite
  • contusioni
  • acne
  • dermatiti

Ricetta della cicoria ripassata in padella

occorrente:

  • cicoria bollita
  • olio evo qb
  • sale qb
  • una o due acciughe sott’olio
  • uno spicchio d’aglio sbucciato

Amo molto questa ricetta, solitamente a casa bolliamo grandi quantità di cicoria che poi congeliamo in piccole porzioni. Una volta che si è scongelata va strizzata bene, in una padella si mette a rosolare, in abbondante olio evo, l’aglio e le acciughe, si abbassa il fuoco e si versa la cicoria. Si ripassa in padella di modo che prenda sapore, aggiungendo poco sale e se si asciuga troppo un altro filo d’olio.

Si può aggiungere al macco di fave, ricetta siciliana e naturalmente ci si possono fare delle minestre maritate come da ricettario campano. Leggi anche: Ricette con cicoria.

Esiste un altro rimedio naturale a base di questa pianta, ovvero Chicory, uno dei Fiori di Bach. Viene consigliato a chi deve avere sempre il controllo della situazione, a chi è ossessivo e possessivo, che deve sempre criticare ed esigere.

Esiste anche la tintura madre di cicoria, chiedere informazioni all’erborista.

Cicoria: controindicazioni ed effetti collaterali

Evitare di assumere in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.

La cicoria è sconsigliata a chi soffre di gastrite ed ulcera.

Attenzione: se assunta in contemporanea a dei farmaci, può ridurne l’effetto. Contiene una minima dose di arsenio pertanto non è consigliabile consumarla sovente e per lungo tempo.

Le persone allergiche alle Composite devono evitare di assumerla.

Un eccesso d’inulina può dar luogo a: reazioni allergiche, flatulenza, gonfiore, crampi, dissenteria.

Rivolgersi al medico di base per consigli e delucidazioni in merito.

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