venerdì, Dicembre 13 2024

Con l’espressione generica dolori mestruali si fa riferimento a una manifestazione dolorosa, più o meno intensa a seconda dei casi, che interessa una buona parte della popolazione femminile in età fertile; popolarmente si parla anche di “mestruazioni dolorose”, ma il corretto termine tecnico è dismenorrea.

I dolori mestruali hanno generalmente una durata breve, di norma pochi giorni; per alcune donne sono solo lievemente fastidiosi, mentre in altri casi hanno un’intensità tale che costringono la donna ad assentarsi dallo studio o dal lavoro.

È possibile che il dolore mestruale si presenti con qualche giorno di anticipo rispetto al flusso mestruale (ovvero la perdita ematica); molto spesso è di tipo crampiforme ed è per lo più avvertito nella parte più bassa dell’addome. In genere lo si ritiene correlato alla fisiologica riduzione dei livelli di estrogeni (i principali ormoni sessuali femminili) che si verifica nei giorni del flusso.

Esistono vari rimedi ai dolori mestruali, ma prima di descriverli in modo più dettagliato può essere opportuna un breve approfondimento sulla dismenorrea, sulle sue tipologie e sui sintomi e segni associati a tale condizione.

Dismenorrea primaria e secondaria: qual è la differenza

Si distinguono due forme di dismenorrea: primaria e secondaria. La forma primaria è quella di riscontro più comune; copre infatti circa il 90% dei casi e, al di là della sintomatologia più o meno fastidiosa, e talvolta addirittura invalidante, non è in sé e per sé un disturbo grave; è nota anche come dismenorrea fisiologica poiché non è dovuta a una malattia sottostante.

Diverso è invece il caso della dismenorrea secondaria, così denominata perché alla base del dolore c’è anche una condizione patologica; fra quelle più comunemente responsabili si ricordano in particolar modo l’endometriosi, i fibromi e i polipi uterini e l’utilizzo di dispositivi intrauterini. Cause meno comuni possono essere alcune anomalie uterine congenite o una malattia infiammatoria pelvica.

Dismenorrea: segni e sintomi associati

Solitamente i dolori mestruali si associano ad altri sintomi e segni quali mal di testa più o meno intenso, lombalgia, nausea, indolenzimento del seno, tensione mammaria, facile irritabilità, scariche diarroiche oppure stitichezza ecc. Ovviamente non è detto, anzi è improbabile, che insorgano contemporaneamente tutte queste manifestazioni.

Quali sono i principali rimedi per i dolori mestruali?

Si può fare una distinzione fra rimedi preventivi e rimedi sintomatici. I primi sono essenzialmente misure comportamentali, peraltro, valide in linea generale: fra esse si ricordano un’alimentazione leggera, varia ed equilibrata, l’abolizione del fumo di sigaretta, la riduzione dell’assunzione di bevande alcoliche e superalcoliche; è poi importante praticare un’attività fisica regolare che tra l’altro aiuta a combattere il sovrappeso ed è utile per la salute cardiovascolare.

Per quanto riguarda i rimedi sintomatici, diretti ad alleviare il dolore durante i giorni del flusso, uno dei più comunemente consigliati è l’applicazione del calore; può essere fatta tramite una borsa dell’acqua calda, ma anche con una doccia o con un patch auto riscaldante. La ratio di questi rimedi è che il calore tende a distendere la muscolatura e di conseguenza il dolore crampiforme.

Un certo aiuto può venire dall’assunzione di tisane a base di quelle piante con proprietà rilassanti e antispastiche come per esempio malva, camomilla, achillea, melissa, calendula, artemisia ecc. Va però ricordato che i rimedi fitoterapici sono efficaci soprattutto nel caso di dolori mestruali di lieve intensità.

Possono essere d’aiuto anche degli integratori a base di potassio e magnesio per le loro azioni antigonfiore e antispastica.

Per quanto riguarda invece i rimedi farmacologici, essi devono essere assunti soltanto dietro indicazione medica; quelli in genere utilizzati nel caso dei dolori mestruali sono i FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei) e i farmaci ad azione antispastica (che rilassano la muscolatura liscia) talvolta associati agli analgesici (antidolorifici).

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