venerdì, Aprile 19 2024

C’è chi quando è particolarmente sotto pressione mangia poco o nulla e chi invece viene colpito da fame nervosa. Cos’è la fame nervosa? Qual è la sua causa? Come si cura? Come fermarla? Come controllarla? In questo articolo cercheremo di rispondere a tutte queste domande.

La psicologia moderna ha da molto scoperto che il cibo viene utilizzato come una sorta di compensazione, quando si hanno sensi di colpa, quando si soffre o quando si hanno traumi pregressi si cerca nel mangiare una sorta di consolazione. Freud lo definirebbe un ritorno all’infanzia, all’allatazione, un momento in cui il neonato è felice e si sente curato ed al sicuro. Dunque il soggetto affetto da fame nervosa mangia anche in assenza di un reale stimolo fisiologico, ovvero la fame. E’ classificabile dunque nei disturbi alimentari di origine emotiva. Gli studiosi del comportamento definirebbero il cibo, come una sorta di scudo che il soggetto adopera per far fronte alle emozioni.

Alcuni soggetti sono più esposti? La fame nervosa può colpire gli adulti come gli adolescenti, si tratta di soggetti molto sensibili che soffrono di carenza d’affetto, traumi ed insicurezza. Sempre secondo gli studiosi del comportamento, la fame nervosa potrebbe avere origine dall’infanzia ovvero quando la madre offre il biberon al bambino che piange, ma questi in realtà non ha fame. Si sviluppa così una stretta connessione fra fame ed emozioni. Una volta adulto il bambino non saprà scindere le emozioni dalla fame.

Fame nervosa: categoria di mangiatori

I soggetti affetti da fame nervosa non sono tutti uguali.

Esistono coloro che mangiano per tristezza e cercano nel cibo una sorta di compensazione; coloro che mangiano per ansia e quindi riversano sul cibo le loro preoccupazioni e in momenti di agitazione assalto la dispensa; coloro che mangiano per noia e coloro che mangiano per rabbia, non essendo capaci di esternare questi sentimenti si buttano sul cibo. Se ci si riscontra in uno di questi profili si può pensare di avere un problema di fame nervosa.

Fame nervosa: le cause

Abbiamo detto che gli studiosi del comportamento, attribuiscono la fame nervosa ad un errore dei genitori nell’infanzia e di fondo potrebbe essere questa la causa. E’ vero anche che però, quando il fisico è sotto stress ha bisogno di zuccheri ecco dunque che ricorre al cibo, anche se in realtà non c’è fame. Poi naturalmente, come accennato sopra, il cibo viene vissuto come compensazione serve a calmare, colmare, attenuare ed appagare. Il cibo in queste situazioni può diventare una droga portando a non pochi problemi di salute.

Fame nervosa: sintomi

Quando la fame nervosa si manifesta, il soggetto ha un bisogno insopprimibile di mangiare, soprattutto dolci, in modo vorace, in solitudine magari a tarda notte. Inizialmente ci si sente soddisfatti ma poi si viene generalmente presi dai sensi di colpa e da qui si sfociare nella bulimia.

Fame nervosa: rimedi naturali

Il primo consiglio che si da a chi soffre di fame nervosa è quello di recarsi in terapia ed imparare a gestire le emozioni e per distinguere i bisogni del corpo da quelli della psiche. Si consiglia inoltre di fare movimento, di dedicarsi a degli hobby e d’intrattenere dei rapporti sociali. Naturalmente prima di tutto vanno individuate le cause e da lì si idea una terapia ad hoc.

Di base occorre anche un’educazione alimentare sui valori nutrivi del cibo, su come si prepara e si gusta. Ci sono poi dei cibi che aiutano a contrastare la fame nervosa: le banane, le uova, i latticini, i legumi secchi, le castagne, i cereali integrali, la lattuga e la frutta secca, l’ananas, arancia, kiwi e pompelmo, carota, spinaci, la zucca gialla, carne di pollo o di tacchino salmone, tonno e sgombro. Assolutamente sconsigliati: le caramelle, i dolci, i prodotti da forno, le bibite zuccherate, gli snack salati, gli insaccati. Assumere un certo quantitativo di fibre ad ogni pasto aiuta ad aumentare il senso di sazietà. No ai pasti irregolari e a troppi spuntini in orari sconclusionati.

Ci si può aiutare anche con la fitoterapia, sono molto consigliate il citrus aurantium e la rodiola rosea nonché il tiglio, la melissa, l’angelica, la valeriana e la passiflora per calmare l’ansia e gli stati nervosi. Il tiglio, in particolare, essendo un buon sedativo, può essere assunto come macerato glicerico, secondo la prescrizione dello specialista, prima dei pasti. Sono anche consigliati il macerato glicerico di biancospino e tintura madre di lavanda, il primo va assunto in gocce prima di andare a letto e favorisce il rilassamento mentre il secondo va preso prima di colazione per calmare i nervi ed aiutare l’umore. Va da sé che le erbe da sole non bastano per calmare la fame nervosa, il tutto va associato a movimento, dieta e terapia.

In omeopatia, contro la fame nervosa, solitamente si consiglia Aconitum napellus, Argentum nitricum, Lycopodium, Phosphorus e Pulsatilla utili contro: sensazioni d’inadeguatezza, di disagio, attacchi di panico ed ansia.

Fame nervosa: tutti i trucchi per fermarla

Vediamo un riassunto dei trucchi maggiormente adoperati per controllare la fame nervosa.

Cibi blocca fame: voglia di cibo? Ok, si punta sui cibi blocca “fame” ovvero latte (un bicchiere), una pallina di gelato, verdura cruda e cereali integrali (crusca, fette biscottate o cracker).

Yoga e pilates: sono alleati molto utili per favorire il relax, consigliata la meditazione per gestire le emozioni.

Agopuntura: fame nervosa? Prova con l’agopuntura, un antico rimedio orientale molto utile sotto diversi aspetti.

Mangiare ad orari regolari in compagnia: occorre cercare di non mangiare da soli e mangiare ad orari stabiliti, soprattutto quando si ha voglia di cibo capire se si tratta realmente di fame o no.

Combattere la fame nervosa è una questione di volontà ma è importante capire che non si può combattere da soli, ci vuole aiuto. Occorre l’aiuto di terapisti, di familiari e ciò è molto importante per evitare che la fame nervosa degeneri in bulimia, attacchi di panico e depressione.

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