venerdì, Dicembre 13 2024

Avete presente quel fastidioso dolore muscolare che non se ne va? Potrebbe essere fibromialgia, un disturbo doloroso che colpisce i muscoli causandone la rigidità e che comporta non pochi fastidi.

L’etimologia del nome “fibromialgia” deriva da dolore (algos) che proviene dai muscoli (myo) e dai tessuti fibrosi (fibro), come tendini e legamenti. Si tratta di una malattia cronica.

Personalmente mi è capitato di soffrire di dolori muscolari e di solito me la cavo con dei rimedi naturali, naturalmente se però il dolore non diminuisce mi rivolgo al medico. Quindi voglio ricordare che il seguente articolo non ha carattere medico ma informativo, per qualsiasi prescrizione e consiglio è al medico che dovete rivolgervi.

Vediamo quali sono le cause ed i sintomi e cosa possiamo fare per alleviare il disturbo.

Fibromialgia: cause e sintomi

La fibromialgia come tutti i disturbi si riconosce per via della sua sintomatologia:

  • dolore, diffuso e profondo, a volte avvertito come un indolenzimento a volte invece come delle fitte lancinanti o come un pulsare;
  • rigidità muscolare;
  • disturbi del sonno;
  • astenia;
  • spossatezza;
  • mal di testa;
  • sindrome delle gambe senza riposo;
  • scarsa concentrazione;
  • sensibilità cutanea;
  • ronzio nelle orecchie;
  • vertigini;
  • tensione muscolare;
  • sindrome del colon irritabile.

Il dolore si manifesta prevalentemente in queste zone: colonna vertebrale, spalle, cingolo pelvico, braccia, polsi e cosce.

Ed ecco le cause ed i fattori che influenzano la comparsa del disturbo:

  • freddo;
  • eccessiva attività fisica;
  • postura scorretta;
  • ansia;
  • alterazioni del livello dei neurotrasmettitori, causata dallo stress ad esempio;
  • postura errata nel sonno;
  • trauma fisico o psichico;
  • malfunzionamento delle reti neurali-cerebrali;
  • squilibrio ormonale.

Le cause possono essere influenzate da diversi fattori biochimici, genetici, neurochimici, ambientali, ormonali, psicologici etc. Sono in corso degli studi per determinare quali siano le più preponderanti.

Quali sono le complicazioni che comporta la fibromialgia?

  1. spossatezza che interferisce con il lavoro;
  2. dolore che interferisce con la qualità del sonno;
  3. sindrome di Raynaud;
  4. depressione ed ansia.

Come si diagnostica la fibromialgia?

Attraverso rx ed analisi del sangue.

Le persone maggiormente esposte a sviluppare questo disturbo sono le donne di età compresa tra i 35 ed i 55 anni e sovente purtroppo questo disturbo viene confuso con altre patologie come ipotiroidismo, malattie muscolari, come ad esempio la polimiosite, malattie infettive come l’epatite e l’AIDS, malattie e deformazioni ossee. Gli esami del sangue si fanno proprio per escludere queste patologie.

Quanto è grave il disturbo della fibromialgia?

Se è associato a condizioni reumatiche può essere molto invalidante.

La fibromialgia in gravidanza

In primis, precisiamo che questa sindrome non ha effetti sul bambino, quindi sta tutto nel gestire la situazione. Senz’altro si deve evitare l’accumulo di stress ed evitare di programmare la gravidanza nei periodi di fase acuta, occorre parlare con il medico (prima di pianificare la gravidanza) per quanto riguarda la situazione farmacologica, infine occorre nutrirsi in modo sano e fare dell’attività fisica dolce e moderata.

Fibromialgia: rimedi naturali, alimentazione e consigli

Naturalmente chi soffre, o sospetta di soffrire di fibromialgia, deve rivolgersi al medico curante, vi sono particolare terapie che è necessario intraprendere e rimedi naturali che vi si possono affiancare.

Va da sé che i rimedi non sostituiscono i farmaci e devono esser approvati dai medici.

Fibromialgia: rimedi naturali

  1. Psiche: yoga, tai chi, rilassamento muscolare e meditazione apportano un grande beneficio poiché calmano gli stati di agitazione ed alleviano le tensioni muscolari. Bastano due ore a settimana;
  2. Medicina dolce: l’agopuntura può essere una buona soluzione per combattere stanchezza ed ansia (ma non fatevi venire l’ansia per gli aghi);
  3. Massaggi: i massaggi hanno tutto il vantaggio di rilassare mente e corpo ma, attenzione, devono essere eseguiti da professionisti altrimenti peggiorano la situazione;
  4. Attività fisica: leggera e regolare, bene lo stretching;
  5. Erba di San Giovanni: ottima per calmare gli stati ansiosi e depressivi;
  6. Tisane depurative: bene il tarassaco, il cardo mariano e la bardana;
  7. Ginseng: interessante per via delle sue proprietà toniche;
  8. Melissa e valeriana: ottime per curare l’insonnia e gli stati ansiosi;
  9. Ginkgo biloba: migliora la circolazione e la funzione del cervello;
  10. Docce e bagni caldi per favorire il rilassamento;
  11. Estratti dei semi dell’uva che hanno proprietà antiflogistiche;
  12. Artiglio del diavolo, dalle ottime proprietà antinfiammatorie (sconsigliata in gravidanza);
  13. Corteccia di salice bianco dalle ottime proprietà antiflogistiche.

Fra gli altri rimedi fitoterapici di cui parlare con il medico e l’erborista troviamo: Astragalus mongolicus, Angelica sinensis, Cimicifuga racemosa.

Fibromialgia: l’alimentazione consigliata

L’alimentazione come al solito gioca un ruolo chiave contro i problemi di salute.

Fra i cibi da eliminare troviamo: zuccheri, caffè, tè, succhi di frutta, alcolici, bevande gassate, alcol, carne rossa, cibi grassi, glutine e latticini. Da limitare l’impiego delle solanacee (pomodori, melanzane, patate, peperoni) ed il sale.

Bene invece la carne bianca, il pesce, i legumi, i cereali integrali ben cotti, l’olio di oliva, la frutta e la verdura (cruda o al vapore).

Bene gli integratori di sali minerali, pappa reale, ginseng ed alga spirulina e soprattutto bere molta acqua.

Ricordo l’importanza del magnesio, quindi occorre incrementare l’assunzione di mele, albicocche, banane, fichi, pesche, frutta secca, erba medica, grano saraceno.

In sostanza per affrontare la fibromialgia occorre:

  1. ridurre lo stress;
  2. ridurre l’ansia;
  3. migliorare la qualità del riposo;
  4. favorire il rilassamento di corpo e mente;
  5. evitare le attività pesanti.

Cosa pensate di questa sindrome? Ne soffrite? Che consigli aggiungereste?

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