mercoledì, Aprile 24 2024

La dieta del gruppo sanguigno: cos’è, come è nata, chi può farla, cosa mangiare

Tenersi in forma non vuol dire solamente badare al nostro aspetto fisico, ma si tratta anche di tenere sempre in considerazione la nostra salute.

La dieta del gruppo sanguigno si basa proprio su questo concetto: nutrirsi in maniera corretta, seguendo un’alimentazione basata su alimenti freschi, naturali e che migliorino le nostre condizioni di vita in generale.

Ma vediamo, più nello specifico: cos’è la dieta del gruppo sanguigno, come è nata e cosa mangiare.

 

Che cos’è

Quando parliamo di dieta del gruppo sanguigno, parliamo di alimentazione sana, basata su alimenti freschi e naturali.

Dieta nata partendo dagli studi sui nostri antenati, per ricercare dei modelli naturali standard da poter seguire.

Il concetto su cui si basa questo regime alimentare è molto semplice: i gruppi sanguigni; ognuno è predisposto o meno alla digestione di determinati alimenti.

Il sistema dei gruppi sanguigni è stato inventato nei primi anni del Novecento da Karl Landsteiner e prevede la suddivisione dei gruppi in 4 macro categorie:

  • A;
  • B;
  • AB;
  • 0;

Suddivisione fatta in base alla presenza o meno degli antigeni A e B: presenza singola determinerà il gruppo sanguigno A o B, presenza di entrambi determinerà il gruppo AB e assenza, invece, il gruppo 0.

 

Come sono nati questi gruppi sanguigni?

In sostanza l’evoluzione dell’uomo ha portato al cambiamento del sistema immunitario al fine dell’adattamento fisico.

Inizialmente, ai tempi dell’uomo di Cro-Magnon, circa 40.000 anni fa, tutti appartenevano al gruppo 0, con un’alimentazione basata soprattutto sulla carne.

Con il tempo, poi,  durante il Neolitico, ci fu il cambiamento da nomade a sedentario che determinò lo sviluppo del gruppo A, con maggior pratica di pesca e agricoltura.

Nelle popolazioni nomadi di 10.000 anni fa, poi comparve il gruppo B, quando si spostarono nelle zone montuose e ci fu il passaggio dal clima torrido a quello freddo. Popoli alimentati soprattutto grazie alla pastorizia, quindi formaggi e carne.

Per finire, poi, con il gruppo AB, nato circa 1000-1200 anni fa,quando l’Impero Romano si mescolo a quello dei barbari. Gruppo molto raro, presente in meno del 5% della popolazione.

 

Come è nata

Come già accennato in precedenza, si tratta di uno stile di vita basato sulla ricerca di alimenti naturali e sani, in base al gruppo sanguigno di appartenenza, in quanto quest’ultimo è legato al nostro sistema immunitario e al nostro organismo.

I primi studi circa questa dieta partono con il naturopata americano James D’Adamo, nel 1957, e poi continuano con il figlio Peter.

James osservò che i pazienti con gruppi sanguigni diversi reagivano in modo diverso ad una stessa alimentazione.

Così propose un’alimentazione diversificata e teorizzò il tutto nel libro “One Man’s Food”.

Il figlio, negli anni, portò poi avanti questa teoria ed evidenziò anche una correlazione tra gruppi sanguigni e malattie. Il tutto legato alle lectine, una famiglia di proteine agglutinanti che si trovano negli alimenti. Queste reagiscono in modo diverso in base al gruppo sanguigno, e possono quindi essere espulse facilmente, oppure creare infiammazione. Per questo è molto importante legare, secondo questa teoria, gli alimenti al gruppo sanguigno di appartenenza.

Nel 1996, Peter pubblicò “Eat Right 4 our Type”, ovvero alimentazione su misura per ogni gruppo sanguigno. Ricordiamo poi “Live Right 4 Your Type”, che invece contiene un elenco di malattie in base al gruppo sanguigno di appartenenza.

Ulteriore evoluzione la ricordiamo nel 2007, con la pubblicazione di “The Genotype Diet”, una dieta che si concentra sulla medicina generativa, ovvero quel ramo che parte dalla naturopatia e che vede il corpo umano come perfettamente in grado di auto-guarirsi.

 

Chi può farla

La dieta del gruppo sanguigno non serve solamente per coloro con problematiche legate alla propria salute, ma anche e soprattutto a tutti coloro che vogliono:

  • Dimagrire;
  • Alimentarsi in modo corretto e naturale;
  • Prevenire malattie;
  • Curare il proprio fisico e la propria salute;
  • Atleti che vogliono migliorare le proprie prestazioni fisiche;

 

Cosa mangiare

Gli alimenti, come già accennato sopra, devono essere ‘compatibilicon il proprio gruppo sanguigno.

Vediamo ora le varie differenze e proposte idonee:

  1. Gruppo 0

Tipico dei primi cacciatori. Qui si ha una forte predisposizione per la carne, quindi tutti i cibi, più in generale, di origine animale. Ottime sono le diete iperproteiche in questo caso. Fortemente sconsigliati: legumi, cereali, latticini, pane, pasta, riso, etc… Difatti, i soggetti appartenenti a questo gruppo, tendenzialmente hanno maggior rischio di celiachia. Per quanto riguarda lo sport associato a questo tipo di alimentazione, si predilige sforzo fisico di forza e velocità.

  1. Gruppo A

Tipico degli antichi agricoltori. Qui è preferibile una dieta a base di ortaggi, frutta e cereali, limitando invece la carne, così come i latticini. Il tutto associato a sport più rilassanti, come yoga o golf.

  1. Gruppo B

Tipico di quelle che furono le popolazioni nomadi, con un sistema immunitario molto forte e un apparato digerente efficace; quindi l’unico gruppo sanguigno adatto per la digestione dei latticini. Meglio evitare zuccheri semplici e conservanti. Per quanto riguarda gli sport sono preferibili quelli che inducono lo spostamento, date le origini nomadi, come la camminata.

  1. Gruppo AB

Si tratta di un gruppo che può adattarsi agli sport e all’alimentazione tipici sia del gruppo A che del gruppo B. Un connubio di abitudini tra i 2 diversi gruppi sanguigni sopra citati.

 

 

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