venerdì, Marzo 29 2024

Pasta: calorie, valori nutrizionali e qualche consiglio per farla in casa

La pasta: primo piatto particolarmente amato dagli italiano e non solo, è oggi consumato in diversi formati e tipologie.

Ottima fonte di carboidrati e di fibre, proteine e grassi buoni, lì dove condita senza esagerare e con ingredienti salutari per il nostro organismo, si adatta a preparazioni sempre diverse come: sformati, per riciclo di ingredienti, pasta fredda, ottima durante le stagioni più calde, pratico piatto unico, da portare con sé a scuola o lavoro.

Ma quante calorie contiene la pasta? Quali sono i reali valori nutrizionali.

Oggi vedremo insieme tutto questo, oltre che qualche utile consiglio per farla in casa, in modo facile e veloce.

 

Tipi di pasta

La pasta si distingue per:

  • Composizione;
  • Formato;
  • Lavorazione;

Per quanto riguarda la composizione, questa varia in base alla farina utilizzata. Quindi, oltre la canonica acqua, abbiamo il possibile utilizzo di: farina di semola, farina di mais, farina di riso, farina d’avena, sino alle farine di legumi più svariati.

Questo per ovviare a problemi d’intolleranza al glutine, oppure per coloro che puntano ad un’alimentazione meno calorica e con quota proteica maggiorata. Ricordiamo anche l’utilizzo delle uova o di ripieni vari, nel caso di pasta fresca.

Riguardo al formato, abbiamo diverse tipologie divise tra:

  • Corta: rigatoni, penne, gnocchetti, farfalle, etc…;
  • Lunga: spaghetti, fettuccine, bucatini, linguine, etc…;

Per quanto riguarda, invece, la lavorazione, la pasta può essere integrale o meno, in base a come viene lavorata: se contiene ancora sia germe, che crusca, che endosperma.

Ovviamente meno il prodotto è lavorato e più conterrà fibra e più sarà salutare e meno calorico per il nostro organismo.

 

Calorie

Partendo dal presupposto che esistono diverse tipologie di pasta, prendiamo ora in considerazione quella principalmente consumata: quella di semola di grano duro.

In questo caso, dati gli ingredienti prestabiliti dal DPR 187/01, secondo il quale la pasta di semola di grano duro è un prodotto ottenuto tramite la trafilazione, laminazione  e l’essiccamento della semola, allora il conto delle calorie è piuttosto standard, ovviamente senza considerare i condimenti decisi successivamente, e questo al di là del formato di pasta consumato.

Abbiamo un totale di 360 kcal per 100 grammi di pasta secca industriale, senza olio o condimento ulteriore.

Lì dove fosse integrale, allora, avremmo una diminuzione ulteriore delle calorie: un piatto di spaghetti di grano integrale contiene 174 kcal. Al contrario se si tratta di pasta ripiena, come ravioli o tortellini, allora le calorie aumenteranno considerevolmente.

Quindi le calorie complessive sono sempre relative al condimento, esterno o interno che sia.

La pasta, se utilizzata in maniera corretta, è ottima per il nostro organismo, in quanto fonte di carboidrati e quindi d’energia. Ma ATTENZIONE a condimenti troppo grassi e dannosi per lo stesso.

 

Valori nutrizionali

La pasta fornisce al nostro organismo quantità diverse di valori nutritivi.

Un semplice piatto di pasta in bianco, di circa 60-70 grammi, contiene al proprio interno:

  • 35,5 gr di carboidrati;
  • 2,1 gr di fibre;
  • 0,6-0,8 gr di zuccheri;
  • 6,7 gr di proteine;
  • 8,1 mg di calcio;

Ovvio poi da considerare il sodio nell’impasto che, sempre per il DPR 187/01, non deve mai superare il 4% sul prodotto secco totale.

 

Come farla in casa

Per provare a fare la pasta fatta in casa basteranno 2 semplici ingredienti:

  • Uova: meglio se biologiche e medio/grandi;
  • Farina: ottima quella 00 o di semola di grano duro;

Proporzione di base è 1 uovo ogni 100 grammi di farina, ma dobbiamo ricordare diverse incognite:

  1. Le grandezza variabile delle uova, quindi il loro peso;
  2. L’umidità nell’aria;
  3. Capacità della farina di assorbire i liquidi;
  4. Consistenza diversa in base al formato di pasta che si vuole ottenere;

In sostanza, partire sempre con meno farina, per aggiungerla poi successivamente.

Procedimento

Si parte mettendo la farina e facendo un buco al centro (meglio partire con una ciotola, e solo successivamente con la spianatoia).

Poi sbattere le uova e incorporarle man mano al centro della farina.

Ora formare un panetto e stenderlo più volte, a ripetizione, utilizzando la base del palmo della mano (praticamente dove parte il polso). Dopo di che lavorarlo per almeno 10 minuti. Questo passaggio serve per sviluppare la maglia glutinica. Se con il passare dei minuti diventasse troppo ‘nervoso’ potremmo sbatterlo sul tavolo e riprendere a lavorarlo con più facilità.

Importante è l’attenzione all’aria, per non far seccare l’impasto, che diventa poi ben poco lavorabile. Una volta eseguito questo passaggio, ricoprire il panetto con la ciotola e lasciarlo riposare una mezzora.

Ora dividere in pezzi e sfogliarlo con una sfogliatrice. Si potrebbe anche usare il mattarello ma diventa tutto più lungo e complicato, soprattutto per raggiungere uno spessore ideale. La pasta fresca troppo alta non cuoce alla perfezione, soprattutto se ripiena come ravioli o tortellini.

Ora non ci resta che fare il tipo di basta che più ci piace, utilizzando stampi appositi o tagliando con coltelli affilati.

Attenzione a spargere sempre bene la farina per non far attaccare la pasta al tavolo o tra le varie sue parti.

 

 

 

 

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