venerdì, Dicembre 6 2024

Purtroppo almeno una volta nella vita, la maggior parte delle persone ha sperimentato il doloroso e fastidioso orzaiolo. Può succedere difatti che anche la palpebra, che ha la funzione di proteggere il bulbo oculare, s’infiammi. Si tratta di infiammazioni a carico delle ghiandole sebacee e lacrimali, causate da batteri come lo stafilococco. A questo punto la palpebra si arrossa e si gonfia e si forma un piccolo nodino giallo dove si accumula il pus o di cisti in cui si accumula del liquido.

L’orzaiolo è solitamente doloroso e causa lacrimazione e difficoltà nel muovere la palpebra. Fortunatamente esistono dei rimedi naturali per curare l’orzaiolo.

Esistono due tipi di orzaiolo:

  • interno: si verifica quando è oggetto d’infiammazione una ghiandola dei Meibomio, ovvero una ghiandola lacrimale situata all’interno della palpebra. Si presenta come un granello rosso che impiega un po’ di tempo per guarire.
  • esterno: si verifica quando l’infiammazione da stafilococco, colpisce una ghiandola di Zeiss, ovvero ghiandole sebacee, che si trova sul bordo esterno delle ciglia. Si presenta come un granello giallo che guarisce da solo in poco tempo.

Gli orzaioli non sono da sottovalutare, in quanto si tratta di una parte delicata e l’ascesso se non vien curato bene può lasciare dei segni. Se compare un orzaiolo, dobbiamo rivedere alcuni dei nostri gesti della routine quotidiana per la pulizia del viso oppure dobbiamo sospettare un attacco batterico in corso.

Solitamente l’orzaiolo tende a svanire da solo dopo poco tempo, se invece persiste, se vi è molto accumulo di pus, occorre rivolgersi al medico. Per aiutare a sfiammare l’orzaiolo possiamo ricorrere ai rimedi naturali, seguendo i consigli sotto indicati.

Due domande sull’orzaiolo:

  1. Che differenza c’è fra orzaiolo e calazio?

Il calazio è una ciste a carico delle ghiandole di Meibomio, non è doloroso ma è cronico. Si forma principalmente a causa di un eccesso di sebo. Il calazio non causa problemi e scompare da solo, ma può ricomparire spesso. Si ricorre all’intervento medico se il calazio provoca dolore o si gonfia eccessivamente.

  1. L’orzaiolo è contagioso?

Sì, è contagioso ragion per cui si devono utilizzare oggetti sterilizzati per curarlo, che poi vanno gettati via. Il contagio avviene per contatto diretto, quindi chi ne è affetto deve evitare di toccarsi gli occhi e poi toccare qualsiasi altra cosa senza essersi prima lavato le mani. Non può chiaramente utilizzare asciugamani comuni né altri oggetti che vengono a contatto con gli occhi.

Curiosità sull’orzaiolo

Nella medicina popolare l’orzaiolo veniva considerato simile all’affascino o malocchio e lo si poteva volontariamente o no mandare ad una persona. In alcune località d’Italia si crede che se si mangia vicino ad una donna incinta, senza offrirle nulla, questa può “mandargli l’orzaiolo” oppure l’orzaiolo comparirebbe se si vede un uomo urinare o se si è persone molto avare, sempre secondo le leggende.

A dicembre, la tradizione vuole che si preghi Santa Lucia perché curi la salute dell’occhio e tenga lontani gli orzaioli. Secondo la medicina popolare l’orzaiolo si cura recitando preghiere e avvalendosi di oggetti per effettuare il rito: una bottiglia d’olio in cui guardare dentro a digiuno, ago e filo (usati simbolicamente), uno spicchio d’aglio ed un coltello (simbolico), oggetti benedetti, oggetti in oro, batuffoli di acqua e bicarbonato da lasciar seccare e chiavi da usare secondo il rituale scelto dalla donna di medicina (guaritrice).

Orzaiolo: le cause ed i sintomi

Cosa causa la formazione di un orzaiolo?

La causa principale è l’infezione da stafilococco, che s’insinua nella ghiandola scatenando la flogosi della stessa. A ciò si può aggiungere un’eccessiva produzione di sebo che aumenta l’infiammazione.

Fattori che agevolano la comparsa dell’orzaiolo:

  • trucco non rimosso;
  • uso di vecchi cosmetici;
  • uso di oggetti infetti;
  • scarsa igiene;
  • malattie pregresse della palpebra come blefarite o congiuntivite;
  • disfunzioni ormonali o immunitarie;
  • prolungato contatto con acqua clorata o salata.

Se la pelle non viene detersa bene ogni giorno, se ci si scorda di rimuovere il trucco, se si condividono oggetti personali con chi ha già un orzaiolo o se si ha avuto recentemente un’infezione della palpebra si è maggiormente esposti. In alcuni casi può capitare di sfregarsi il naso, dove risiedono i batteri dello stafilococco e poi ci si toccano gli occhi, questo è un modo comune con cui il batterio attacca le ghiandole della palpebra.

Sintomatologia dell’orzaiolo

L’orzaiolo si associa a questi sintomi:

  • prurito
  • rossore
  • gonfiore
  • comparsa di cisti, noduli e pus
  • lacrimazione
  • dolore
  • sensibilità alla luce
  • scarsa motilità della palpebra
  • formicolio
  • sensazione di corpo estraneo nell’occhio
  • cispe
  • difficoltà della vista

Quando chiamare il medico? Quando l’orzaiolo si gonfia esageratamente o duole molto o presenta molto pus o impiega molte settimane per guarire. E naturalmente in caso di cronicità del problema.

Orzaiolo: i rimedi naturali

Non esistono solo i rimedi della medicina popolare, la cui efficacia non è certa, esistono anche i rimedi naturali, o rimedi della nonna, da attuare ai primi segnali di comparsa dell’orzaiolo.

Si precisa che non si tratta di prescrizioni mediche né questi rimedi possono sostituire i farmaci, pertanto è sempre raccomandato il consiglio medico. Le pomate antibiotiche sono da utilizzare solo su prescrizione medica.

Ecco quali sono i rimedi naturali contro l’orzaiolo:

  • Camomilla: si eseguono degli impacchi con della camomilla tiepida, con garze sterili tenute sull’occhio per un quarto d’ora (che poi vanno buttate e non riutilizzate), la camomilla ha proprietà lenitive e calma la flogosi;
  • Olio d’oliva: s’intinge un batuffolo di ovatta nell’olio d’oliva e lo si tampona sull’orzaiolo, calma il dolore e allontana i batteri;
  • Bustine del tè verde: si usano tiepide e si poggiano sull’occhio per un quarto d’ora;
  • Menta: secondo i rimedi della nonna anche poggiare una foglia di menta ben lavata aiuta a far scomparire l’orzaiolo, in alternativa si possono usare foglie tiepide di cavolo;
  • Cetriolo: per dare sollievo all’occhio, poggiare delle fette fresche di cetriolo sulla zona interessata;
  • Infuso di eufrasia: secondo le indicazioni dell’erborista, si prepara l’infuso e lo si tampona tiepido sull’occhio;
  • Impacco tiepido di aloe: si lascia il gel fresco d’aloe in infusione in acqua calda e quando è tiepido, si usa l’infuso come impacco sull’occhio;
  • Infuso di curcuma e coriandolo: si prepara un infuso come indicato dall’erborista e si procede come per gli altri infusi;
  • Infuso di malva: idem, come per gli altri infusi, si applica tiepido con garze sterili per un quarto d’ora circa almeno due volte al giorno.

Oltre la malva e l’eufrasia, il coriandolo e la curcuma, si possono usare anche la calendula, le foglie di acacia, il sambuco e il fiordaliso.

Se l’orzaiolo compare spesso si suggerisce inoltre di seguire una dieta ricca di vitamine B, C ed E. Si suppone inoltre che questa malattia possa esser collegata a disfunzioni del fegato, pertanto si possono seguire per brevi periodi diete depurative, con cibi e tisane indicati. [Leggi anche: Come depurare il fegato]

In omeopatia, si usano rimedi quali Pulsatilla, in casi di cronicità dell’orzaiolo; Staphysagria per orzaioli tenaci ed Hepar Sulfuris. Fondamentale consultare il medico.

Orzaiolo: consigli e prevenzione

  • non toccare gli occhi con le mani sporche;
  • non utilizzare trucchi, occhiali, asciugamani o lenti a contatto di persone infette;
  • non utilizzare cosmetici scaduti;
  • non sottovalutare nessuna infiammazione della palpebra, compresa la congiuntivite;
  • usare oggetti sterili;
  • non usare impacchi bollenti sull’orzaiolo ma sempre tiepidi;
  • lasciare l’occhio a riposo;
  • non toccare l’orzaiolo, non spremere le cisti o il pus, non sfregare e non schiacciare;
  • curare con attenzione l’igiene del viso;
  • non usare cosmetici sull’orzaiolo;
  • non usare lenti a contatto prima della scomparsa dell’orzaiolo.

Se il problema persiste o si aggrava consultare subito il medico.

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