lunedì, Ottobre 14 2024

Lo zenzero è noto per le sue proprietà benefiche, in particolare, è un ottimo alleato per la digestione e la nausea in gravidanza (in piccole dosi), ma anche per prevenire malanni stagionali o come rimedio naturale per tosse, raffreddore e influenza.

Eppure, in alcuni casi, lo zenzero fa male ed è controindicato. Ad esempio, se si soffre di colon irritabile, la condizione può peggiorare, stessa cosa per la gastrite. Approfondiamo meglio questo aspetto.

Chi deve evitare lo zenzero

Lo zenzero va evitato da chi soffre di calcoli biliari, perché questa spezia stimola la produzione di bile nella cistifellea, provocando irritazione e dolore e tutte le conseguenze del caso. Come anticipato, anche chi soffre di intestino irritabile deve prestare attenzione al consumo della pianta.

Lo zenzero stimola i movimenti intestinali, ed è un rimedio naturale efficace in caso di stitichezza, ma ha effetti poco piacevoli in caso di colon irritato. Possono presentarsi diarrea, aumento della motilità intestinale ed eccessivo meteorismo.

Inoltre, sembra esserci una correlazione tra zenzero e gastrite, consumarne in grandi quantità favorisce la comparsa di ulcere e sintomi fastidiosi nel tratto digestivo.

Infine, bisogna prestare attenzione in caso di assunzione di farmaci, perché lo zenzero può interagire con alcuni, alterandone gli effetti, in particolare:

  • Anticoagulanti;
  • Antinfiammatori;
  • Antiaggreganti piastrinici.

In ultimo, lo zenzero deve essere evitato da tutte quelle persone che hanno mostrato una certa sensibilità o allergia alla pianta.

Controindicazioni dello zenzero

Scendiamo ulteriormente nel dettaglio per capire quando e come lo zenzero fa male e perché è meglio limitarne o evitarne il consumo.

Essendo una pianta, sono in tanti a credere che lo zenzero possa essere assunto con leggerezza, ma le controindicazioni ci sono e possono anche portare problemi importanti nei soggetti sani, se utilizzato in modo eccessivo.

La prima raccomandazione è quindi quella di limitare la quantità, la dose giornaliera deve essere tra i 10 e i 30 grammi, sotto forma di radice fresca. È molto importante rimuovere la buccia che, se ingerita, può provocare infezione e irritazioni del tratto digestivo.

Un consumo eccessivo di zenzero può comportare i seguenti effetti collaterali:

  • Bruciore e acidità di stomaco, in particolare in caso di gastrite o se assunto a stomaco vuoto, ancor peggio se abbinato al limone.
  • Produzione di gas intestinali, eruttazioni, eccessiva motilità intestinale, diarrea, nelle persone che soffrono di colon irritabile.
  • Aumento del battito cardiaco dovuto alla capacità dello zenzero di influenzare la pressione sanguigna e la capacità di coagulazione. Consumarne troppo può provocare palpitazioni.
  • Contrazioni uterine, per cui non deve essere assunto in gravidanza. Lo zenzero va evitato anche in allattamento, perché può alterare il sapore del latte.
  • Coagulazione lenta. Lo zenzero fluidifica il sangue, condizione pericolosa per chi assume determinati farmaci.

Reazione allergica allo zenzero

In caso di reazione allergica allo zenzero possono comparire sintomi come rush cutanei, prurito, bruciore e, nel peggiore dei casi, difficoltà respiratorie (anafilassi). Se si sospetta una reazione allergica è importante smettere di consumarlo immediatamente e consultare il proprio medico di fiducia.

Nei casi gravi, potrebbe essere necessario recarsi al pronto soccorso, specialmente se si verificano gonfiore di labbra, viso o lingua e problemi respiratori.

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