giovedì, Marzo 28 2024

La manifestazione di sangue nelle feci è detta tecnicamente proctorragia, che indica più specificamente un sanguinamento dal retto. Cosa succede se ci sono tracce ematiche negli escrementi? Cosa si fa? In primis, se si tratta di un fatto ricorrente occorrente immediatamente andare subito dal medico, quindi si scopriranno le cause.

Perché è importante andare comunque dal medico? Perché può trattarsi di un fatto poco rilevante come di un grave problema, è il medico che deve stabilirlo, non voi (non sottovalutate mai assolutamente le perdite ematiche di qualsiasi genere).

ATTENZIONE: ricordo a chi legge che questa pagina non è una prescrizione medica, ma ha il solo scopo d’informare e di divulgare la necessità del controllo medico in caso di proctorragia anche come prevenzione tumorale.

Sangue nelle feci: cause, diagnosi e prevenzione

La situazione: abbiamo constatato che c’è del sangue nelle feci che sono di color nero pece o rosso vivo. Entrambi sono situazioni da sottoporre all’attenzione del medico, ma in particolar modo quella del sangue vivo.

Precisiamo che ci sono due possibili fonti di sangue nelle feci: derivanti dal tratto digestivo superiore (stomaco e intestino tenue) e dal tratto digestivo inferiore (colon, retto e ano); la prima causa feci nere mentre la seconda causa la comparsa di tracce di sangue vivo.

Ecco quali possono essere le cause del sangue nelle feci:

  • tumori nella parte media dell’intestino tenue o nella prima parte del colon (sangue vivo);
  • tumore allo stomaco (sangue vivo);
  • diverticolite (sangue vivo);
  • colite ulcerative (sangue vivo);
  • morbo di Crohn;
  • ulcera del duodeno o dello stomaco (sangue scuro);
  • polipi (sangue vivo);
  • infiammazioni della mucosa dello stomaco (sangue scuro);
  • angiodisplasia;
  • malformazione vascolare;
  • proctite, infiammazione della mucosa del retto;
  • anemia;
  • ascesso perianale;
  • insufficienza renale;
  • cirrosi epatica.

Le cause però possono anche essere ragadi ed emorroidi ed in questi casi il sanguinamento avviene dopo l’evacuazione che è accompagnata da bruciore e dolori. E’ un fenomeno che si verifica sovente nelle donne in gravidanza che improvvisamente soffrono di stitichezza ed emorroidi, basta un consiglio del medico e stare sotto controllo.

Il sanguinamento può comparire anche a seguito di sesso anale o infezioni intestinali, che possono esser determinate dalla presenza di parassiti o batteri (ne abbiamo parlato a proposito dell’intossicazione alimentare con annessa sintomatologia).

Prima di passare alla diagnosi, c’è un quesito interessante da porsi: è sangue o non è sangue?

In alcuni casi le feci possono diventare scure per ciò che abbiamo ingerito e dunque non si tratta di sanguinamento. Se dunque abbiamo ingerito integratori di ferro, liquirizia, barbabietole, carbone attivo o mirtilli ed alcuni farmaci può non trattarsi di sangue.

Una volta che vi siete recati dal medico egli deciderà quale metodo diagnostico sia migliore, a tal proposito è bene informare il medico circa la presenza o meno di una sintomatologia contemporanea (nausea, dolori, vertigini, diarrea e qualsiasi altro sintomo si manifesti in questa circostanza).

La diagnosi viene effettuata mediante:

  • ispezione fisica del retto (serve a verificare l’eventuale presenza di emorroidi o ragadi);
  • colonscopia (un tubicino flessibile con una luce viene introdotto nell’ano, può essere richiesta la sedazione se si prova fastidio);
  • sigmoidoscopia (a differenza della precedente analisi il tubicino è munito di telecamera);
  • enteroscopia (s’ingerisce una pillola con una piccola telecamera).

Che cosa significa prevenzione?

Se si nota sangue nelle feci è importante fare subito gli esami, ma è importante farli anche una volta ogni tanto per verificare che non vi sia sangue occulto, ovvero che non si vede. Pensiamo che la maggior parte dei tumori al colon, ma anche allo stomaco può esser combattuta in tempo ed efficacemente grazie proprio all’analisi delle feci.

Sangue nelle feci: domande e risposte

  1. Se si è in gravidanza e compare sangue nelle feci cosa si deve fare? Verificare che vi siano o meno ragadi ed emorroidi, rivolgersi al medico.
  2. Se il sangue compare nelle feci di un bambino? Verificare la presenza di ragadi, l’intolleranza al latte o alla soia (nel caso in cui lo ingerisca la madre durante l’allattamento o lo si somministri al bambino), rivolgersi al pediatra.
  3. Se non ho sangue nelle feci ma soffro spesso di problemi addominali e intestinali devo fare comunque gli esami? Sì, potrebbe esservi del sangue occulto nelle feci.
  4. Se presento sangue nelle feci sono per forza affetto dal Morbo di Crohn o dal tumore? No, può trattarsi anche di un problema meno serio ecco perché occorre rivolgersi al medico.

Sangue nelle feci: cosa fare e possibili rimedi naturali

Una volta che abbiamo accertato che le feci siano più scure del solito o vi siano tracce di sangue ecco cosa fare:

  1. Verificare cosa si è ingerito nelle recenti 24 ore;
  2. Se si è ingerito un cibo a rischio verificare la concomitanza di sintomi di intossicazione di alimentare;
  3. Escluse queste due, verificare se vi sono emorroidi esterne e tagli (ATTENZIONE: non inserire nulla nel retto, tanto meno cotton fiocc e non effettuare clisteri);
  4. Contattare quanto prima il medico sia che le prime tre circostanze siano verificate e siano reali sia che siano assenti.

In presenza di sintomatologia addominale anomalo, emorragie che tuttavia non coinvolgono il retto effettuare comunque le analisi.

Se si tratta di emorroidi o ragadi? Fare degli impacchi freschi (non ghiaccio a contatto diretto), utilizzare un’apposita pomata prescritta dal medico.

Se si è in presenza di un intossicazione alimentare seguire le disposizioni contenute nel precedente articolo.

E’ fondamentale rivolgersi al pronto soccorso se i soggetti in questione sono anziani, bambini o donne in gravidanza.

Cosa bisogna fare i concreto per prevenire il sanguinamento rettale?

  1. Prevenire la stipsi o controllare le disfunzioni intestinali: mangiare più o meno fibre a seconda della situazione;
  2. Fare esercizio fisico per migliorare la motilità intestinale;
  3. Evitare cibi piccanti se si soffre di diverticolite;
  4. Tenere sotto controllo lo stomaco (ricordo che ansia e stress sono una causa primaria di ulcere gastriche);
  5. Evitate di utilizzare medicine come ibuprofene, naprossene e aspirina per lunghi periodi, perché provocano ulcere allo stomaco (quando si deve ricorrere ai farmaci prendere un protettore gastrico);
  6. Evitare il più possibile latticini, glutine, zuccheri, soia ed alcolici (specie si si hanno stomaco ed intestino sensibili);
  7. Non sottovalutare ragadi ed emorroidi;
  8. Bere la mattina a stomaco vuoto acqua tiepida e succo di limone per effettuare un lavaggio dell’intestino e migliorarne la funzione (non indicato in presenza di ulcere).

Ricordo infine che in caso di sangue nelle feci è il medico a determinare quali farmaci ed in quali dosi si devono assumere.

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