venerdì, Dicembre 13 2024

Secondo l’OMS, sono circa 284 milioni le persone che almeno una volta hanno vissuto almeno un disturbo d’ansia. Circa, quindi, il 3,6% della popolazione mondiale. Un dato che ha visto un aumento esponenziale soprattutto negli ultimi anni.

Complice di questa crescita, la consapevolezza che i sintomi degli attacchi di ansia non siano da sottovalutare, come spesso accadeva in passato, e tantomeno da giustificare con frasi tipo “è un periodo di forte stress” o “è soltanto un po’ di agitazione”.

Si tratta, infatti, di episodi improvvisi di paura intensa che debilitano il corpo sia psicologicamente che fisicamente. Chi li vive si sente impotente, sopraffatto, fino alla sensazione di essere in pericolo.

È fondamentale, quindi, riconoscerli e prendersene cura, cercando di tenerli sotto controllo prima che si trasformino in qualcosa di più grave.

In questo articolo andremo ad analizzare quali sono i principali attacchi d’ansia, come si manifestano e cercheremo di capire in che modo poterli gestire, sia attraverso supporti medici, ma anche con rimedi naturali.

Questi ultimi infatti potranno essere alleati fondamentali, certamente se affiancati a un percorso di sostegno psicologico.

Gli attacchi d’ansia, cosa sono e come riconoscerli

La prima cosa fondamentale da sapere è che gli attacchi d’ansia possono colpire chiunque, in qualsiasi momento o situazione e, anche se incide una predisposizione genetica e ambientale, possono essere più o meno frequenti in determinate fasi della vita.

Inoltre, è importante delineare una distinzione fra ansia fisiologica e patologica. Se la prima può essere intesa come un’attivazione generalizzata dell’individuo di fronte a un determinato stimolo e quindi utile all’adattamento, la seconda compare all’improvviso, senza una precisa causa riconoscibile e vanno trattate quindi in modo differente.

Nel tempo non si sono ancora chiarite del tutto le implicazioni che scaturiscono gli attacchi d’ansia, ma ci sono dei fattori che non devono essere sottovalutati.

  • I fattori ereditari: alcuni studi infatti rilevano che circa il 50% dei casi in cui si presentano disturbi d’ansia abbiano almeno un familiare affetto da una patologia simile.
  • I fattori biologici: è stato visto, per esempio, come un ridotto livello di serotonina può influire sull’insorgenza dei sintomi di ansia, così come l’eccessiva produzione di noradrenalina.
  • I fattori inconsci: dovuti per esempio da traumi che si possono aver subito nei primi mesi o anni di vita e quindi, di fronte a determinati eventi apparentemente innocenti, scatta un meccanismo di difesa che si trasforma in attacco d’ansia.

Qualsiasi possa essere la causa, generalmente si possono riconoscere da alcuni sintomi improvvisi. Fra i più comuni c’è il senso di paura e pericolo imminente senza un reale motivo, il terrore di perdere il controllo o di morire.

Da queste manifestazioni più generiche, poi, possono emergere i disturbi del sonno, della memoria, fino nei casi più gravi provare la sensazione di depersonalizzazione, dolori fisici per esempio al tronco, fatica di respirazione, vertigini e svenimento.

Sia che si tratti di attacchi d’ansia lievi o più profondi, è importante riconoscerli in tempo per poterli gestire e tenerli sotto controllo. In tal senso sarà fondamentale parlarne con specialisti che saranno in grado di diagnosticarli e trovare una corretta soluzione in base alle esigenze.

I rimedi naturali per gli attacchi d’ansia

Seppur sia sempre consigliato affidarsi a medici e specialisti quando sorgono i primi attacchi d’ansia, alcuni rimedi naturali possono essere dei buoni alleati. Vediamoli insieme:

  • La respirazione profonda e la meditazione: ritagliarsi un po’ di tempo per praticare quotidianamente una respirazione concentrata può aiutare a rilassare il torace e, di conseguenza, tutto il corpo. In questo modo emergeranno sensazioni di calma, utili per controllare lo stato d’ansia.

 

  • L’attività fisica regolare: è ormai noto quanto l’esercizio fisico e il mantenimento attivo del corpo influisca sulla salute mentale. Non è necessario praticare sport estremi, ma basta anche una passeggiata di venti minuti ogni giorno per notare un impatto positivo sull’umore e sul livello di stress.

 

  • L’utilizzo di erbe naturali: alcune piante sono conosciute proprio per le loro proprietà rilassanti, la camomilla per esempio è la più famosa, ma non è la sola. La valeriana, la melissa e persino la lavanda, sono tutte alleate per calmare i nervi e sono ideali per la preparazione di tisane e infusi, da sorseggiare prima di coricarsi.

 

  • La dieta equilibrata: si tratta di un aspetto fondamentale per la salute mentale, in quanto i cibi ricchi di proprietà benefiche garantiscono livelli di zuccheri più bassi e quindi minor agitazione e ansia. Spesso sottovalutata, la dieta colma di frutta, verdura, cereali e proteine magre può fare la differenza.

 

  • Le corrette ore di sonno: la stanchezza accumulata può aumentare la probabilità di andare incontro ad attacchi d’ansia e palpitazioni. Per questo è fondamentale cercare di regolare il ciclo del sonno con una routine creando un ambiente tranquillo e privo di stimoli. E per migliorare la qualità è consigliato limitare l’uso di dispositivi elettronici, almeno 15 minuti prima di dormire.
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