giovedì, Aprile 25 2024

Frequente stimolo alla minzione e sensazione di bruciore: quali potrebbero essere le cause?

Quando si hanno problematiche frequenti nella minzione, come frequente stimolo, irritazione e/o bruciore, allora il medico tende a prescrivere canonici esami delle urine per rintraccarne la causa.

Dagli esiti si scorge spesso la presenza di una quantità non trascurabile di leucociti, ovvero i globuli bianchi che si occupano di difendere il nostro organismo e che spesso sono sinonimo di infezione in corso.

Ma cosa significa avere i leucociti alti nelle urine? Quali sono i valori da poter ritenere nella norma? I sintomi e le possibili cause.

 

Cosa sono i leucociti e cosa significano

I leucociti, noti anche come WBC (White Blood Cells), sono semplicemente i globuli bianchi che si occupano della difesa del nostro organismo, quindi cellule del sangue preposte come risposta agli attacchi di virus, batteri, miceti e parassiti d’ogni genere.

Quando il nostro corpo sta bene, non ha bisogno di questi elementi, se invece vengono ritrovati a quantità non indifferenti (sopra una concentrazione di 5-10 unità per millilitro di urina) allora vi è segno che qualcosa non va. Ovviamente però, per indagarne la causa primaria è necessario sottoporsi a visite ed esami specifici successivi.

I leucociti hanno diversa natura in base alla funzione che eseguono (neutrofili, eosinofili, basofili, linfociti, monociti). Al contrario dei globuli rossi, essi non si trovano solamente nel sangue, ma anche e soprattutto nei vari tessuti, questo per intervenire nella difesa di aree infette in qualsiasi luogo dell’organismo (capacità migratoria).

 

Valori di norma

Spia rossa di processi infiammatori a livello urinario, la conta dei leucociti nelle urine è molto importante per capire se qualcosa nel nostro organismo non va come deve.

Ovviamente, un esame semplice delle urine può stabilire al microscopio solo la conta degli stessi, ma per capire di che tipo di infezione si tratti e quindi la giusta terapia da seguire, vi è la necessità di eseguire anche un’urinocultura con antibiogramma. Quest’ultimo infatti individua non solo il tipo di batterio presente, ma anche l’antibiotico che può eliminarlo.

Altri esami correlati possono essere ecografia del rene e cistoscopia.

Ma vediamo ora i valori di norma dei leucociti nelle urine:

  • meno di 5-10 leucociti per microlitro (µl) di urina.: caso in cui non vi è segno di infezione;
  • tracce: quando, in condizioni normali, nel referto si legge questa indicazione, vuol dire che comunque la conta di quelli trovati è trascurabile;
  • > 5-10 leucociti/µl: segno di infezione;

 

Sintomi

I sintomi che possono dare allarme dell’aumento dei leucociti nel sangue possono essere:

  • minzione frequente e dolorosa, accompagnata di bruciore non indifferente all’uretra;
  • pesantezza vescicale anche dopo aver urinato;
  • frequente stimolo notturno, che ci porta ad alzarci spesso;
  • cattivo odore delle urine;
  • secrezione uretrale;
  • sangue durante e post minzionale;
  • dolore al basso ventre;
  • brividi e febbre;
  • mal di reni, schiena in generale e gambe;
  • vomito e mal di testa;
  • spossatezza e debolezza generale;

Ovviamente i sintomi variano in base alla persona, ma soprattutto in base alla causa che scatena l’aumento dei leucociti delle urine, quindi alla causa scatenante dell’infezione stessa.

La gravità dei sintomi aumenta in base anche alla gravità della causa stessa.

 

Cause

Ma passiamo ora alla cause possibili.

Che si tratti di un segnale generico di un’infezione delle vie urinarie è palese, ma può dipendere da fattori differenti, quali:

  • diabete mellito: per il glucosio nelle urine che alimenta la proliferazione di batteri;
  • tumore ai reni;
  • malattie autoimmuni, quali sclerosi multipla: quest’ultima può generare una perdita di contrattura a livello vescicale, questo comporta un continuo svuotamento incompleto della vescica, ergo un ristagno di urine e quindi una favorevole condizione per la proliferazione di batteri in loco;
  • gravidanza: per il peggioramento qualitativo a seguito della perdita di tonicità della vescica, che crea le condizioni ideali i batteri);
  • cistite: che può avere a sua volta cause plurime e differenti (da freddo, interstiziale, post coitale, da disidratazione, etc);
  • calcoli renali;
  • balanite (infiammazione del glande);
  • rene policistico;
  • uretrite;
  • prostatite;

 

Consigli per la preparazione all’esame delle urine

Molto importante, al fine di ottenere risultati veritieri, avvalersi di alcuni semplici accorgimenti, al fine di evitare falsi positivi o negativi nel ritraccio di infezioni varie:

  1. Lavarsi bene le mani prima di urinare;
  2. Lavare le parti intime esterne, risciacquando accuratamente per evitare residui di sapone;
  3. Fare attenzione a dove depositare il coperchio del barattolino, preferire sempre superfici pulite o se possibile ricoperte da della carta igienica o dello scottex. Soprattutto non far andare nulla del barattolo, anche semplici schizzi d’acqua potrebbero determinare contaminazioni di qualsiasi genere;
  4. Non raccogliere il primo getto di urina;
  5. Evitare di eseguire il test durante il ciclo mestruale o in presenza di secrezioni vaginali importanti, in quanto potrebbero alterare i risultati dell’esame stesso;
  6. Portare il barattolo in laboratorio entro e non oltre le 2 ore dalla raccolta;
  7. Assicurarsi di richiudere attentamente il coperchio, per evitare contaminazioni esterne durante il tragitto;
Previous

Integrazione proteica: quando è necessaria, la gestione delle proteine, i benefici e gli svantaggi

Next

Pelle secca e irritata: cause e rimedi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potrebbe Interessarti Anche