lunedì, Ottobre 14 2024

Sodio: tutti lo conosciamo e praticamente tutti conosciamo i suoi risvolti negativi, ma ha anche delle proprietà benefiche? Può capitare di essere in carenza e non lo solo in eccesso? Lo scopriamo qui di seguito.

Il sodio è un metallo alcalino, argenteo e ceroso, si ossida con l’aria e può essere aggredito dall’acqua. Nel corpo umano si trova nei liquidi extracellulari, nel tessuto osseo, in quello connettivo e nella cartilagine.

Sodio: proprietà e benefici

Il sodio ha diverse benefiche proprietà:

  • controlla l’osmosità del plasma, se è necessario richiama acqua (ritenzione idrica, edemi e pressione alta);
  • regola il bilanciamento acido basico e del bilancio idro-salino;
  • ha un ruolo importante negli impulsi nervosi specie per quanto riguarda i muscoli e gli scambi cellulari;
  • regola la pressione sanguigna;
  • è importante per la salute di denti ossa e cartilagini;
  • contrasta i reumatismi ed i dolori muscolari;
  • contrasta i crampi dovuti ad esercizio fisico con eccessiva sudorazione;
  • ha proprietà disinfettati ed antibatteriche;
  • collabora alla produzione dell’acido cloridrico;
  • aiuta il trasporto dell’ossigeno;
  • regola il ph del sangue;
  • contrasta la disidratazione.

Il sodio viene assorbito dall’intestino tenue e poi regolato dai reni, viene quindi smaltito con l’urina, le feci e infine con il sudore.

Sodio: fabbisogno e dove trovarlo

Di quanto sodio abbiamo bisogno ogni giorno? Fra 0,6 e 3,5 grammi. Come facciamo ad integrarlo? Con l’alimentazione, in questo caso non sono necessari integratori, anzi occorre fare attenzione ai cibi ricchi di sodio per non esagerare.

Prima di parlare di alimentazione però sarà bene distinguere i sali:

  • sale iodato, si tratta di un sale modificato per venire incontro a chi ha problemi di tiroide. Ne sono ricchi alghe, pesci, rape e gli spinaci. Chi ne necessità deve usarlo crudo e non aggiungerlo alle pietanze in cottura;
  • sale iposodico, aiuta a contrastare l’ipertensione;
  • sale asodico, non contiene sodio;
  • sale marino integrale, non raffinato e ricco di sali minerali.

Quindi come abbiamo visto il sale non è tutto uguale ed ognuno deve scegliere il proprio in base alle proprie necessità.

Passiamo ai cibi ricchi di sodio (mg/100g):

  • salumi (Prosciutto crudo di Parma 2578, Salame Brianza 1827, Pancetta magretta 1686, Bresaola 1597, Speck 1557, Coppa Parma 1524, Salame Ungherese 1504, Mortadella, solo suino 506);
  • capperi 2964;
  • bottarga;
  • olive in salamoia 1556;
  • acciughe;
  • formaggi (Pecorino 1800, Taleggio 873, Provolone 860, Grana 700, Emmenthal 450);
  • snack (patatine);
  • latte vaccino;
  • carne (filetto di maiale 290 mg/100g, bistecca 60, lardo 68, pollo 50);
  • pollame;
  • pesce (salmone fresco 48, salmone affumicato 520, sogliola 80, ostrica 73, capa santa surgelata 206);
  • alghe.

Molto meno frutta e verdura naturali: pomodoro 3, piselli 1, patate 3 (patate fritte 1000), cipolla 10, asparago 2. Il cavolo ad esempio sta a 20 mentre se prendiamo i crauti in barattolo stanno a 750.

Come abbiamo notato gli alimenti lavorati sono molto più ricchi di sodio che non quelli non lavorati, in linea di massima questi si dovrebbero evitare perché comportano un eccesso di cui stiamo per esplorare le dannose conseguenze.

Vediamo qualche esempio:

  • salsa di soia 5720;
  • minestrone liofilizzato 5600;
  • burro di noccioline 600;
  • aringa marinata 1030;
  • cotechino, confezionato precotto, bollito 875;
  • merluzzo sotto sale 7027.

Sodio: carenza, eccesso e controindicazioni

Purtroppo sin da piccoli la gran parte di noi aggiunge sale alle pietanze che già contengono sodio di per sé. Un’altra cattiva abitudine è consumare in modo spropositato snack e salumi.

Come si fa ad arginare il problema? Iniziare ad usare più limone ed aceto al posto del sale, in realtà il palato si abitua dopo poco e non ne sente la mancanza. Bene anche aglio e peperoncino. Bere molta acqua e tisane drenanti.

Cosa succede se esageriamo con il sodio? Si arriva all’eccesso, ipersodiemia, e son problemi.

Le conseguenze di un eccesso di sodio sono:

  • problemi renali;
  • ritenzione idrica;
  • edemi;
  • ipertensione;
  • nausea;
  • convulsioni;
  • febbre;
  • difficoltà respiratorie;
  • malattie cardiovascolari;
  • aumento della glicemia;
  • osteoporosi.

Se invece ci troviamo di fronte al problema opposto?

La carenza di sodio, iposodiemia, può causare:

  • anoressia;
  • coma;
  • nausea;
  • rigetto;
  • alterazioni del sistema nervoso.

Può esser causato da un ridotto apporto alimentare, se si segue una dieta iposodica ad esempio. Può esser anche però causata da vomito, dissenteria e malattie nefritiche.

Come si fa fronte a questo problema? Cercando di consumare cibi ricchi di sodio, ma magri e buoni, ad esempio pesce affumicato e marinato, verdura ed ortaggi, salumi magri.

In molti casi la questione della regolazione del sodio non è proprio semplicissima, bisogna valutare il quadro generale. Si soffre di ritenzione idrica abitualmente o a periodi? Si hanno problemi alla tiroide? Come stanno i reni? Soffrite d’ipertensione?

Per sapere se il sale che mangiamo ci sta danneggiando o no occorre fare degli esami e valutare la questione con il medico. In linea di massima chi soffre d’ipertensione e di patologie renali è meglio che il sale non lo veda proprio.

Niente sale ai neonati ed ai bambini in fase di svezzamento. Quando crescono ok un po’ di sale negli alimenti, ma non a tavola, vanno educati che il sale non è qualcosa che si può aggiungere all’infinito. Idem per i cibi in scatola, in busta, precotti, contengono tantissimo sale e non fanno bene né a loro né a voi, evitateli e leggete sempre gli ingredienti di ciò che comprate.

Per sapere la giusta quantità di sale che deve assumere un bambino e per come deve assumerlo rivolgetevi al pediatra. Idem se siete in gravidanza, per evitare gonfiori, edemi e problemi alle gambe parlate con il medico della vostra dose giornaliera di sale.

Com’è il vostro rapporto con il sale? Esagerate o lo evitate?

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