venerdì, Aprile 26 2024

Surf, windsurf e kitesurf: varianti, benefici, dieta consigliata, accorgimenti e rischi

Sport colmi di adrenalina e ideali per chi ama tenersi in forma e soprattutto lo stretto contatto col mare.

I surfisti possono essere definiti veri acrobati delle onde, sono eleganti ed emozionanti da guardare, così come lo è questo sport acquatico da praticare.

Ma quante tipologie di surf esistono? Quali benefici portano? Qual è la dieta più consigliata per questi sport, e quali gli accorgimenti e i rischi maggiori?

Vediamolo insieme.

 

Surf, windsurf e kitesurf: varianti

Il surf può essere praticato sia in mare che in acque interne di laghi e fiumi;  ma non solo, può anche variare l’attrezzatura utilizzata per questo sport e proprio in base a quest’ultima il surf classico si dirama in altre varianti:

  1. Serf classico

Si segue il movimento naturale dell’acqua al fine di planare lungo la parete dell’onda stessa, cercando di restare in piedi sulla tavola. Molto più difficile del windsurf, in quanto bisogna saper analizzare molto bene il moto ondoso e avere molto equilibrio e forza nelle gambe;

  1. Windsurf

L’equilibrio sulla tavola viene gestito dalla propulsione del vento sulla vela. La difficoltà, in questo caso, è proprio quella di controllare la vela in base alla direzione del vento stesso;

  1. Kitesurf

In questo caso si plana sull’acqua grazie al vento che smuove l’aquilone, o kite, a cui si è collegati tramite una barra di controllo, che si deve manovrare per controllare la direzione stessa. Questa variante, tra le 3, è sicuramente quella più difficile, in quanto bisogna saper controllare contemporaneamente acqua e vento;

 

Varianti che in comune richiedono requisiti fondamentali: buona base di coordinazione, di equilibrio, oltre che di una buona forma fisica.

 

Surf, windsurf e kitesurf: benefici

I benefici di questi sport acquatici sono diversi, ecco i 3 maggiori:

  1. Antistress

Prima di considerare i soli benefici fisici, è anche opportuno ricordare quanto il surf in generale metta in contatto con la natura, dando modo di rilassarsi ed alleviare le tensioni della vita di tutti i giorni. Difatti, gli sport in generale,ma il surf maggiormente, permette il rilascio di endorfina e degli ormoni del benessere, permettendo così di affrontare meglio anche le nostre paure, oltre che aumentare la concentrazione e la pazienza.

  1. Forma fisica

L’intero corpo è costantemente in movimento nel surf, di qualsiasi tipologia esso sia. E oltre che un buon allenamento per moltissimi muscoli, questo sport aiuta anche il metabolismo, permettendo di bruciare circa 400 kcal l’ora. E se, come si dovrebbe, si accompagna il tutto con riscaldamento, stretching e yoga pre e post surfata, allora i vantaggi fisici saranno ancora maggiori.

  1. Stimolazione del sistema cardiovascolare

Grazie al costante movimento, il surf permette di migliorare il fiato e lo stesso sistema cardiovascolare. Questo perché, durante l’intero tempo dedicato a questo sport, il cuore è costretto ad adattarsi al ritmo sostenuto, da quando si rema sulla tavola, a quando si cavalca l’onda, sempre in attento equilibrio.

 

Surf, windsurf e kitesurf: dieta consigliata

Non vi è una vera e propria dieta specifica da dover seguire quando si diventa surfisti, ma vi sono comunque delle buone norme che sarebbe opportuno sapere, in quanto aiutano il fisico a mantenersi in forma e ad assumere le giuste sostanze nutritive.

Vediamone, ora, alcune:

  • Assumere una buona dose di frutta e verdura;
  • Utilizzare proteine a basso contenuto di grassi, quali: pollame, carne magra, pesce magro e latticini magri;
  • Importantissima l’idratazione, dato il dispendio di energie e il sudore durante l’attività fisica;
  • Fare sempre uno spuntino pre e post workout: soprattutto con carboidrati per avere importanti dosi di energia da poter poi utilizzare, poi con grassi di origine animale e soprattutto con zuccheri semplici;

 

Surf, windsurf e kitesurf: accorgimenti e rischi

I rischi in cui si può incorrere praticando questo genere di sport acquatici sono diversi, è per questo che sarebbe sempre meglio seguire degli accorgimenti, al fine di limitare quanto più possibile i fattori di pericolo.

Vediamo alcuni dei rischi maggiori e come rimediarvi:

  • Stress di caviglie e piedi: a causa della posizione assunta sulla tavola, queste parti del corpo sono particolarmente sottoposte a stress, meglio quindi fare sempre un buon riscaldamento e dedicarsi anche a yoga post workout;
  • Orecchio del surfista: patologia che porta ad un accumulo di elemento osseo nel condotto uditivo, dopo lunghi periodi di tempo. Si tratta dell’esostosi, e si sviluppa soprattutto a chi surfa in ambienti freddi e ventosi, in quanto il corpo, al fine di proteggersi dagli agenti aggressivi esteri, sviluppa questa protezione “extra”. Il problema è che quando vi entra anche il minimo granello di sabbia, allora vi sono ostruzioni e difficoltà uditive. Per evitare tutto questo si può cercare di indossare un cappuccio, soprattutto quando si torna a terra, per ripristinare la giusta temperatura del condotto uditivo;
  • Occhio del surfista: chiamata dai medici pterigio, si viene a formare a causa del sole che, riflettendosi sull’acqua e poi rifrangendosi sul naso, si riflette poi a sua volta nella porzione mediale dell’occhio, creando un’irritazione della cornea. Ovviamente, poi anche altri fattori concorrono, come: gli spruzzi di acqua salata, la sabbia, la polvere e la genetica stessa. Portare gli occhiali da sole, anche quelli appositamente formulati per la surfata, aiutano molto il limitarsi di questa patologia;
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