sabato, Aprile 20 2024

L’amaranto: lo conoscete? E’ un pseudocereale, originario dell’America centrale, privo di glutine dunque ottimo per chi non può consumare i cereali veri e propri. Scopriamo le proprietà dell’amaranto, i benefici per la salute, i valori nutrizionali, gli usi e le eventuali controindicazioni.

Amaranto: caratteristiche e curiosità

Esistono tre specie commestibili di amaranto:

  • Amaranthus caudatus
  • Amaranthus cruentus
  • Amaranthus hypochondriacus

In realtà sarebbero sessanta, ma solo queste sono state selezionate perché in grado di fornire buoni semi coltivabili.

Il fatto che incuriosisce è che non è sempre stato considerato un cibo. Si suppone che i greci già la conoscessero (il termine amarantos significa che non appassisce), la utilizzavano nei rituali in cui invocavano la protezione delle dee ed anche i romani la utilizzavano per allontanare la sfortuna e persino gli Atzechi la tenevano in conto come pianta simbolica.

Nell’700 era diffusa, in Europa, era nota come pianta ornamentale. Pare che l’uso di mangiarla arriverà solo nell’800 con le prime coltivazioni in Asia.

Coltivare l’amaranto è abbastanza semplice. Si semina da metà aprile in poi, tollera bene il freddo, ma non le gelate e produce molto, quindi la raccolta dei chicchi-semi è molto laboriosa.

Amaranto: proprietà, benefici e valori nutrizionali

L’amaranto è molto elogiato, perché altamente proteico e privo di glutine, ma non solo.

I valori nutrizionali dell’amaranto:

  • 11 % d’acqua;
  • 14 % di proteine;
  • 7 % di grassi;
  • 57 % di amido;
  • 1,9 % di zuccheri;
  • 6,7 % di fibre alimentari;
  • 2,9 % di ceneri;
  • sali minerali (calcio, fosforo, magnesio, potassio, zinco, rame, manganese, sodio, selenio e ferro);
  • vitamine A, B1, B2, B3, B5, B6, C, E, J;
  • amminoacidi (arginina, tirosina, treonina, lisina, cistina, triptofano, glicina, fenilalanina, valina, leucina, istidina, serina, acido glutammico, alanina e acido aspartico);

I primi a scoprire i benefici che questo seme apportava all’organismo furono gli Incas, che pertanto lo utilizzavano come una vera e propria medicina.

Vediamo quali sono le proprietà dell’amaranto:

1. Migliora la digestione e le funzioni intestinali, poiché ricco di fibre.

2. Aiuta a contrastare il colesterolo alto e abbassa i trigliceridi grazie all’azione dei fitosteroli.

3. Abbassa la pressione, quindi utile per tenere sotto controllo l’ipertensione.

4. Antiflogistico, per via degli oli e dei peptidi che l’amaranto contiene.

5. Favorisce l’assorbimento del calcio (47 mg), grazie al ricco quantitativo di lisina.

6. Utile in convalescenza ed in caso di spossatezza.

7. Rafforza il sistema immunitario.

8. Aiuta a contrastare l’anemia, poiché ricco di ferro (2,1 mg).

9. Avendo un indice glicemico basso può esser consumato dai diabetici.

10. L’amaranto è particolarmente utile per chi fa attività fisica e per chi deve contrastare la stanchezza fisica e mentale (o far fronte alla sindrome premestruale) in quanto dispone di magnesio (65 mg).

11. Previene le malattie del colon.

Amaranto: uso e controindicazioni

In primis parliamo di controindicazioni: l’amaranto contiene acido ossalico, pertanto è sconsigliato a chi soffre di problemi renali, calcoli soprattutto. Sconsigliato anche a chi soffre di osteoporosi ed artrite perché l’acido ossalico riduce l’assorbimento del calcio. Evitare di associarlo alle proteine perché è già di per sé molto proteico.

Passiamo quindi agli aspetti pratici: come si usa l’amaranto?

Diciamo subito è un cibo molto consigliato per lo svezzamento, ci si possono fare le pappe, ma è anche molto consigliato per gli anziani perché facilmente digeribile.

L’amaranto ha una curiosa affinità con il mais: i chicchi scoppiano con il calore.

Come fare i pop corn di amaranto

  1. Mettere sul fuoco una padella antiaderente e coprire con il coperchio;
  2. Quando la padella è ben calda versarvi dentro un cucchiaio di amaranto, coprire e smuovere la padella, dopo qualche secondo i semi diventano bianchi.

Per non bruciarli devono stare dentro la padella davvero poco, se la padella non è abbastanza calda bruceranno ugualmente.

Amaranto gustoso e veloce

  1. Far bollire l’amaranto in acqua calda per un’oretta, quando è tenero aggiungere poco sale e scolarlo;
  2. Condirlo con pomodoro fresco, capperi, olive ed un filo d’olio evo.

Come far bollire l’amaranto

  1. Lasciarlo a bagno 6 ore;
  2. Sciacquarlo in acqua corrente;
  3. Porlo in una pentola capiente, farlo cuocere finché non è tenero;
  4. Se lo si cuoce nella pentola a pressione occorrono 40 minuti;
  5. Per far gonfiare i chicchi lasciarli a riposo, senza coperchio e senza mescolarli, per dieci minuti.

Amaranto in insalata

  1. Far bollire l’amaranto come da indicazione;
  2. Condirlo con fagioli in scatola, rondelle di cetriolo e pezzetti di sedano;
  3. Spruzzare sopra succo di limone e pepe, aggiungere un filo d’olio e poco trito di prezzemolo.

Amaranto e ceci

  1. Far bollire l’amaranto come da indicazione;
  2. Scolare e sciacquare i ceci in scatola;
  3. Condire il tutto con porro a rondelle sottili, un pizzico di pepe, succo di limone, olio evo e trito di menta.

Amaranto speziato

  1. Far bollire l’amaranto come da indicazione;
  2. Dopo averlo scolato aggiungere mezzo cucchiaino di curcuma, mezzo di curry e una bustina di zafferano, mescolare e servire.

Amaranto e funghi

  1. Far bollire l’amaranto come da indicazione;
  2. In una padella versate un filo d’olio evo e dei funghi surgelati, fate soffriggere;
  3. Aggiungete cipolla tagliata sottile e coprite;
  4. Dopo dieci minuti aggiungete un mestolo di brodo, l’amaranto e lasciate cuocere per altri dieci minuti;
  5. Scegliete se rompere dentro un uovo e mescolare finché non si rapprende oppure aggiungere una manciata di prezzemolo tritato.

Zuppa di amaranto e lenticchie

Occorrente per 6 persone:

  • una tazza di lenticchie,
  • due tazze di amaranto,
  • due tazze d’acqua,
  • una cipolla media tritata,
  • un peperoncino piccante,
  • una tazza di prezzemolo tritato,
  • una tazza di carote tritate,
  • uno spicchio d’aglio schiacciato,
  • due tazze di brodo,
  • crostini tostati e passati con aglio.

Cuocete l’amaranto per circa 20 minuti, lessate le lenticchie in una pentola da zuppa in terracotta e copritela d’acqua senza eccedere. Portate a ebollizione e lasciate cuocere per cinque minuti, quindi riducete la fiamma e aggiungete le verdure tagliate a cubetti. Cuocete per 15 minuti. A questo punto aggiungete il brodo e l’amaranto e attendete ancora 15 minuti, finché l’amaranto e le verdure non risultano cotti. Servite la zuppa in piccole ciotole con crostini passati con aglio.

Con l’amaranto inoltre si possono preparare: i pomodori ripieni, le zuppe, le polpettine vegane, i veg burger ed anche i dolci.

Avete già provato l’amaranto? Suggeriteci le vostre ricette e i vostri consigli per l’utilizzo dell’amaranto.

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