sabato, Aprile 27 2024

Il diabete gestazionale viene diagnosticato a partire dal secondo o terzo trimestre della gravidanza, e può manifestarsi in circa il 18% delle donne. Si presenta quando i livelli di glucosio nel sangue sono superiori ai valori normali: se durante la prima visita in gravidanza, la glicemia è superiore a 126 mg/dl a digiuno o è rilevata random con un valore ≥200 mg/dl, con successive misurazioni e riconferme, si parla di diabete gravidico o gestazionale.

Se invece una donna è già affetta da diabete prima della gravidanza, si ha a che fare con un diabete pre-gestazionale. In ogni caso, una donna incinta con diabete manifesto, dovrà essere monitorare costantemente per evitare complicazioni.

Diabete gestazionale e complicazioni in gravidanza

Dati nazionali ed europei evidenziano che circa il 7% delle gravidanze subisce complicazioni da diabete. Quest’ultimo, se non controllato, può aumentare il rischio di morbilità e mortalità fetale.

Livelli aumentati di glucosio nel sangue possono portare a malformazioni fetali e/o a morte intrauterina. In particolare, tale rischi si correlano ad aumentati livelli glicemici nelle ultime fasi della gravidanza.

Alcuni studi riportano che una donna che ha avuto il diabete gravidico ha molte più probabilità di sviluppare il diabete mellito di tipo 2 a distanza di 5-10 anni dal parto, a differenza di chi non ha avuto questa complicazione.

Le cause del diabete gestazionale

Sono diverse le cause del diabete in gravidanza, tra queste i cambiamenti ormonali, la cui modificazione può provocare una risposta ridotta all’insulina da parte delle cellule dell’organismo. Condizione che viene definita resistenza all’insulina e che può verificarsi soprattutto negli ultimi mesi della gravidanza.

Tra le altre cause più frequenti:

  • Aumento di peso, sovrappeso e obesità già presenti, che aumentano il rischio di resistenza all’insulina;
  • Predisposizione genetica e familiarità con il diabete;
  • Malattie del pancreas che inibiscono la produzione di insulina da parte dell’organo tra cui; pancreatite, tumori, traumi e rimozione del pancreas, malattie che danneggiano indirettamente l’organo, malattie della tiroide, fibrosi cistica, etc.
  • L’assunzione prolungata di alcuni farmaci tra cui niacina, diuretici; farmaci psichiatrici, per il trattamento dell’HIV e per curare alcuni tipi di polmonite; farmaci per trattare malattie infiammatori come asma, artrite reumatoide, lupus, e quelli per ridurre i livelli di colesterolo LDL.

Diabete gestazionale: sintomi

I sintomi del diabete gestazionale non sono particolarmente evidenti e specifici e, a volte, possono essere confusi con altri disturbi o patologie. In generale, è raccomandato misurare con frequenza la glicemia per tenere sotto controllo la situazione.

Tuttavia, i sintomi che possono manifestarsi in caso di diabete gravidico sono:

Disturbi che possono anche essere presenti durante i mesi di gestazione e che, quindi, non sono forzatamente indicativi della malattia.

Come diagnosticare il diabete gravidico

Come detto in precedenza, la diagnosi del diabete gestazionale avviene tramite la misurazione della glicemia a digiuno e dell’emoglobina glicata. Se a digiuno i valori glicemici superano i 126 mg/dl e, durante la giornata, sono superiori a 200 mg/dl o l’emoglobina glicata è maggiore a 6,5%, si procede a prelievi successivi per confermare i dati e la diagnosi di diabete gestazionale.

Come si cura il diabete gestazionale

La cura e la gestione del diabete gestazionale in gravidanza prevede una sana e corretta alimentazione in termini di quantità e qualità dei cibi. Nella maggior parte dei casi, questa correzione permette di normalizzare la glicemia nelle donne a cui è stato diagnosticato il diabete gravidico.

È consigliato prediligere alimenti a basso indice glicemico e mantenere uno stile di vita sano e attivo. Ad esempio, si può praticare attività fisica come il ballo, oppure fare una camminata veloce di 30 minuti dopo ogni pasto.

Se alimentazione e attività fisica non funzionano, sarà necessario intervenire con una terapia farmacologica a base di insulina per controllare l’iperglicemia per tutta la durata della gravidanza.

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