sabato, Aprile 27 2024

La cisti sebacea può essere molto fastidiosa e provocare fastidio e disagio, soprattutto quando si infiamma. La sua formazione è dovuta all’accumulo di sebo, si presenta come una piccola pallina sottocutanea che, in particolare, può formarsi sul cuoio capelluto, sul collo e sul dorso.

All’inizio può essere di pochi millimetri, ma col tempo tende a ingrandirsi e raggiungere anche i 4-5 cm. Solitamente non è dolorosa, ma quando si infiamma può provocare bruciore, dolore e dare molto fastidio.

Cosa fare? Come fare assorbire la cisti sebacea e quando è il caso di procedere alla rimozione? Approfondiamo questa condizione e i trattamenti possibili.

Cos’è la cisti sebacea?

La cisti sebacea è una ciste sottopelle, come detto in precedenza, è un rigonfiamento che si forma soprattutto in alcune parti del corpo, in particolare cuoio capelluto, collo, spalle, ma anche inguine e ascelle.

A vista sembra una pallina bianco-giallastra, al suo interno sono presenti sebo, un mix di cheratina e cellule cutanee morte, tutte racchiuse in una capsula. Di norma, è di natura benigna e non desta preoccupazione, ma se raggiunge dimensioni importanti può dare disagio alla persona o, se si infiamma, può causa dolore e rossore.

A causare questa ciste è l’occlusione della ghiandola sebacea o del condotto collegato, che si verifica in seguito a un trauma o a una malattia della cute, che impediscono alla ghiandola di smaltire il sebo. Quest’ultimo si accumula fino a provocare il rigonfiamento tondeggiante.

Come si fa la diagnosi

La diagnosi della ciste sebacea è molto semplice: è sufficiente effettuare un esame obiettivo con palpazione. È raro che venga richiesta una conferma tramite esame ecografico, ma in tal caso è per escludere il lipoma, un’altra patologia che coinvolge la sottocute.

Quest’ultimo però, a differenza della ciste sebacea, ha una consistenza molto più morbida e una maggiore mobilità. Un dermatologo esperto saprà riconoscere facilmente la differenza anche senza test ecografico.

Cisti sebacea infiammata: cosa fare?

La cisti sebacea può infiammarsi in seguito allo sfregamento dei tessuti oppure all’uso di creme e deodoranti. Quando è infiamma compaiono gonfiore, dolore e rossore e, nei casi più importanti, possono presentarsi anche indurimento della zona circostante e febbre.

Una ciste infiammata può rompersi o scoppiare spontaneamente, il che provoca la fuoriuscita di pus e lo svuotamento. Se la cisti sebacea è scoppiata bisogna procedere con disinfettare, applicare una crema antibiotica e delle garze sterili. Successivamente, è necessario mettersi in contatto col medico per fargli valutare le condizioni della ciste e decidere se procedere con l’esportazione chirurgica.

A volte, oltre alla terapia topica, il medico può anche aggiungere quella orale, con la somministrazione di antibiotici.

Se la ciste non scoppia

Un errore comune, davanti a una ciste sebacea che non scoppia, è quella di spremerla. Operazione che provoca la fuoriuscita del sebo, e quindi lo svuotamento, ma che diventa il canale di ingresso per i batteri, che penetrano, causando infiammazione locale, con conseguente dolore, arrossamento e, a volte, febbre.

Se non avviene la rottura spontanea, è il medico a decidere se intervenire con delle pomate come l’ittiolo o una crema antibiotica, entrambe riducono l’infiammazione e favorisco il riassorbimento.

Durante la fase acuta dell’infiammazione dalla ciste, il chirurgo può incidere per consentire la fuoriuscita di pus e favorire il riassorbimento della stessa. Il taglio viene effettuato in anestesia locale, dopo il quale bisogna procedere con diverse medicazioni per consentire ai tessuti di cicatrizzarsi.

Quando la ciste non sarà più infiammata, si procede all’intervento di esportazione della capsula, necessaria per evitare recidive.

Cisti sebacea: come farla assorbire con rimedi naturali

Se la cisti è piccola, non infiammata e non causa dolore, prima di intervenire con l’esportazione chirurgica, si può provare a farla assorbire con alcuni metodi naturali, tra i più utilizzati:

  • Impacchi caldo-umidi: si applica una benda sulla ciste e poi si posiziona una borsa d’acqua calda. Il calore migliora la circolazione e riduce l’edema.
  • Aceto di sidro di mele: impregnare una benda e poi applicarla sulla cisti.
  • Miscela di bicarbonato e olio di ricino: applicata direttamente sulla ciste.

Altre sostanze naturali utili a far assorbire la ciste sono: miele, curcuma, aloe vera, argilla e alcune erba spontanee tra cui: echinacea, malva e tarassaco.

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